Aeroporto di Catania, la base di Sigonella anche nell’emergenza si conferma un problema
Mentre l’aeroporto di Catania a due settimane dall’incendio versa in una condizione disastrosa che crea disagi e danni incalcolabili, la grande base militare di Sigonella non svolge, neanche in questa situazione di estrema emergenza, alcun ruolo positivo.
Un comportamento irresponsabile del governo e delle alte sfere militari, nonostante le parole rassicuranti, subito dimenticate, pronunciate all’indomani del disastro, con la promessa dell’apertura al traffico civile. Altrettanto irresponsabile e vergognoso è il silenzio sulla questione da parte delle autorità locali e regionali.
Non basta il pericolo quotidiano per il traffico civile che rappresentano le attività militari che si sviluppano da Sigonella, non basta il coinvolgimento diretto nella guerra in Ucraina della base, neanche di fronte a disastri che minacciano l’intera vita civile di un vasto territorio, i cittadini possono fare conto su una fetta del proprio territorio nazionale e su strutture costruite con soldi pubblici.
Di fronte a queste scelte paradossali rilanciamo la battaglia per la smilitarizzazione di Sigonella, perché al posto della più grande base di guerra e morte del Mediterraneo nasca un grande hub per il traffico civile, capace di essere polo di sviluppo per l’intera Sicilia.
Luca Cangemi, Associazione Comunista Olga Benario-Catania
- Sigonella Airport, Sicily
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