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"Bigliettaio ... allora... lo fate o no ’sta minchia di biglietto?"

Fabrizio Gatti è l’inviato dell’Espresso che ha vissuto per una settimana nel CPT di Lampedusa. Riportiamo alcuni stralci del suo reportage pubblicato sul settimanale. In allegato il testo completo.

di Morris Bober - giovedì 27 ottobre 2005 - 11486 letture

Il giornalista è riuscito con uno stratagemma a farsi rinchiudere nel centro per immigrati di Lampedusa. Si fa chiamare Bilal, dichiara di provenire dal Kurdistan, parla inglese.

... "Come ti chiami? Da dove vieni?", vuol sapere un carabiniere. "I don’t understand", sussurra Bilal, non capisco. La domanda viene rifatta in inglese maccheronico. "Kurdistan? Ma se questo è più bianco di me, come fa a essere curdo?", chiede un carabiniere molto abbronzato. Bilal tiene gli occhi bassi sulle sue ciabatte logore e ascolta le voci. "Un curdo che parla inglese. Sarà. Non è che questo è un giornalista della Cnn infiltrato qui dentro?". "Sì, o magari è un giornalista italiano?". "Ma va’, gli italiani non fanno queste cose", risponde la prima voce. Pericolo scampato. "Bilal, you must tell ze verity", urla un carabiniere, devi dire ze verity. "Ze verity, understand? Se no bam bam", e mima gli schiaffi. Verity? In inglese verità si dice truth. Sarà un errore o un tranello?

... Bilal ha deciso di andare al gabinetto quando è notte. I gabinetti sono un’esperienza indimenticabile. Il prefabbricato che li ospita è diviso in due settori. In uno, otto docce con gli scarichi intasati, quaranta lavandini. E otto turche di cui tre stracolme fino all’orlo di un impasto cremoso: la sorgente dei due rigagnoli. L’altro settore ha cinque water, di cui due senza sciacquone, cinque docce e otto lavandini. Dai rubinetti esce acqua salata. Non ci sono porte, non c’è elettricità, non c’è privacy. Si fa tutto davanti a tutti. Qualcuno si ripara come può con l’asciugamano. E non c’è nemmeno carta igienica: bisogna usare le mani. Lì dentro è meglio andarci di notte perché di giorno il livello dei liquami sul pavimento è più alto dello spessore delle ciabatte e bisogna affondarci i piedi. Ma anche il pediluvio nel lavandino prima di uscire diventa un problema: perché non appena si sfila il piede, la ciabatta comincia a galleggiare e a navigare con la corrente. Eppure il 15 settembre il leghista Mario Borghezio, guidando una delegazione di europarlamentari, ha detto che il centro di Lampedusa è un hotel a cinque stelle e che lui ci abiterebbe: quel giorno il ministero dell’Interno gli aveva fatto trovare soltanto 11 reclusi e quella settimana i trafficanti avevano deviato la rotta dei barconi fino in Sicilia. Chissà, forse nell’appartamento di Borghezio è normale avere i pavimenti coperti di liquami. Ma la maggior parte degli immigrati rinchiusi qui dentro viene da case pulite in cui si entra addirittura a piedi nudi.

