Arridatemi Razza

Arridatemi Razza perché senza di Lui non riesco a governare. Con questa invocazione il presidente Musumeci si è rivolto alla maggioranza che lo sostiene.
ARRIDATEMI Razza perché senza di Lui non riesco a governare. Con questa invocazione il presidente Musumeci si è rivolto alla maggioranza che lo sostiene. Il primo a venirgli incontro è stato il presidente dell’Ars Miccichè, mentre gli altri alleati stanno a guardare per capire lo svolgimento dei giochi dei posizionamenti assessoriali. Per Miccichè, prima si fa meglio è per tutti, in particolare per aiutare Musumeci ad essere più laborioso e sereno. Avere l’ombra di Razza che lo segue nei vari incontri e spostamenti gli dà un grande senso di sicurezza e di tranquillità.
Lo spalmatore di morti da Covid, per quello che si dice in giro, di sanità non ne capisce un tubo ma è un ottimo costruttore di relazioni in particolare nel mondo dei camici bianchi molto sensibili alle sollecitazioni politiche. Per questo Musumeci lo vorrebbe nuovamente all’assessorato sanità superando le cosiddette minchiate sicule-popolari che hanno girato per la rete e lungo lo stivale. Ma quel furbacchione di Miccichè l’anticipa parlando dell’assessorato ai trasporti con un ragionamento ficcante: se Razza è così bravo alla costruzioni di relazioni perché non dovrebbe essere altrettanto bravo alla costruzione di una rete di trasporti moderna tanto bisognosa in Sicilia? Anche con il Ponte e gli accessori.
Il buon Musumeci oltre alle grane della vaccinazione che non va come dovrebbe andare ha anche quella dei rifiuti. Da una parte la vaccinazione dall’altra i rifiuti che convergono nel tema della salute di noi siciliani. Bisogna accelerare la vaccinazione e, nel contempo, affrontare senza più scappare il nodo della raccolta e dello smaltimento dell’immondizia. Mettere la Sicilia in sicurezza Covid per la ripresa del turismo è un bene per gli operatori e l’economia, ma presentare i nostri Comuni pieni di sporcizia nelle strade e nelle spiagge sarebbe uno sfregio al volto dell’isola.
- Nello Musumeci e Ruggero Razza
Il presidente Musumeci non può più scappare in quanto la chiusura della discarica di Grotte San Giorgio continua ad essere rimandata di giorno in giorno. Mentre la riforma dei rifiuti affonda in aula sotto la presentazione di 1600 emendamenti in uno scontro politico che non si ricordi. La confusione è grande apparentemente, ma non per quelli che sanno dove dorme la lepre e sanno che in gioco c’è un business da un miliardo per i soliti noti, cioè per i signori dalle uova d’oro.
I 45 milioni di euro messi a disposizione ed i 150 per mandare fuori dell’isola i rifiuti sono poca cosa. Non vorrei che vogliano in realtà prendere qualche mese per sistemare la discarica, e giocare come hanno fatto sempre sulla riprofilatura dei bacini per aumentare la capacità di abbancamento... Pensare male ogni tanto c’azzecca. In questo caso però dovrebbe intervenire, ma non solo per questo, la Procura di Siracusa per i reati ambientali commessi e per predisporre un piano di bonifica con i soldi della Sicula Trasporti sia nel caso di confisca sia di ritorno del bene. Chi ha inquinato, ammorbato l’aria e distrutto il luogo deve pagare.
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