Basterebbe avere il coraggio di sentirsi "Umanità"

Scoppiettante secondo appuntamento del 2015 con il Gruppo di Lettura

di Piero Buscemi - sabato 31 gennaio 2015 - 2722 letture

Quando decenni di ostilità, odio, integralismi, alibi religiosi e molto, troppo sangue, non riescono a chiarire le ragioni del giusto e dello sbagliato, della vittima e del carnefice, del diritto e del sopruso, diventa difficile farsi un’idea priva di scrupoli di coscienza e dubbi. E molte volte, un libro non basta.

La determinazione e la voglia di sentire i problemi del mondo come tasselli dei quali avere la consapevolezza di appartenenza e condivisione, ha spinto il Gruppo di Lettura dell’Associazione Aromi Letterari a sedersi attorno alla Storia e a spostare oltre la propria conoscenza, il proprio sentirsi "umanità".

Martedì 27 gennaio, durante il consueto appuntamento presso la sede di via Castellammare a Messina, prendendo spunto dal libro "Semina il vento" di Alessandro Perissinotto, i partecipanti hanno esternato la loro esperienza e il proprio pensiero su uno degli argomenti che, dalla nascita dell’uomo, ha accompagnato il destino di tutti: la paura di ciò che non si conosce.

Il libro incentra la sua trama sulla storia di un ragazzo italiano e del suo rapporto con una ragazza siriana, conosciuta a Parigi e con la quale si trasferirà in Italia apprendendo sulla propria pelle, il duro rapporto con il giudizio affrettato, la discriminazione razziale e la perdita di qualsiasi contatto con la realtà, arrivando a giustificare la violenza come un’unica reazione al bigottismo sociale, che non ha il coraggio di confrontarsi e mettersi in discussione nei confronti di mondi culturalmente lontani dalle nostre abitudini.

Il testo di Perissinotto ha rappresentato solo il punto di partenza della discussione che ne è uscita durante la serata. Ognuno ha cercato, con la propria umiltà e le proprie nozioni sull’argomento, a dare delle risposte sulla questione delicata, e sempre attuale, delle varie forme di integralismo che, dai vari luoghi del mondo, si è allargata a macchia d’olio, oltre i confini delle proprie quattro mura, con la presunzione e forse, anche ottusità, di poter trasmettere al resto del mondo la propria unica e inattaccabile verità.

Mano mano che la discussione ha preso corpo, ci si è ritrovati accomunati dalla consapevolezza che questi argomenti, alla fine, non pretendono di dare risposte, perché credere di riuscirci ha costituito nei secoli il motivo che giustificasse una guerra, un’invasione, un sopruso. Quello che occorre, forse più di qualsiasi altra cosa, è avere il coraggio di continuare a fare e a farsi domande, non accettando passivamente le "verità" che i libri scolastici di storia e che uomini di potere senza scrupolo, cercano da sempre di focalizzare nelle nostra memoria.

La sfida è stata raccolta, dai componenti del Gruppo di Lettura e da chi vorrà unirsi nelle prossime occasioni. Per approfondire questo interessante argomento, si è pensato di rivolgere l’attenzione a tre testi, differenti ma degni di essere letti, con i quali continuare la discussione e sapendo, sin da adesso, di solleticare la curiosità di quanti non hanno ancora avuto il coraggio di aggiungersi a questa avventura letteraria.

Approfittiamo per ringraziare chi, già lo scorso martedì si è unito al Gruppo di Lettura, arricchendo lo scambio culturale che è l’anima di queste occasioni. Tra tutti e senza far torto a nessuno, la signora Bonanzinga.

Ed ecco i titoli che saranno oggetto di confronto il prossimo 10 febbraio:
 La rabbia e l’orgoglio di Oriana Fallaci
 L’attentatrice di Khadra Yasmina
 Il vento giallo di David Grossman.


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