Centenario della nascita di Hannah Arendt
Il 900 in una biografia
Le date di Hannah
1906 Johanna Arendt nasce il 14 ottobre a Hannover, figlia unica di Paul Arendt e Martha Cohn
1910 La famiglia si trasferisce a Königsberg, dove Hannah frequenta le scuole fino alla maturità.
1924 Studi di filosofia, greco e teologia all’università di Marburg con Rudolf Bultmann e Martin Heidegger. Comincia la sua lunga storia d’amore con Heidegger che durerà fino all’esilio negli Usa.
1928 Laurea all’università di Heidelberg con Karl Jaspers. Il sodalizio fra loro durerà fino alla morte di Jaspers, nel ’69.
Matrimonio con Gunther Stern (poi Anders).
1930 Biografia di Rahel Varnhagen.
1930-33 Attività clandestina per i sionisti tedeschi. Arresto e fuga in Francia.
1935-40 Si separa da Gunther Anders e sposa Heinrich Blucher. Internata nel campo di Gurs in Francia, fugge con la madre e il marito a Marsiglia, dove riceve da Benjamin il manoscritto delle «Tesi di filosofia della storia».
1941 Da Lisbona negli Stati uniti
1941-’49 Lavora per alcune riviste, per la casa editrice Schocken, per la Jewish Cultural Reconstruction.
1949-50 Viaggio in Europa, incontra Jaspers e rivede Heidegger.
1950 Cittadinanza americana. Esce «Le origini del totalitarismo».
1953-56 Corsi a Princeton, Harvard, New York, Berkeley. Dal ’63 al ’67 a Chicago.
1961-62 Inviata del «New Yorker» al processo contro Adolf Eichmann a Gerusalemme.
1962 Aspre polemiche sui suoi articoli sul processo Eichmann. Viaggio in Europa. Esce «On Revolution»
1968 Corsi alla New School di New York mentre cresce il movimento studentesco.
1970 Muore Heinrich Blucher.
1975 Viaggio in Europa, nuovo incontro con Heidegger. Il 4 dicembre Hannah muore a New York di attacco cardiaco
[da http://www.ilmanifesto.it/Quotidiano-archivio/14-Ottobre-2006/art153.html. Il manifesto ha dedicato ad Hannah Arendt uno speciale nelle pagine centrali del numero del 14 ottobre, con scritti di Simona Forti, Ida Dominijanni, Giorgio Galli, Adriana Cavarero, Alessandro Dal Lago,Toni Negri e Judith Revel, Bruno Accarino]
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L’elenco delle donne che riflettono e contribuiscono alla lettura del nostro tempo per me oggi si è arricchito di un altro nome: Pina La Villa. Non conoscevo il Suo impegno e la Sua dedizione. La biografia di Hannah Arendt come lettura del Novecento che La Villa ci propone è sintetica, eppure funziona per il primo approccio alla biografia della importante filosofa politica che più di tanti è riuscita ad inserirsi nel dibattito politico e filosofico di quegli anni così drammatici per l’umanità ... come ha desritto Lei il totalitarismo... Per questo , e per tanto altro ancora, ringrazio Pina La Villa che, da ora seguirò con l’attenzione che merita e spero di avviare sui temi del pensiero femminile un semplice e cordiale dibattito on line. Grazie