... Nella gabbia ci sono ormai 600 immigrati. Sono tutti seduti ad aspettare il pranzo. Un carabiniere si affaccia a una porta e imita il Duce. Un brigadiere, che a Mussolini un po’ ci assomiglia, mette le mani ai fianchi e molleggia sulle ginocchia. Poi saluta i colleghi con il braccio destro teso. "No", lo corregge un carabiniere, "quello è il saluto nazista. Quello fascista è così. Italiani!... La prossima volta a questi ci insegniamo Faccetta nera?". Il brigadiere è uno dei più rispettosi con gli immigrati della gabbia. Ieri pomeriggio Bilal l’ha visto portare un malato in braccio, dall’infermeria alla sua branda. Ma di notte questi ragazzi dimostrano di che pasta sono fatti. I reclusi sono a dormire. Bilal è nascosto dietro una rete. Ascolta e osserva. Un’altra notte durissima. I poliziotti hanno lavorato fino a tardi per gli ultimi interrogatori sullo sbarco di lunedì. E adesso ci sono 180 nuovi arrivi da registrare, perquisire e sistemare. Seduti su un muretto, due gemelline di due anni, la mamma e il papà. I carabinieri con mascherina e guanti in lattice cominciano subito a controllare tasche e borse. Li aiuta un collega in borghese, forse fuori servizio, basette curate, capelli neri con il gel e una maglietta con alcune scritte sul petto. "Spogliati nudo", dice a un ragazzo in canottiera che sta tremando per il freddo e la paura. Lui non capisce. Resta immobile un minuto intero. "What is the problem?", urla il carabiniere e gli tira uno schiaffo sulla testa. L’immigrato, pallido e magro come uno scheletro, trema. Altro schiaffo. Tutte le persone in quel momento nude davanti ai carabinieri vengono prese a schiaffi. Da mezz’ora quei ragazzi parlavano di fare il corridoio e nel gergo militare non è un ambiente che unisce due locali. Cosa sia lo dimostrano subito dopo: una fila di sei stranieri da portare nella gabbia passa in mezzo a loro e ciascuno si prende la sua razione di schiaffi. Quattro carabinieri fanno quattro schiaffi a testa. Appare finalmente il brigadiere che a mezzogiorno imitava Mussolini. Ma non rimprovera nessuno. "Questo ti dà problemi?", chiede al collega in borghese. E spara un pugno sullo sterno all’immigrato magro, che non capisce proprio che cosa ha sbagliato ed è ancora in piedi immobile, in canottiera. Passa un’altra fila di immigrati, altro corridoio. Questa volta li accompagna un dipendente in divisa della Misericordia. Uno con il pizzetto e una piccola cicatrice vicino al naso, che una sera quando un ragazzo ha chiamato i musulmani alla preghiera, si è messo ad abbaiare ogni volta che sentiva dire Allahu akbar. Forse li farà smettere. Invece no, guarda e ride. Davanti alla fila si sistema il brigadiere. Fa il passo dell’oca e finge di portare una lancia: "Avanti marsh". Soltanto un carabiniere napoletano non partecipa al gioco. Gli schiaffi risuonano nell’aria per mezz’ora. E finalmente una funzionaria di polizia se ne accorge. È una ragazza bionda, non tanto alta, che di giorno raccoglie i capelli dentro un bandana. "Maresciallo", dice nervosa, "vada di là a vedere cosa stanno facendo i suoi ragazzi perché sento troppe mani che si muovono". Il maresciallo volta l’angolo e raggiunge gli altri carabinieri: "Uhe ragazzi, mi raccomando", dice loro e si mettono a ridere tutti insieme. Gli ultimi sei immigrati vengono portati dentro la gabbia a notte fonda, vanno a dormire sull’asfalto perché non ci sono più brande. E i carabinieri festeggiano con una grigliata nel cortile.

... "Ragazzi ascoltatemi", spiega un funzionario in inglese, "Avete cinque giorni di tempo per lasciare l’Italia. Siete liberi". Anche Bilal è libero, nonostante il suo alter ego romeno e i precedenti penali. Gli altri quando capiscono, esultano. Uno si attacca al collo dell’ispettore che sorride, ma preferisce non essere baciato. Tutti, tranne uno, hanno un lavoro o un parente che li aspetta: a Milano, a Torino, a Napoli e Catania. L’ultimo ostacolo è un bigliettaio, la mattina dopo alla stazione di Palermo. È convinto che abbia davanti immigrati che non parlano italiano e li insulta. Maltratta anche un pendolare che si è offerto di aiutarli: "Lei che c’entra, crede che non li capisca?". Bilal esplode: "Ma se nun capisti mancu l’italiano, lo fate o no ’sta minchia di biglietto?". Il bigliettaio sorpreso si mette subito al lavoro. "Che lingua era Bilal?", chiede Abdrazak in francese, "era curdo?".


- Ci sono 10 contributi al forum. - Policy sui Forum -
> "Bigliettaio ... allora... lo fate o no ’sta minchia di biglietto?"
28 ottobre 2005

....

chi tutela il "male" quando il bene incomincia ad ammazzare???

(99 Posse) Non c’è altro da aggiungere. Cristina.

> "Bigliettaio ... allora... lo fate o no ’sta minchia di biglietto?"
2 novembre 2005, di : Andrea Pandolfo

Sconvolgente.
> "Bigliettaio ... allora... lo fate o no ’sta minchia di biglietto?"
3 novembre 2005, di : Voyage

Madonna che orrore...
    umano troppo umano
    3 novembre 2005, di : www.kafkahigh.org

    Queste situazioni vengono fuori perchè c’è qualcuno che si impunta, si ingegna, si traveste e si mette a grattare sotto la scorza finta di normalità che ci viene propinata catodicamente, quotidianamente. Vorrei che qualcuno facesse questo anche per ’i malati di mente’ o i ’vecchietti negli ospizi’ o negli ’orfanotrofi’. Non mi stupirebbe scoprire suore baffute che schiaffeggiano peggio dei carabinieri.
> "Bigliettaio ... allora... lo fate o no ’sta minchia di biglietto?"
6 novembre 2005, di : luca

