Catania. Comunicato dell’assemblea territoriale costituente il partito Comunista Italiano
Alla presenza di Manuela Palermi, presidente del Comitato Centrale del PCdI si è tenuta l’assemblea territoriale costituente il partito Comunista Italiano.
“L’assemblea valuta, in coerenza con le Tesi congressuali nazionali, la necessità di sviluppare una forte opera di opposizione all’amministrazione comunale di Catania sostenuta dal PD e da personale politico proveniente, in larga misura, da forze del centrodestra”.
Domenica 22 maggio presso il circolo comunista “Olga Benario” di Catania ha avuto luogo l’Assemblea territoriale costituente del Partito Comunista Italiano, in vista del Congresso nazionale del 24, 25 e 26 giugno, a Bologna. Così come sta accadendo in tutta Italia, il PCdI (Partito Comunista d’Italia), un’ampia area di Rifondazione Comunista, circoli comunisti indipendenti e compagni da tempo non più collocati in alcuna organizzazione perseguono un cammino di unità, per ricostruire il Partito Comunista Italiano. La rinascita di un partito che si ispiri al meglio della tradizione comunista italiana e internazionale, è l’unica via possibile alternativa alle politiche dominanti che producono inaccettabili ingiustizie.
A Catania, l’assemblea ha chiarito la collocazione di opposizione del nuovo soggetto politico, approvando il seguente odg:
“L’assemblea valuta, in coerenza con le Tesi congressuali nazionali, la necessità di sviluppare una forte opera di opposizione all’amministrazione comunale di Catania sostenuta dal PD e da personale politico proveniente, in larga misura, da forze del centrodestra. L’amministrazione Bianco si sta sempre più caratterizzando per essere strumento propagandistico del governo Renzi e dei suoi peggiori esponenti (Boschi, Giannini, Lotti). Particolarmente gravi, anche sotto il profilo simbolico, appaiono, inoltre, la riunione in pompa magna dell’assemblea Parlamentare della Nato e l’insediamento della sede di Frontex nella nostra città. Le scelte fondamentali di governo della città sono prese in coerenza con gli interessi dei poteri forti e colpendo i diritti dei cittadini e il futuro stesso di Catania. Gravi sono, in particolare, le scelte sulla gestione del territorio e dei servizi. L’assemblea dà mandato agli organismi territoriali del Partito, che si formeranno dopo il congresso costituente nazionale, di costruire un’articolata piattaforma di opposizione e di alternativa al governo della città.”
Si è definito, infine, un Coordinamento territoriale provvisorio in attesa che venga definita la struttura organizzativa del Partito dopo il congresso nazionale
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