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Castel dell’Ovo e il mito delle Sirene

Ricco cartellone di eventi a Castel dell’Ovo: teatro virtuale, mito delle sirene, un viaggio che ripercorrerà la storia, l’architettura e l’arte della città degli ultimi secoli.

di Vincenzo Raimondo Greco - mercoledì 27 settembre 2006 - 6541 letture

Napoli.- Castel dell’Ovo torna alla ribalta internazionale. Fino al 2 ottobre i miti delle sirene animeranno le mura della fortezza simbolo di Napoli ed daranno vita a “Il Castello Svelato”: un ricco cartellone di eventi organizzati dalla Direzione Regionale della Campania del Ministero per i Beni e le Attività Culturali in collaborazione con l’Istituto di Cibernetica ‘E. Caianiello’ del Consiglio nazionale delle ricerche. Cinque giorni nei quali sarà possibile esplorare la ricostruzione tridimensionale del monumento, ma non solo. Sulle mura esterne del Castel dell’Ovo saranno proiettati colorati giochi di luce che evocheranno immagini del mito delle sirene, divinità solari e seducenti tentatrici. Rivivrà, grazie alle nuove tecnologie la leggenda della sirena Partenope che si intreccia con le origini della città di Napoli, restituendole così un fascino oltre il tempo.

Una cartolina enorme ed originale, che per tre giorni, illuminerà le serate di coloro che si ritroveranno sul lungomare partenopeo e rappresenterà un invito alle mostre che saranno visitabili fino al 6 novembre. “Con questa iniziativa” spiega Mario Mango Furnari dell’Istituto di cibernetica (Icib) del Cnr e responsabile scientifico dell’evento “vorremmo comunicare l’importanza della strategia di cooperazione tra enti e l’integrazione dei saperi per produrre innovazioni tecnologiche utili e sostenibili in questo settore. La postazione di teatro virtuale del Castello, ad esempio, è resa possibile dal collegamento a larga banda ed alta velocità con il Laboratorio di Grafica Avanzata e Calcolo Intensivo dell’Istituto di cibernetica" del Cnr. "E’ qui che avviene in tempo reale l’elaborazione grafica degli edifici, degli oggetti d’arte o dei siti archeologici e paesaggistici mostrati”.

Gli inediti scenari di fruizione del patrimonio culturale, aperti dalle nuove tecnologie telematiche e digitali, costituiranno, infatti, il filo conduttore de “Il Castello Svelato”, in un viaggio che ripercorrerà la storia, l’architettura e l’arte della città degli ultimi secoli.

Il nostro obiettivo, di concerto con la Direzione Regionale” conclude Furnariè offrire una visione unitaria del patrimonio culturale della nostra città, che per molti versi è essa stessa un grande ‘museo aperto’, segnato da tutte le epoche. Del resto perché innovazioni così avanzate, ma costose, come una postazione di realtà virtuale e immersiva, risultino concretamente sostenibili, è indispensabile integrarle in ogni fase del management dei beni culturali: dalla pianificazione paesaggistica fino alla promozione e alla didattica”.

Il ‘Castello svelato’, finanziato dalla Regione Campania, è uno dei frutti di una collaborazione pluriennale tra l’Icib-Cnr e la Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici, che ha portato anche alla costituzione di una Rete dei Musei Napoletani, infrastruttura telematica che collega oltre venti tra le principali istituzioni museali e culturali di Napoli.

Alcuni di questi collegamenti, come quelli con Castel dell’Ovo e Museo Archeologico, sono stati potenziati per dotarli di veri e propri teatri virtuali. Una piattaforma comune, www.napolibeniculturali.it consentirà agli enti di usufruire dei servizi di rete, di canali privilegiati di comunicazione.

Sarà possibile accedervi in anteprima proprio durante le giornate di Castello Svelato e così visitare sul Web le collezioni di Capodimonte o le sale di Palazzo Reale o ancora scegliere percorsi intermuseali inediti e resi possibili dalla condivisione virtuale dei documenti digitali tra le differenti istituzioni.


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