Bologna: se il negoziante è pakistano...

Una recente ordinanza dell’assessore Raisi tende a punire i commercianti non italiani di alimentari del quartiere San Vitale di Bologna. Intervista ad Shakil Ahmed Zaka.
Mercoledì 21 Aprile si è svolto un incontro dal tema "Il mio negozio ha un nuovo gestore, chi è? Panorama sulla nuova immigrazione" organizzato da "Comitato Piazza Verdi", sezioni "DS" di via Belle Arti, e comitato per "La contrada delle torri e delle acque".
L’assemblea era stata immaginata per mettere uno accanto all’altro, per la prima volta, commercianti italiani e commercianti delle comunità pakistane e del Bangladesh presenti in città nella zona di San Vitale e del centro storico. Purtroppo una recente ordinanza dell’assessore Raisi, che tende a punire i commercianti non italiani di alimentari della zona (che rimangono aperti fino a tardi) "declassando" il valore culturale ed artistico della zona di Piazza Verdi, ha finito per influire anche sul tema dell’assemblea che si è poi concentrata sulla situazione di degrado che caratterizza la zona di Piazza Verdi e via Petroni. Sulla situazione in Piazza Verdi, le realtà commerciali del centro storico, le esigenze di vecchi e nuovi residenti, abbiamo raccolto una intervista a "Shakil Ahmed Zaka" della comunità pakistana, gestore di un call center in via Torleone.
Intervista ad Shakil Ahmed Zaka, della comunità pakistana e gestore di un Call Center in via Torleone
D: Mercoledì 21 aprile si è svolta un’assemblea pubblica sulla situazione di forte degrado che caratterizza le zone adiacenti a via Petroni, nel quartiere san Vitale. Quali sono state le vostre proposte?
R: Siamo stati all’assemblea pubblica, abbiamo visto qual è la situazione, abbiamo visto che i cittadini di quella zona sono molto preoccupati per la gente che rimane in strada a bere fino a tardi, ed hanno indicato la causa di questa situazione nei negozi di alimentari che rimangono aperti fino a tardi (molti dei qualità gestiti da membri delle comunità pakistane, indiane e del Bangladesh, NDR). Noi non crediamo che sia questa la causa e siamo perciò disponibili al dialogo per risolvere questo problema. La nostra proposta è quella di lasciare aperti i negozi di alimentari fino alle 23 tutti i giorni, compresi i festivi.
D: Da fastidio anche ai commercianti della vostra comunità il disagio che si avverte nella zona di via Petroni?
R: Sì! Alcuni di coloro che si servono da noi, non costituiscono certamente una clientela ideale: danno fastidio agli altri clienti e a noi. In negozio, infatti, alcuni non rispettano nessuna regola, nessun tipo di fila, si comportano male. A noi, non certo piace o fa comodo questa situazione, ma non è nostro compito quello di controllare, o di intervenire contro questi persone ed i loro modi di fare.
D: L’assemblea della scorsa settimana è stata anche un primo momento di dialogo tra i commercianti italiani e quelli delle vostre comunità. Questo dialogo può portare a dei risultati positivi?
R: Noi siamo sicuramente disponibili ad avere un rapporto più stretto con i commercianti italiani e pensiamo che esso possa rivelarsi sicuramente molto utile.
D: Un ultima domanda: ritieni che con il voto amministrativo agli immigrati potrebbe aiutarvi a risolvere alcuni dei vostri problemi?
R: Certamente, il voto per stranieri residenti in città è molto importante, risolverebbe tantissimi problemi, darebbe a noi stranieri diritti pari a quelli dei cittadini italiani. Adesso stiamo provando a risolvere i tanti problemi da soli. Al comune discutono da soli e poi arrivano le ordinanze. Non ci hanno mai chiamato per conoscere le nostre proposte, le nostre disponibilità o cosa vogliamo. Sarebbe molto meglio se ascoltassero per capire cosa ha da dire la seconda parte in causa, cioè noi.
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ma va in culo quella finta sinistra di merda che pensa di strumentalizzare gli immigrati per avere voti e foraggiare merdose associazioni finto culturali e finto no profit che infestano la città e depauperano i contribuenti già stretti nella morsa degli ausiliari della sosta! Vergognatevi! la polizia arriva sempre tardi e taglieggia gli spacciatori per guadagnare extra, la coca migliore si compra dalla finanza e il terrone sbirro si fà la casa abbari con gli extra! la verità è che bologna ha la questura più corrotta d’italia e il degrado è colpa loro, perchè quei 4 tossici sono sempre gli stessi e gli hanno pure dato containers e assistenza con i soldi pubblici!! Ma senza però controllare la dichiarazione dei redditi di famiglia!! finti poveri che si drogano per fare dispetto a papà, tutti terroni di merda come gli sbirri: tornate a casa vostra. io coi miei amici terroni quelle cose non le faccio (tanto per capirci che non ce l’ho coi terroni in genere che mi stanno anzi simpatici, ma con QUELLI LI fatti così che sono quasi esclusivamente terroni potete provarlo voi stessi!! vi sfido a dire il contrario in nome di qualche ideologia generalista qualunquista pietista o ancor peggio "democratica". Vergognosi!! Tassiamo le finte No Profit che mettono su beceri spettacolini e mostre di foto del cazzo: prego, facciano gli scontrini, CASSERO incluso. E basta coi favoritismi. CAlmieramento dei prezzi e tasse giuste. Stop alle multe e ai merdoni. Vietato l’accesso ai cani al centro storico. Via delle moline chiusa al traffico. stop a piazze privatizzate. IMMIGRATI TUTTI A RACCOGLIERE BOTTIGLIE, ALTRO CHE A TIRARSELE! ALTRIMENTI CHI NON HA PERMESSI E NON SI RENDE ALMENO UTILE, SI LEVI DAL CAZZO CHE QUI SI DEVE VIVERE. Uno VERAMENTE di sinistra.
6 maggio 2006 Si hai ragione basta con questa ipocrisia via i barboni terroni e i loro cani sporchi e denutriti.Il centro storico di Bologna è peggio di quello di Genova!!Manca una vera destra in Italia e con questa sinistra diamo i buoni pasto a ladri e tossici!!
Sottoscrivo in pieno... è proprio così!
Questura = covo di terroni
Prefetto = terronazzo
Sindaco = incapace