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Aspettando il compositore sintetico

A Roma, il primo dicembre, c’è il live di Aphex Twin. Torna all’ex fiera di Roma, dove due anni fa radunò oltre 30.000 persone. Presenza obbligatoria per ascoltare le sue composizioni elettroniche.

di Tano Rizza - mercoledì 21 novembre 2007 - 4475 letture

Poche parole per descrivere l’evento del primo dicembre. Basta dire che a Roma, c’è il live di Aphex Twin. Per chi è amante dell’elettronica, amante di qualunque tipo d’elettronica, non è ammessa ignoranza sull’argomento. Ne l’assenza a Roma. Aphex Twin è il maestro dei suoni sintetici, un compositore. Non basta il ruolo di dj per rendere merito a questo personaggio.

Immaginatevi un orchestra, come quella per la musica classica. Con centinaia di strumenti, di ogni tipo. Tanta gente sul palco, e tanti suoni che si rincorrono e s’intrecciano e saltano, s’innestano tra loro e ripartono autonomi. Bene, adesso immaginiate quell’orchestra fatta di macchiette sonore. Che producono suoni elettronici, tanti rumorini, beat piccoli e grandi, veloci e lenti, pause e ripartenze, e molti altri suoni ossessivi, tesi, sferraglianti. Immaginate che quell’orchestra, però è fatta di un solo musicista. Sul palco una sola persona che coordina il tutto, Aphex appunto. Il compositore di tutti questi suoni. Il live del primo dicembre potrebbe anche essere interpretato così. Alla fine, una volta lì, all’ex Fiera di Roma, una volta che Aphex salirà sul palco, ognuno potrà interpretare i suoni come vuole. L’importante è esserci.



dal sito della DNA concerti:

Aphex Twin

Una leggenda nata ormai sedici anni fa: era infatti il 1991 quando, con un vinile dal titolo “Analogue Bubblebath”, Richard D. James compariva sulle scene. Da lì in avanti, nulla è stato più lo stesso. Aphex Twin – un alias universalmente riconosciuto (anzi: così riconoscibile da essere stato spesso sostituito da un semplice logo). La leggenda però non sarebbe arrivata intatta fino ad oggi se di mezzo non ci fossero anche eccezionali (e rare) esibizioni dal vivo. La sua ultima apparizione italiana, a Torino, ha radunato qualcosa come 25.000 persone: basti questo a spiegare come il culto di Aphex Twin, il mostro sacro della “Intelligent Dance Music”, sia oggi più vivo che mai. Vederlo manifestarsi a Roma è una occasione assolutamente imperdibile.


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