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Ci siamo trovati davanti paesi distrutti

Alcuni attivisti di Emergency si sono recati sui luoghi del terremoto. La visione che è apparsa loro è stata molto più drammatica di quanto si potesse immaginare.

di Redazione - venerdì 2 settembre 2016 - 3361 letture

In questi giorni un team di Emergency è stato nelle aree terremotate per valutare se potesse essere utile un nostro intervento.

Ci siamo trovati davanti paesi distrutti, persone sconvolte per aver perso in pochi secondi la casa e gli affetti più importanti. Avevamo già visto gli effetti dello tsunami, il Nepal travolto dal terremoto. Eppure non si è mai pronti a vedere una città ridotta in macerie, dove tante vite sono andate distrutte.

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Abbiamo parlato con le persone, le istituzioni e altre organizzazioni che stanno lavorando sul territorio e al momento non abbiamo riscontrato bisogni scoperti a cui possa rispondere Emergency.

Sappiamo per esperienza che molte necessità compaiono dopo la prima emergenza: nel 2012, ad esempio, un nostro ambulatorio mobile iniziò a lavorare in Emilia, nelle province di Modena e Carpi, nelle settimane successive al terremoto per portare assistenza socio-sanitaria a chi non aveva accesso ai servizi già esistenti.

Continueremo a monitorare la situazione e rimaniamo a disposizione della popolazione e delle istituzioni per intervenire se ce ne fosse bisogno.


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