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Catania: Violenza neofascista, la musica come risposta

La buona musica in risposta alle aggressioni violente dei neofascisti, a Catania, avvenute nei mesi scorsi. Piazza Dante è stato il teatro di una serata musicale “Orgoglioso antifascismo” che ha visto alternarsi sulla scena diverse band catanesi e del comprensorio, con la scenografia naturale e suggestiva dell’ex monastero dei Benedettini.

di Cesare Piccitto - giovedì 27 settembre 2007 - 4784 letture

Ha introdotto la serata Pier Paolo Montalto, del prc Catania, che si è soffermato principalmente sui mali dell’amministrazione Scapagnini, in relazione alle iniziative sociali e culturali sempre meno presenti nell’agenda politica. La kermesse musicale è iniziata con il folk di Michele Franchina, a seguire: Gente Strana Posse, zen.it posse; dopo un altro intervento politico del segretario dei GC Valerio Marletta, la conclusione accompagnata dalle note degli Skaramanzia. Le associazioni, che hanno voluto e appoggiato la serata, erano lì in piazza molte con degli stand; tra cui il “centro iqbal masih”, “open mind”, “Anpi” e molte altre. Queste realtà associative svolgono diverse tipologie di attività nell’ambito sociale e politico, e per il secondo anno consecutivo unite nel “Coordinamento 16 settembre”, danno vita all’iniziativa Orgoglioso Antifascismo.

Per capire il senso di questa manifestazione serve a ben poco la politica: piuttosto dobbiamo, purtroppo, rifarci alla cronaca di questi ultimi anni. Si sono susseguiti e sono aumentati gli episodi di aggressione di matrice neofascista su esponenti o su iniziative della sinistra radicale catanese. L’episodio che ha fatto dire basta alla violenza, risale al 2006, quando gli esponenti di estrema destra hanno impedito fisicamente lo svolgimento del Gay pride. Da lì una grande mobilitazione, con la partecipazione di associazione da ogni parte di Italia. Circa 4000 presenze, hanno attraversato pacificamente la Via Etnea principale arteria della città.

La situazione sembrava si fosse normalizzata, quindi la politica era tornata ad esser fatta solo di idee e parole, ma qualcosa cambia negli ultimi mesi. Nuovamente, numerose azioni violente, le più eclatanti e pericolose danno anche l’impulso ad una pesante interrogazione parlamentare Queste azioni criminose sono, ad oggi, arginate e seguite dalle forze dell’ordine per ciò che concerne l’ambito penali.

Il contesto sociale e culturale è un po’ differente. Lascia esterrefatti, ad esempio, notare come un certo ambiente politico e culturale catanese molto spesso “accarezzi” questi “ambienti”. Lo fa, ad esempio, il 5 giugno quando la Provincia di Catania promuove e patrocina una iniziativa culturale molto discutibili, cosa che giustamente provoca una forte presa di posizione: da parte dell’ANPI.

Come sottolineato dallo stesso Marletta, alla fine del concerto, su quali debbono essere le priorità per il futuro: “Sul versante ordine pubblico le forze dell’ordine stanno già lavorando. A noi, inteso come tutti quelli che si riconoscono nella sinistra catanese, resta il preciso compito di portare avanti l’antifascismo. Serve l’organizzazione di una serie di manifestazioni politiche e culturali, per evitare che - la violenza neofascista - conquisti spazi e soprattutto adepti”.


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Catania: Violenza neofascista, la musica come risposta
27 settembre 2007

Io mi preoccuperei anche dei neonaisti e neofascisti che vanno allo stadio, dove capita anche di lasciarci le penne.

Inoltre credo che nel clima di anarchia generale che regna nel nostro paese sia ormai inutile distinguere neofascisti e neonazisti dai no global di sinistra.

Tutti questi fenomeni sono semplicemente conseguenza di un vuoto ideologico. Molti ritengono che la violenza nella politica dipenda dalle ideologie. Niente di più falso. Lo scontro puramente ideologico salva il clima dalla violenza. La rimozione delle ideologie e l’anarchia comportano violenza allo stato puro, ammantata di una falsa tendenza ideologizzante.

Tutte queste persone cuociono nella stessa brodaglia indigesta e si ritengono nemici gli uni degli altri: le uniche vittime sono le persone che si sforzano di rimanere civili in questo clima assurdo e impossibile.

Smettiamola con il dare loro spazio e chiediamo che siano le forze dell’ordine a fare il loro dovere.

Catania: Violenza neofascista, la musica come risposta
28 settembre 2007, di : dario

quali forze dell’ordine??quelli di genova?ho qualche dubbio sul loro ordine! riguardo la questione dei "no-global di sinistra",credo che tu abbia un po di confusione!qualche volta forse è meglio spegnerla la tv e leggere qualche buon libro! ps.l’articolo di Piccitto credo che sia ottimo,finalmente qualcuno parla di queste cose!