Cenerentola senza scarpa

Fenomenologia del terrorismo in evoluzione

di Anello di Dio - domenica 20 agosto 2006 - 2914 letture

Che cosa accade nel paese delle meraviglie? Cosa sta spazzando la pace dalle nostre strade, dai nostri banchi, dai nostri scaffali? Chi dormira’ piu’ sonni tranquilli visto che "l’uomo nero" è gia’ qui tra noi? Alla mente piu’ piccola viene da chiederselo. I Figli della perfida Albione lo fao gia’ da qualche tempo. Se non si puo’ piu’ stare icuri nemmeno a casa propria, dove si andra’ a finire.

Fenomenologia del terrorismo in evoluzione. Con l’undici settembre gli Americani, ma in realta’ tutto il mondo occidentale, quello buono e ricco, si scopri’ vulnerabile. Le stragi all’Atocha misero a nudo la pericolosità delle alleanze per i paesi cosidette "terze potenze", e l’inutilità di certi rischi strategici. L’attacco alla metropolitana della City apri’ nuovi orizzonti.Fu come se improvvisamente la vecchia Europa si fosse svegliata da un sonno millenario. Gli eventi recenti hanno amplificato la risonanza di certe scoperte. Il "nemico" è in mezzo a noi, tra i nostri figli. La serpe cova nel nostro seno. Ci si chiede: come è possibile che il pericolo venga proprio dalla terza generazione di immigrati integrati, dai cosidetti "cittadini"?. La domanda ha un certo senso in questa nostra povera società martoriata. Da una parte c’e’ "l’altro", il nostro opposto; da una parte noi. E’ come se ci guardassimo allo specchio e non vedessimo altro che niente. Il mondo quello "altro" sta già da tempo intraprendendo una folle corsa al raggiungimento del modello "capitalistico" dei paesi oltre la linea anglolatina.

Alcuni finiscono per essere cosi scimmiescamente capitalisti da divenire la parodia e l’aberrazione del modello (Russia); altri nel vano tentativo di difendere un altro "sistema", "l’alternativa" costruiscono un ibrido, un figlio bastardo, che si trasforma in una mostro mitologico (Cina). Poi ci sono quelli che fanno finta di essere all’opposizione, che battono bandiera pirata e si inalberano su posizioni di "indigenismo" terzomondista neomarxiano; coprendo scempi, sperperi e sopratutto milioni di poveri (America latina).

Da tutt’altra parte stanno i paesi del mondo islamico; quelli che fanno della religione un rinato strumento di politica di potenza. Sono quei paesi che sfiniscono generazioni di uomini con sermoni creando soldati affidabili e disperati (gli stati "canaglia" del mondo arabo per dirla alla Bush). Non manca chi in tutto questo trambusto cerca di ricostruire su fondamenta compromesse il trono del Re dei Re ; sbattendo porte e tagliando ponti (Iran). Sembra di essere davanti al cane che si morde la coda. Tutti odiano tutto dell’occidente e poi lo vogliono imitare, copiare, assorbire. non possono fare a meno di amrlo ed odiarlo; di provare questo disgusto e questa passione.

Marx è morto! Non si puo’ salutare, altrimenti, questa abbuffata di capitalismo.

Il cane continua a mordersi la coda. La propaganda di certi settori travia centinai di giovani e li porta dritti dritti in braccia al martirio. Da noi sia parla di malcontento suburbano, di mancata integrazione, di "rigetto culturale". Ma questi ragazzi ascoltano voci. Voci che vengono da lontano. Da bunker dispersi tra monti e deserti, da quartier generali attrezzati come la Cia. Da uomini che predicano bene e rozzolano male. Gli uomini con libri sacri in mano che non dovrebbero nemmeno guardare. Sono gli uomini che vanno ingiro a invocare guerre sante epoi dal petrolio ricavano fortune che reinvestono in azioni e beni del lro nemico per moltiplicare la loro fortuna. Gli uomini che pur avendo un potere enorme nelle proprie mani, si servono di mezzucci per vendicare la loro gente e intanto accrescono le loro finanze. Questi nostri ragazzi, perche’ sono nostri in quanto figli del nostro mondo, invece, come giovani sbandati che si drogano; rinunciano alla loro vita normale alla loro stessa vita per combattere contro il drago dell’Occindente.

Nessuno percepisce minimamente che se non ci fosse stato questo occidente tanto "infedele", "sacrilego", la loro stessa possibilita’ di vivere una vita differente, di apprendere centinai di migliaia di nozioni (una buona parte di questi personaggi sono gente dal livello culturale medio-alto). Il mondo occidentale cosa fa? Si evolve ad una velocita’ che ormai possiamo definire spaventosa, trascurando gli incidenti di percorso. Esso crea per se stesso e dentro se stesso il suo nemico. Se non puoi piu’ avere un nemico reale, il "nemico" quello che ti ascolta; devi inventartelo. Cosi le economie mastodontiche di guerra come quella americana cresce a dismisura ingerendo tutto cio’ che trova annullando la diversità, inghiottendo la ricchezza della differenza. Una grande mamma dalle grosse mammelle che sfama i suoi bimbi con hamburger e patatine; invece di ascoltare le esigenze di ciascuno e cercare almeno di soddisfarle. Dove si andra’ a finire?

La cosa che piu’ dispiace e che l’Europa; la patria di Dante, Wilde, Cervantes, Goethe, Dostojievski, Kafka, non è riuscita ancora ad uscire da questo tunnel. Come e’ possibile che dall’esperienza culturale, politica filosofica di una centinaio di migliaia di km2 non nasca nulla di buono. Come è possibile che li’ dove sono state concepiti i crimini piu’ efferati e le idee piu’ illuminate non ci siano risposte. Come fara’ a finire questo declino se le cose non cambiano. Intanto cenerentola si aggira disperata per le scale del castello. Dove va? Vorremmo che fosse lontano, mentre invece rimane sempre sulla stessa rampa di scale. Sale e scende, e poi risale e riscende; a cercare la scarpetta per ritornare alla festa da regina. Il principe la scarpa non la trova e lei si aggira per il palazzo con un sandalo rotto in mano. Poveretta.


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