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Addio a Paolo Finzi

La redazione di Girodivite esprime il proprio cordoglio alla redazione di A, alle compagne e compagni, ai familiari. E grazie a Peppe Sini per questo suo ricordo.

di Peppe Sini - giovedì 23 luglio 2020 - 2479 letture

Lunedi’ e’ morto Paolo Finzi, da mezzo secolo anima di "A. Rivista anarchica", una rivista preziosa per ogni persona di volonta’ buona, per ogni persona affamata di conoscenza ed assetata di giustizia.

Paolo Finzi era una delle voci piu’ nitide e una delle figure piu’ luminose del movimento anarchico e del pensiero libertario nel nostro paese. Io credo che verra’ il giorno in cui sara’ riconosciuto come una delle persone piu’ rilevanti della cultura e della vita civile dell’Italia degli ultimi decenni. Era una persona buona come il pane, un’intelligenza vivacissima e acutissima, con un’attitudine dialogica profonda e accudente nell’esercizio incessante della virtu’ dell’attenzione e della comprensione; era di una generosita’ impareggiabile, un combattente per la liberazione dell’umanita’ intransigente nel riconoscimento e nella difesa dei diritti umani di tutti gli esseri umani; il migliore degli amici e dei compagni.

Non sono anarchico, ma se c’era una persona al cui sentire mi sentivo vicino - e le cui esigenti domande e ragioni e fedelta’ e vissuta utopia erano e sono anche le mie - era proprio Paolo Finzi. Mi dispiace di non averglielo mai detto, come mi dispiace di non avergli mai detto quanto importanti fossero anche per me la sua persona e il suo lavoro culturale e politico, quanto grandi la stima e l’affetto, l’amicizia e l’ammirazione che nutrivo per lui. Non glielo ho mai detto, ed ora e’ troppo tardi. Ma penso, ma spero, che lui lo sapesse lo stesso.

Che abbia cessato di vivere e’ un dolore immedicabile per chiunque lo abbia conosciuto.

Ma resta tutto il bene che ha donato.

E resta la lotta che e’ stata anche la sua per la vita, la dignita’, i diritti e la liberazione di tutti gli esseri umani, e per la difesa dell’intero mondo vivente. La lotta che senza di lui, ma forti del suo ricordo, dovremo continuare noi che restiamo.

Peppe Sini

Viterbo, 23 luglio 2020


Mittente: "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo, strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: centropacevt@gmail.com

Il "Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera" di Viterbo e’ una struttura nonviolenta attiva dagli anni ’70 del secolo scorso che ha sostenuto, promosso e coordinato varie campagne per il bene comune, locali, nazionali ed internazionali. E’ la struttura nonviolenta che oltre trent’anni fa ha coordinato per l’Italia la piu’ ampia campagna di solidarieta’ con Nelson Mandela, allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano. Nel 1987 ha promosso il primo convegno nazionale di studi dedicato a Primo Levi. Dal 2000 pubblica il notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza e’ in cammino" che e’ possibile ricevere gratuitamente abbonandosi attraverso il sito www.peacelink.it



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