Ma chi cazzo se ne frega, non abbiamo i soldi per le nostre cose, che cazzo ci dovremmo fare a questi profughi che arrivano da ogni parte del mondo, le suite residenziali? cioè scusate, non l’ho capito bene, ma lo sapete quanto cazzo costa già tutto questo, preferisco che i soldi li spendono per noi italiani che per fare stare meglio gente che invece di stare a migliorare le cose nei loro paesi vengono in italia a rompere i coglioni. Perchè è questo che vengono a fare, A ROMPERE I COGLIONI
    > "Bigliettaio ... allora... lo fate o no ’sta minchia di biglietto?"
    12 aprile 2006, di : stella

    gli immigrati vengono a fare in italia i lavori umili che tu non faresti mai, voglio vedere te al posto di uno di quei disperati che vengono a vendere gli accendini sulle spiagge italiane sotto 40 gradi a piedi perchè probabilmente è meglio di quello che possono fare nel loro paese per tirare avanti, lavati la bocca prima di parlare
    > "Bigliettaio ... allora... lo fate o no ’sta minchia di biglietto?"
    2 giugno 2006, di : vanilla

    ammazzati stronzo merdoso
> "Bigliettaio ... allora... lo fate o no ’sta minchia di biglietto?"
6 novembre 2005, di : luca

e bravo bilal il deficente, magari in mezzo agli immigrati che aiuti ad entrare c’è pure un terrorista. E’ per gente come te, che non ha ancora capito un cazzo che l’occidente affonderà, per i deficenti che cercano di aiutare gli stessi porci che cercano di farci saltare in aria perchè sono invidiosi e incazzati del nostro modo di vivere e della nostra riocchezza, conquistata dopo centinaia e centinaia di anni di povertà e schiavitù. E vi credete pure paladini della giustizia, non vi rendete conto di essere degli idioti. Ma statevene a casa invece di andare a fare cazzate in giro, ma per piacere.
    ....tzè tzè...
    8 novembre 2005

    ...povero piccolo idiota! Povero piccolo ignorante che non si ricorda "che popolo d’immigrati siamo stati pure noi"... e come siamo stati tutti etichettati per decenni, come "mafiosi"... Nello stesso modo in cui tu generalizzi e pensi che tutti gli immgrati siano terroristi.. Lo sai che c’è? Che se l’occidente affonderà, affonderà grazie a gente come te ... Che solo se le senti parlare ti si attorcigliano le budella!!! Ma quale invidia??? Ma quale invidia provano secondo te?? La gente come te è solo capace ad istigare ed a fomentare l’odio! Parli di ricchezza, di invidia... Ma dove vivi? Ma cosa sai? Cosa conosci? Parli di lotte per uscire dalla schiavitù ... e non conosci neanche il significato della parola schiavitù... RISPETTO CRISTO SANTO! RISPETTO!!!! L’invidia è solo la nostra...è strettamente "occidentale" e riguarda una cosa sola: il loro petrolio! Cristina.
    > "Bigliettaio ... allora... lo fate o no ’sta minchia di biglietto?"
    12 aprile 2006, di : stella

    dovresti ringraziare gli immigrati per le ricchezze che possono offrirti arrivando dai loro paesi ricchezze che si chiamano "CULTURA, RISPETTO, AMICIZIA" peccato che sono tutte cose che probabilmente non sai nemmeno cosa vogliano dire
    > "Bigliettaio ... allora... lo fate o no ’sta minchia di biglietto?"
    1 giugno 2006, di : Fragola

    Io sono straniero ma ritengo di essere mille volte più utili di tanti italiani alla società italiana. Sono studente e lavoratore, sai cosa vuol dire? Con le tasse che pago lo stato riesce a fare andare avanti il paese (Ovviamente rappresenta un contributo infinitessimo ma non trascurabile!!!).

    Ti vorrei ora fare capire che non sei solo ignorante ma anche deficiente. Tu bevi il caffè? Secondo te da dove proviene ? Da una paese sviluppato, in via di sviluppo o povero? Sicuramente non viene prodotto in Italia! Se odi così tanto gli stranieri credo che dovresti odiare tutto ciò che è straniero. La popolazione italiana attuale è tra le più vecchie del mondo, se non la più vecchia; hai mai pensato chi prenderà cura di te quando ti cacherà adosso nella tu VECCHIAIA? Molto probabilmente sarà uno STRANIERO.

    Meno male che tutti (perlomeno la maggiaranza delle persone) non pensona come te!

