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Arancia Meccanica

Ronde, città controllate dagli eserciti. La gente si sente più sicura. Avvengono davvero meno reati in queste città militarizzate? Una cosa sicuramente viene meno, la voglia di uscire, di incontrarsi fuori dai posti di lavoro a dalle nostre case “sicure”. Viene meno la voglia di vivere, di confrontarsi.

di Fabrizio Cirnigliaro - venerdì 3 luglio 2009 - 3017 letture

Arancia Meccanica è uno dei capolavori di Stanley Kubrick. Tratto dal romanzo di Anthony Burgess, è uscito nelle sale cinematografiche nel 1971. Il film racconta le vicende di Alex (Malmcom McDowell), un giovane teppista che trascorre le giornate commettendo crimini vari: rapine, stupri, etc… insieme ai suoi amici, i Drughi*. Per ricaricarsi non beve Red Bull, ma “Latte più, cioè diciamo latte rinforzato con qualche droguccia mescalina.” La mattina è troppo stanco per andare a scuola, meglio stare a casa, a far riposare il Gulliver **. Ama la musica classica (Ludwig Van Beethoven su tutti) e rimorchiare ragazze da portare nella propria stanza per un “po’ di dolce su e giù”.

I drughi iniziano a ribellarsi, dipendono troppo dal piccolo Alex e dai suoi capricci, suggeriscono di fare l’ennesima rapina, nella quale però il protagonista esagera, colpendo mortalmente la padrona di casa con un pezzo d’arte, un fallo di ceramica. Invece di aiutare Alex, i Drughi lo colpiscono al volto e fuggono, facendolo catturare dalla polizia. Alex viene rinchiuso in carcere e si sottopone volontariamente al Trattamento Ludovico, cosa che gli garantirà la libertà immediata, in cambio però del suo libero arbitrio. Dopo il Trattamento non potrà più compiere azioni cattive: la cura però va oltre, Alex infatti non potrà nemmeno più ascoltare la nona sinfonia di Beethoven. Il prezzo da pagare per la redenzione sarà troppo alto, per il ministro che ha promosso questa iniziativa ma soprattutto per Alex.

Il suo reintegro nella società non sarà come se l’era immaginato. Lui è disposto a cambiare stile di vita, pronto a servire la società: subirà invece solo prepotenze senza potersi opporre, totalmente inerme. Questo film, vietato ai minori di 18 anni, in Italia è stato trasmesso per la prima volta in TV a 36 anni dalla sua uscita cinematografica. Rispetto al romanzo Stanley Kubrick, autore anche della sceneggiatura, ha effettuato dei cambiamenti, soprattutto nel film il finale è diverso. Sin dalla sua uscita ci sono state molte polemiche per la violenza di alcune sequenze e per le scene di sesso. La violenza del film può influenzare negativamente i giovani spettatori?

Kubrick ha dichiarato che “la violenza che si vede in Arancia Meccanica non è peggiore di quella che si vede in cartoni animati come Tom e Jerry”, solo che quest’ultimi vengono trasmessi all’ora di cena e nessuno sembra preoccuparsene. Bisognerebbe invece concentrarsi sui mali della società di oggi per cercare di risolvere il problema. Le responsabilità ci sono, soprattutto da parte dei politici e dai mass media, che cavalcano l’onda di indignazione causata da fatti di cronica quali “stupri” per intraprendere delle campagne contro i “carnefici” di turno, siano essi immigrati, italiani o ex detenuti.

Vedere i vecchi compagni di Alex, diventare poliziotti e picchiare i vari “disturbatori” della quiete pubblica fa immediatamente pensare alle ronde degli ultimi mesi, alle città controllate dagli eserciti. La gente si sente più sicura. Avvengono davvero meno reati in queste città militarizzate? Una cosa sicuramente viene meno, la voglia di uscire, di incontrarsi fuori dai posti di lavoro a dalle nostre case “sicure”. Viene meno la voglia di vivere, di confrontarsi. Lo scrittore liberale definisce bene questa sensazione di sicurezza. “La gente è disposta a lasciar correre, a vendere la libertà in cambio del quieto vivere”. Però la sua soluzione non è migliore rispetto a quella che viene adottata dal governo di destra. E’ ugualmente atroce, fascista. I politici sono gli essere più spregevoli di questa pellicola. Sono disposti a tutto pur di ottenere il loro scopo: conquistare il potere. Lo scrittore liberal “tortura” con la musica di Beethoven Alex, che decide di suicidarsi per porre fine al suo dolore.

Quest’atto estremo causerà uno scandalo che coinvolgerà direttamente il ministro che ha sponsorizzato il Trattamento Ludovico per risolvere i problemi della violenza in città, e soprattutto per vincere le elezioni. Alla fine il ministro riuscirà a corrompere Alex, che nel frattempo è guarito, sia dalle fratture causate dal salto nel vuoto, che dall’effetto del Trattamento Ludovico. Ha riacquistato di nuovo il suo libero arbitrio, potrà scegliere tra bene è il male, e lui non ha dubbi a riguardo, nella sua mente si fanno spazio già le visioni di orge, “Ero Guarito….Eccome” Perché per lui “E’ meglio regnare in Inferno che servire in Paradiso”.

“ Io voglio essere buono. Voglio essere, per il resto della mia vita, solamente un atto di bontà.”

Drughi* In questo modo vengono chiamati i componenti della banda di Alex Gulliver** Testa


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