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Carlotta Zavattiero “Le Lobby del Vaticano” (Chiarelettere)

Siamo sicuri che i gruppi organizzati in seno a Santa Romana Ecclesia perseguano esclusivamente la carità e la misericordia?

di Emanuele G. - lunedì 16 dicembre 2013 - 4318 letture

Il libro della Zavattiero affronta un tema scottante. Molto scottante. L’autrice cerca di farci riflettere sul peso sempre maggiore che i vari gruppi ecclesiali hanno acquisito in seno a Santa Roma Ecclesia. Un peso che spesso ha significato un potere illimitato e che si esplica in campi che non hanno nulla a che vedere con la semplice religione. Tema diventato di forte attualità per via dell’elezione al soglio pontificio del Card. Bergoglio che si è dato in sintomatico nome di Papa Francesco. Infatti, uno degli aspetti salienti del suo pontificato è di far riacquisire alla Chiesa una semplicità a tutti i livelli. Semplicità teologica. Semplicità procedurale. Semplicità espressiva. Semplicità comportamentale. Semplicità di intendimenti. Una scommessa piuttosto ardua è bene rimarcarlo fin da ora.

Tuttavia, è lì il “vulnus” della Chiesa di Roma. Con il passare dei secoli la Chiesa si è andata sviluppandosi come un’Istituzione. Ossia come un’organizzazione di uomini, funzioni, incarichi e procedure. Facendo passare quasi in secondo ordine il motivo centrale della sua fondazione. Cioè il dover testimoniare in terra la Grazia di Nostro Signore. Tale orientamento ha reso la Chiesa un monolite incapace di applicare i cardini centrali della fede. Mi riferisco – oltre alla Grazia – la Misericordia, la Pietà, l’Amore, la Speranza e la stessa Fede. In quest’ottica si comprende benissimo come abbiano potuto facilmente attecchire una moltitudine di gruppi ecclesiali che a poco a poco sono diventati centri di potere più o meno occulto in seno alla Chiesa. Siamo sicuri che questi gruppi – o per meglio dire “lobby” – facciano del bene alla Chiesa? Hanno realmente operato per diffondere il Verbo di Cristo in terra. Oppure hanno preferito deviare dalla loro missione iniziale per il loro mero interesse?

L’autrice passa in rassegna la storia dei più importanti gruppi o lobby esistenti in seno alla Chiesa. Chi sono questi gruppi? I Legionari di Cristo, i Focolarini, l’Opus Dei, Comunione & Liberazione, la Comunità di Sant’Egidio e altri ancora. Gruppi potenti, potentissimi. Sono delle holding in tutto e per tutto. Hanno personale in abbondanza. Sono presenti in tutti i continenti. Amministrano un ingente patrimonio immobiliare e finanziario. Spesso si sostituiscono alla stessa Chiesa in alcune funzioni. Il che fa sorgere il dubbio che si sono allontanate in maniera decisa dall’annuncio della Buona Novella per intraprendere attività in aperto conflitto con i principi stessi della Chiesa. Sono gruppi – inoltre – che utilizzano volentieri la politica, la finanza e i media per propagandare il proprio messaggio e per influenzare le scelte politiche.

“Le Lobby del Vaticano” è un saggio molto ben costruito che ci fa riflettere su uno degli snodi cruciali che la Chiesa contemporanea sta vivendo. La Chiesa è unica? Un’Ecclesia secondo la tradizione. Una Comunità. Mentre in realtà è un raggruppamento di tanti gruppi che impediscono di fatto alla Chiesa di esplicare il proprio messaggio rivoluzionario. Perché la sequela di Gesù Cristo è la più dirompente delle rivoluzioni occorse nella storia del mondo. Papa Francesco ha innanzi a sé una sfida epocale. Una sfida da vincere per far sì che la Speranza diventi una pratica tangibile e non la solita evocazione.


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