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Alcune considerazioni a proposito delle traduzioni dei documenti richiesti ai cittadini ivoriani dall’Ambasciata italiana ad Abidjan

Li ho fatti tradurre da un interprete ufficiale dal francese all’italiano e li ho fatti approvare dal Tribunale di Firenze che ha apposto la scritta: “copia conforme all’originale”.

di leducdedabou - mercoledì 18 giugno 2008 - 5170 letture

Sono un cittadino della Costa d’Avorio, residente in Italia dal 1991 ed in possesso di una regolare Carta di soggiorno. Circa due anni fa ho deciso di richiedere la cittadinanza italiana e la Prefettura di Firenze, città dove vivo, mi ha chiesto un certificato completo di nascita e un certificato del casellario giudiziario, rilasciati dal mio Stato di provenienza, entrambi tradotti in italiano e vidimati dalla Sede Consolare dell’Italia in Costa d’Avorio.

Mio fratello che sta in Costa D’Avorio (il mio paese di origine) ha provveduto a procurare e spedirmi i documenti richiesti. Li ho fatti tradurre da un interprete ufficiale dal francese all’italiano e li ho fatti approvare dal Tribunale di Firenze che ha apposto la scritta: “copia conforme all’originale”. Quindi, li ho spediti a mio fratello per farli legalizzare dalla Sede Consolare italiana in Costa d’Avorio, purtroppo con un’attesa di oltre tre mesi. Alla data convenuta, mio fratello si è sentito dire da un funzionario dell’Ambasciata che le normative in vigore in Italia prevedono che le traduzioni dei documenti dei cittadini extraeuropei debbano essere eseguite nei propri Paesi di origine, e non in Italia. Così mio fratello poteva servirsi solamente dell’Agenzia Elephant Service, situata non molto distante dalla stessa Sede consolare. Nel frattempo i documenti che avevano una validità di sei mesi, erano scaduti, e quindi li ho dovuti nuovamente richiedere agli uffici competenti in Costa d’Avorio. A questo punto, con una nuova copia dei certificati di nascita e del casellario giudiziario, mio fratello è andato alla famosa Agenzia Elephant Service, dove gli è stato detto che la traduzione di ogni singolo documento costava Euro 54,90, e, visto che i documenti da far tradurre erano due, la spesa sarebbe stata di Euro 85,00!

Le mie osservazioni sono le seguenti: 1) Perché deve essere una sola agenzia a fare le traduzioni dal francese all’italiano dei documenti ufficiali? Credo che in società libere e democratiche, come la Costa d’Avorio e naturalmente l’Italia, ci possano essere più agenzie a fare le traduzioni per i cittadini che richiedono dei servizi consolari presso l’Ambasciata italiana, e non deve essercene soltanto una, perchè questo fa nascere in qualunque cittadino legittimi sospetti. 2) Perché l’Elephant Service si fa pagare la traduzione di un certificato del casellario giudiziario Euro 54,90 Euro (oppure per due documenti Euro 85,00) in un paese dove lo stipendio base mensile varia tra Euro 80,00 e 100,00? Probabilmente, il proprietario della Elephant Service applica le sue tariffe con la motivazione che la maggior parte dei cittadini della Costa d’Avorio che necessitano dei servizi dell’Ambasciata italiana ad Abidjan risiedono in Italia e quindi sono remunerati secondo stipendi di standard europeo, per cui il costo delle traduzioni dovrà essere conseguente. E’ giusto e doveroso ricordare che la legalizzazione dei documenti tradotti ha un costo che contribuisce a formare le entrate delle Sedi Consolari italiane all’estero. 3) Perché l’Ambasciata italiana deve rifiutare le traduzioni fatte da terzi, quando sono identiche a quelle eseguite dall’Agenzia Elephant, e soprattutto perché deve costringere i richiedenti dei servizi consolari a recarsi unicamente alla soprannominata agenzia?

Il presente articolo ha l’unico scopo di rendere informate le Autorità Italiane di un comportamento di dubbia correttezza tenuto dalla Sede Consolare dell’Ambasciata Italiana in Costa d’Avorio. L’eventuale accordo tra la stessa Ambasciata e l’agenzia Elephant Service desta quantomeno sospetti, poiché la soprannominata agenzia è l’unica autorizzata a fare le traduzioni dei documenti ivoriani dal francese all’italiano e di conseguenza applica delle tariffe abbastanza alte rispetto al livello di vita in questa nazione africana.

Del resto anche la semplice logica impone che la correttezza di traduzioni fatte in Italia e vidimate da un Tribunale italiano debba essere data per scontata dall’Ambasciata italiana, che in fin dei conti rappresenta proprio l’Italia all’estero! Istituzioni italiane che non hanno fiducia di altre Istituzioni italiane?

In questo periodo, l’Italia non gode di una bella immagine sia per l’immondizia che giace nelle strade della Campania, sia per gli attacchi ai Rom e agli extracomunitari, perciò invito i funzionari italiani che rappresentano il loro paese presso altre Nazioni a non concorrere a danneggiare ancora di più il l’immagine del “Bel Paese”.


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Alcune considerazioni a proposito delle traduzioni dei documenti richiesti ai cittadini ivoriani dall’Ambasciata italiana ad Abidjan
11 febbraio 2009, di : Andrea

Egregio Signore, le traduzioni di documenti ufficiali per il rilascio di qualsiasi documento o fruizione di un qualsivoglia servizio all’Estero devono essere redatte nel paese d’origine da traduttori ufficiali. Traduttori Ufficiali devono essere traduttori riconosciuti dalle Ambasciate straniere sulla base del Diritto Internazionale e non su un "capriccio" di natura economica. Fosse emigrato in Germania la procedura sarebbe stata la medesima. Per quanto riguarda gli 85 euro dovrebbe interpellare la Elephant Service e chiedere perché mai in Costa d’Avorio una traduzione di un documento sia così cara. Ad ogni modo, a parziale discolpa della Elephant Service, Le assicuro che le traduzioni con carattere ufficiale riconosciute dai governi dei paesi civili costano tutte care, ovunque le si facciano.

L’Italia in questo caso ha rispettato gli accordi in vigore e non l’ha in alcun modo discriminata e poco importano i fatti che di recente si sentono al telegiornale o si leggono sui quotidiani.

Sperando d’aver fatto chiarezza sui suoi dubbi le do il benvenuto in Italia e le auguro una felice giornata.