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Catania in movimento

Catania partecipa allo sciopero generale: I lavoratori si uniscono agli studenti...

di Dario Marletta - mercoledì 8 dicembre 2004 - 4606 letture

Questo mese di novembre è stato un mese molto caldo; un mese riscaldato dalla voce degli operai, degli studenti, degli insegnanti, dei disoccupati e degli immigrati… La voce di chi da sempre viene sfruttato e sottopagato, e che con l’entrata di questa nuova riforma finanziaria (dove compaiono tagli nelle scuole pubbliche e ai servizi sociali, dove la parola più usata è "precarizzazione" e dove i veri finanziamenti sono dirottati alla guerra di occupazione dell’ Iraq) verrà sfruttato ancora di più.

Il movimento dei movimenti contro questa nuova finanziaria è sceso in piazza due volte in un mese: il 15 e il 30, con due scioperi generali. Il 15 era mirato a un punto della finanziaria, il DDL Moratti cioè i finanziamenti riguardanti il mondo della scuola, mentre lo sciopero generale del 30 riguardava l’intera riforma finanziaria. Entrambi gli scioperi generali sono stati organizzati dai sindacati che hanno portato in piazza migliaglia di persone in ogni grande città d’Italia. Anche Catania si è mossa con i suoi studenti e i suoi lavoratori, scendendo in piazza con migliaia di presenze nei due giorni sopraccitati.

La partecipazione è stata differente, nella seconda giornata di mobilitazione nazionale il calo è stato causato dalla scelta dei sindacati dei lavoratori di non scendere in piazza, ma di organizzare un dibattito aperto nei locali delle Ciminiere di Catania. Quest’ultima scelta non è stata condivisa dai collettivi studenteschi della provincia catanese, dai centri sociali, da Rifondazione, dai Comunisti Italiani ed altri ancora che si sono opposti in maniera diversa alla riforma.

Questi collettivi hanno deciso di seguire una linea più rivolta alla città, facendo scorrere, da piazza Roma fino a piazza Università un corteo colorato e divertente accompagnato da slogan e dalla buona musica proveniente dal camion "rifondarolo".

Il fattore positivo di questa giornata è stata l’adesione nei pressi di piazza Università di molti lavoratori che hanno deciso di lasciare l’assemblea alle Ciminiere per unirsi al corteo itinerante. I lavoratori sono stati accolti tra gli applausi e i pugni chiusi. In seguito nella stessa piazza si è svolto un sit-in. Ancora una volta anche Catania, dove il lavoro nero e sottopagato dilaga, ha fatto capire che questa finanziaria non và e non deve andare.


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