"Bigliettaio ... allora... lo fate o no ’sta minchia di biglietto?"
4 aprile 2006

mi si attorcigliano le budella, non solo per quello che si descrive nell’articolo, ma anche perchè c’è gente che non capisce... Un’altra cosa mi sconvolge: le forze dell’ordine dovrebbero garantire la sicurezza delle persone e invece calpestano la dignità! tutto questo mi fa orrore!!INDIGNAMOCI E VERGOGNAMOCI
LA VERITA’ STA NEL MEZZO
19 aprile 2006, di : mezzabotta

Chi non ha avuto a che fare con gli sbirri, potrebbe provare orrore. Ma gli sbirri usano normalmente questi metodi, anche con gli italiani. Quasi tutti gli sbirri, ma non tutti. Chi non ha avuto a che fare con gli stranieri potrebbe pensare che siano dei poveracci: altro errore, infatti vengono in Italia a prendere per il culo, sapendo che gli italiani sono degli imbecilli che si impietosiscono facilmente e credono a tutte la balle che si raccontano. Così sono quasi tutti gli stranieri. Ciò non giustifica comunque il comportamento degli sbirri.
    LA VERITA’ STA NEL MEZZO
    5 maggio 2006, di : una sbirra giovane

    bel discorso ma non mi piace tanto come chiami i carabinieri!
    errata corrige
    12 maggio 2006, di : Marina

    Infatti il termine sbirri, per chi si comporta in questo modo, approfittando della divisa e dell’inferiorità di quella gente, è in verità lusinghiero.

    Questi signori, andrebbero chiamati CRIMINALI.

"Bigliettaio ... allora... lo fate o no ’sta minchia di biglietto?"
11 maggio 2006, di : carpe diem...

la verita’ è che quelli in gabbia siamo noi,ingabbiati dalla nostra ingnoranza,dalla nostra storia......
"Bigliettaio ... allora... lo fate o no ’sta minchia di biglietto?"
11 maggio 2006, di : ....o cogliona..

....SCUSA L’ARROGANZA,MA COME FAI A DIRE ’’LA VERITA’STA NEL MEZZO’’....DOPO TUTTO QUELLO CHE SAI,VISTO CHE SEI SBIRRA....RRRRRRRRRRRIIIIIIIIIIIIFFFFFFFFFFFFFFLLLLLLLLLLLLLLLEEEEEEEEEEEEETTTTTTTTTTIIIIIIIIIIII!!!!!!!!!!
"Bigliettaio ... allora... lo fate o no ’sta minchia di biglietto?"
11 maggio 2006, di : Sarah

altro che centro di permanenza temporanea..questo posto è uno schifo,alla faccia dell’aiuto e del sostegno a chi arriva dopo un viaggio distruttivo nel nostro bel paese,avendo pure pagato con i risparmi di una vita.Dovremmo solo vergognarci..noi,che ci vantiamo di stare avanti,di aver conquistato la civiltà(concetto di cui gente come te,cazzone di un Luca qualsiasi,ha distorto il significato e ha tolto valore),è tutto qui quello che sappiamo dare?è il meglio di ciò che sappiamo fare?mi dispiace per te ma sappi che non avete conquistato proprio un cazzo,voi che non sapete un cazzo della storia,che la reinterpretate a modo vostro,e che non avete proprio niente dentro.Non sai che se questa gente è così sfortunata da dover lasciare il loro paese per il nostro è perchè noi,il nostro modo di vivere di merda,li rende schiavi?non sai che è proprio questo,che è la nostra politica economica e sociale di merda a portare disuguaglianze tali a far si che l’80% delle risorse mondiali vengano sfruttate dal solo 20% della popolazione mondiale?ma no,che cazzo ne sai tu per parlare così.perchè se sapessi solo un pò di come davvero gira il mondo non ti permetteresti di parlare così,ma porteresti rispetto,o ti staresti zitto per lo meno.Dovrebbero essere loro a trattarci male(perchè volendo ne avrebbero motivo),loro che invece quando andiamo nei loro paesi ci accolgono con un’ospitalità che disarma.Peccato che esista gente come te,Luca,perchè è grazie a voi che tutto va a rotoli
    "Bigliettaio ... allora... lo fate o no ’sta minchia di biglietto?"
    24 maggio 2006, di : Vinchainsaw

    ..sta storia però non mi convince mi sa troppo da film, tipo le imitazioni del duce fatte dai carabinieri.. mah non è che l’inviato abbia un pò raccontato le cose a modo suo?
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Io, clandestino a Lampedusa

Reportage di Fabrizio Gatti pubblicato dall’Espresso
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