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Antidepressivi ad alto rischio

Le agenzie del farmaco confermano: possono portare al suicidio...

di davis - martedì 27 febbraio 2007 - 6560 letture

Non ha tregua il dibattito sui legami tra antidepressivi e suicidio. A poche settimane dall’annuncio della pillola Pristiq, la questione si riaccende. Il nuovo psicofarmaco della Wyeth Pharmaceuticals, infatti, sembra essere correlato al rischio di suicidio.

I warnings sulle confezioni di psicofarmaci sono aumentati drasticamente negli ultimi anni. Le prime etichette nere, o Black-box, riguardo il possibile peggioramento dell’ideazione suicidaria, sono apparse sui più comuni antidepressivi già nel marzo 2004 (Prozac e Zoloft). Nel febbraio 2005, l’FDA ha esteso gli avvertimenti a tutti gli antidepressivi, dopo che studi monitorati col placebo hanno dimostrato un’incidenza raddoppiata del rischio di suicidio. Lo scorso dicembre il comitato consultivo dell’FDA ha infine raccomandato ulteriori avvertimenti sui pericoli, non solo in età pediatrica, ma anche tra i 18 e i 24 anni. Indicazioni simili sono state proposte in Giappone, Australia e Canada, e non è da meno l’Europa. Nell’aprile del 2005 l’EMEA è giunta alle stesse identiche conclusioni, raccomandando di riportare sui foglietti illustrativi rischi di suicidio e aggressività. Tra i principi attivi imputati e commercializzati in Italia, ricordiamo: citalopram, duloxetina, escitalopram, fluoxetina, fluvoxamina, mianserina, mirtazapina, paroxetina, reboxetina, sertralina e venlafaxina.

Sui legami tra tendenze suicide e antidepressivi non ci sono più dubbi, quindi. Non solo sono confermati dalle principali agenzie del farmaco del mondo, ma ci sono centinaia di studi clinici che ne confermano l’esistenza.

Il Comitato dell’FDA ha recentemente preso in esame ben 372 studi, in cui popolazione coinvolta raggiungeva quasi 100.000 pazienti. Da ogni angolo del globo i dati sono continuamente confermati; secondo un recente studio svolto in Finlandia dall’Università di Kuopio su 15390 pazienti, il rischio maggiore sembra essere associato alla Venlafaxina (Efexor/Effexor).

Nonostante la consistente mole di studi e di avvertimenti gli antidepressivi continuano ad essere prescritti non solo alla popolazione adulta, ma anche ai bambini, basandosi spesso su semplici test soggettivi, mentre il famigerato Ritalin sta ormai bussando alle porte.


- Ci sono 3 contributi al forum. - Policy sui Forum -
Antidepressivi ad alto rischio
5 marzo 2007

Restano da chiarire i meccanismi di un tale effetto paradosso.

alcune ipotesi:

 Il malato si aggrava psicologicamente.
 Il malato si aggrava fisiologicamente
 Il malato perde fiducia nella possibilità di cura del suo "male" perchè si sente peggio o non percepisce al cun miglioramento.
 Il malato prova una carenza ormonale tipica degli aspiranti suicidi.
 Il malato si rivolge al medico spiegando che si sente peggio, ma non viene creduto, e viene incitato a proseguire la cura (cosa da evitare).
 Il malato prova senso di colpa a sentirsi meglio per merito di un farmaco..

Insomma, tutti noi dobbiamo stare attenti a non cadere in questi trabocchetti.

Un’altra idea da sfatare sarebbe che i farmaci siano solo delle sostanze benefiche. Molti farmaci oggettivamente possono far male anche a chi non ha particolari malattie.

Non tutti abbiamo la stessa sensibilità e tolleranza verso i farmaci. Non facciamoci abindolare dai foglietti illustrativi...

Una buona notte di sonno molto spesso allontana molte malattie.

I farmaci sono delle droghe, non possono essere assunti in eterno (sono stimolanti). L’effetto delle droghe è variabile nel tempo. Gli stimolanti (droghe), dovrebbero suscitare delle energie latenti del nostro organismo. Se tali energie non possono essere disponibili, non forziamo la mano alla nostra biologia..

Accontentiamoci allora di modificare la dieta, a favore delle proteine, e a sfavore dei grassi saturi.. Contro i cibi troppo cotti (nel tempo o nell’intensità) a favore della frutta privata delle fibre eccessive. Contro il latte intero e contro il latte "morto". Contro i cibi che non digeriamo in virtù anche del prezzo di acquisto un pò troppo basso.. (contro i fritti, o anche contro l’olio bollito. I formaggi da latte intero fanno male se usati costantemente. L’acqua deve essere assunta con parsimonia, specie se oligominerale, si deve sentire la sete: potreste suscitare una gastrite! ect..ect.)

La cultura e la conoscenza di noi stessi è alla base di ogni comportamento adatto ad evitare cose spiacevoli.

(un pò di salute in più)

Antidepressivi ad alto rischio
6 marzo 2007

Pillole di saggezza.
Antidepressivi ad alto rischio
5 agosto 2008, di : ILCONTEMAX

TUTTE CAZZATE... SIETE DEGLI IRRESPONSABILI,GLI PSICOFARMACI DI NUOVA GENERAZIONE (SSRI/SNRI/NARI)HANNO EFFETTI COLLATERALI PRATICAMENTE NULLI E NON INCIDONO SULLA QUALITà DELLA VITA.OSTACOLARE/DISINCENTIVARE L’USO DI TALI FARMACI CHE SONO INDISPENSABILI A UN CERTO STADIO DELLA MALATTIA DEPRESSIVA O NEVROTICA ASSOCIANDOLI A PSICOTERAPIA, è SEMPLICEMENTE UNA FOLLIA E VUOL DIRE ILLUDERE O TERRORIZZARE LA GENTE CHE SOFFRE.AGGIORNATEVI, LAPSICHIATRIA NON è UN TABU’