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Biden grazia il figlio

In Italia il caso compare brevemente sui giornali e in TV non è stato dato spazio alcuno alla notizia. I TG prediligono le canzonette e i dibattiti su Sanremo.

di Salvatore A. Bravo - martedì 3 dicembre 2024 - 421 letture

Graziare e dominare

Il Presidente degli Stati Uniti Biden ha concesso la grazia al figlio Hunter in attesa di sentenza per evasione fiscale, reato gravissimo in USA, e per possesso illegale di armi. La motivazione è banale come il male, il figlio sarebbe oggetto di una campagna persecutoria, in quanto è “figlio di papà”. Biden, dunque, non crede nelle istituzioni dell’USA, con il suo gesto rileva che sono manipolate da “forze superiori”, per cui sottrae il figlio da tale pericolo.

Non si può che constatare che la “politica” in occidente è ormai sostituita da una gestione famigliare e oligarchica del potere. Il diritto arretra sostituito da una gestione personale e particolaristica del potere. La condizione sociale determina la posizione degli individui davanti alla legge. Cade anche la maschera dell’uguaglianza formale dei cittadini davanti alla legge. Karl Marx lo aveva denunciato nei suoi scritti, lo Stato borghese e liberale è solo uno strumento nelle classi dominanti, cela la lotta di classe e di sterminio verso i subalterni mediante il diritto formale. Sono le condizioni materiali ad avere il ruolo decisivo.

Nella “grazia” di Biden al figlio vi è un’eccedenza di significato, poiché le democrazie borghesi avevano sempre conservato il rispetto formale delle leggi, aggirato poi materialmente in altro modo, al fine di presentarsi come “universali e oggettive”. Oggi tutto questo è superato, l’oligarchia può mostrarsi nella sua atroce verità, in quanto non vi è opposizione e non vi sono etiche politiche he contengono la dismisura del potere. La potenza materiale ha sostituito la legge in modo diretto.

Decenni di cultura individualistica e di disprezzo dei limiti hanno infettato i popoli in modo trasversale, per cui non ci si scandalizza di tale gesto e non lo si sottopone ad analisi.

Biden si è ritirato dalla corsa alla presidenza per le dubbie condizioni psichiche e fisiche, pertanto sono altri che hanno concorso alla decisione e, forse, per nascondere ben altro. Sono supposizioni, i processi non ci saranno e, dunque, non sapremo. In Italia il caso compare brevemente sui giornali e in TV non è stato dato spazio alcuno alla notizia. I TG prediligono le canzonette e i dibattiti su Sanremo.

Siamo all’anno zero della Civiltà. La barbarie avanza con la pianificazione della disinformazione e con la riduzione dei dibattiti ad un assenso meccanico sui temi stabiliti dalle plutocrazie economiche. Per ricostruire la politica, ora che il Re è nudo, e non ci sono filtri che impediscono al potere di mostrarsi nella sua squallida verità è necessario farsi portavoce di quanto accade. Ogni uomo e donna di buona volontà debbono con la loro azione ricostruire la vita politica, la quale non può non passare che dall’informazione pensata criticamente.

Il nostro è un tempo che esige eroi piccoli e grandi per resistere alla disintegrazione delle leggi e alla normalizzazione del privilegio. Ciò che preoccupa è il silenzio generale, mentre va in scena la “verità del nostro tempo storico”.


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