Binomi di parole (21): Invasione, evasione
In-vadere = andare dentro. E-vadere = andare fuori. Sembra molto semplice...
In-vadere = andare dentro. E-vadere = andare fuori. Sembra molto semplice.
Enciclopedia Treccani: Evadere = Scappare, fuggire da un luogo in cui si è rinchiusi […] liberarsi, uscire da un ambiente, da un luogo, da una condizione in cui ci si sente oppressi, sciogliersi da legami pesanti […] Nell’uso burocr., sbrigare, dar corso, risolvere: e. una pratica, un affare.
Si evade da un carcere, dalla routine quotidiana e dalle tasse (le persone che agiscono entro quest’ultimo tipo di evasione sono una specie protetta nel nostro paese, purtroppo non in via di estinzione). Esiste la letteratura d’evasione. In tutti i casi, si cerca un miglioramento, fisico o psicologico, legale o illegale che sia.
Enciclopedia Treccani: Invadere = Entrare con impeto, con violenza, con la forza delle armi in un territorio, per occupare, depredare, saccheggiare, o anche per stanziarvisi come conquistatori.
Si invade un paese, si invade la privacy di un amico, un intervento chirurgico può essere particolarmente invasivo, una specie vegetale pure. Allo stadio può esserci un’invasione di campo. Nella Bibbia c’era l’invasione delle locuste. Sono note le invasioni barbariche del V secolo: fatto. L’invasione della Polonia segnò l’inizio della Seconda guerra mondiale: fatto. Questa mattina mi son svegliato e ho trovato l’invasor: fatto. Insomma, tutti i casi implicano una certa dose di aggressività.
Oggi, tuttavia, mi sembra che il termine invasione sia usato parecchio a sproposito. C’è chi arriva ad affermare di aver agito per difendere i confini nazionali dagli invasori, riferendosi a profughi. C’è chi considera invasori coloro che fuggono da paesi martoriati dalla povertà e dalla guerra. Pazienza quando sono chiacchiere da bar: fanno male, ma si può sorvolare. Ma quando parliamo di politici, addirittura di ministri, non si può e non si deve sorvolare. Anche perché i diritti degli stranieri, e i doveri delle istituzioni, sono ben chiari nell’articolo 10 della nostra Costituzione. Invito all’ascolto Luciano Canfora.
Eppure, la storia ci insegna che gli invasori (noi) hanno colonizzato interi continenti, mediante indicibili efferatezze e genocidi. E per decenni ci siamo nutriti (sempre noi), tramite la narrativa e il cinema, di invasioni extraterrestri che avrebbero dovuto insegnarci a riconoscere l’invasore, quello vero. Pensiamo alla Guerra dei mondi di H. G. Wells e a tutte le sue successive riscritture e adattamenti; all’Invasione degli ultracorpi di Don Siegel, ad Alien di Ridley Scott, a Independence Day di Roland Emmerich… No, pare che ci siamo dimenticati tutto. Gli invasori sono i cattivi, i predatori, gli sterminatori. Gli stranieri.
Ecco, ho il dubbio che di quell’elenco di termini sia stato recepito solo l’ultimo. Dopotutto, Alien in inglese significa straniero. Non sarà quindi che tutti gli stranieri vengono per attaccarci? Sembra matematico. Ma allora, perché non scacciare le orde di turisti che “invadono” le spiagge e le città ogni estate? Ah, perché quelli pagano. Fanno crescere il pil. Ma questo è ancora peggio. Chiamiamo “invasori” persone che non hanno armi, denaro, che si sono lasciati tutto alle spalle pur di sopravvivere in qualche modo. Ma siamo proprio sicuri che è da loro che dobbiamo “proteggere i nostri confini”? Invito all’ascolto Vito Fiorino.
- Copertina di Potere alle parole, di Vera Gheno
Non ho una soluzione. Del resto, non ho scelto di fare politica e a volte me ne rammarico. Vorrei solo che si chiamassero le cose col loro nome, perché le parole sono importanti (raccomando la lettura di Potere alle parole di Vera Gheno) e che si evitasse sia l’ipocrisia fallimentare di un’accoglienza di facciata, sia l’insostenibile abisso di ignoranza e di disumanità in cui stiamo precipitando.
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