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Addio a John le Carré, il maestro dei romanzi di spionaggio

Il primo grande successo nel 1963 con "La spia che venne dal freddo"

di Redazione - lunedì 14 dicembre 2020 - 1853 letture

John le Carré, maestro britannico del romanzo di spionaggio, è morto a 89 anni. Lo ha reso noto il suo agente. "Devo annunciare con grande tristezza che David Cornwell, conosciuto in tutto il mondo come John le Carré, è morto dopo una breve malattia (non legata al Coronavirus) in Cornovaglia sabato sera, 12 dicembre 2020. Aveva 89 anni. I nostri pensieri vanno ai quattro figli, alle loro famiglie e alla sua cara moglie, Jane", ha detto Jonny Geller, presidente del gruppo Curtis Brown, agenzia artistica basata a Londra. La famiglia ha confermato che lo scrittore è morto di polmonite al Royal Cornwall Hospital, a Treliske, la notte di sabato.

"Per sei decenni - si legge nella nota - John le Carré ha dominato le classifiche dei bestseller con il suo monumentale corpus di opere". Le Carré nasce nel 1931 a Poole nel Dorset e si laurea in letteratura tedesca al Lincoln college. Dopo un’esperienza come docente nel 1959, diventa funzionario del Foreign Office. Quando andrà a lavorare al Consolato d’Amburgo entrerà a far parte del servizio M16.

Attraverso il suo personaggio George Smiley, le Carré ha descritto in moltissimi romanzi gli intrighi spionistici della Guerra fredda, forte di una personale esperienza come agente dei servizi segreti britannici. Smiley, uno degli agenti segreti più amati dai lettori di tutto il mondo, nasce nel 1961 con il primo romanzo "Chiamata per il morto". La consacrazione definitiva arriva nel 1963 con la pubblicazione de "La spia che venne dal freddo". I romanzi successivi, in quello che si potrebbe definire il ciclo di Smiley, "La talpa", "L’onorevole scolaro", "Tutti gli uomini di Smiley", consacrano le Carré come uno dei massimi esponenti della narrativa di spionaggio.

La fine improvvisa della Guerra fredda con il crollo del Patto di Varsavia, mette in crisi tutto il genere, non risparmiando neppure l’autore inglese, che stenta a trovare una nuova vena creativa. Tuttavia, con "Il sarto di Panama" (1996) e "Il giardiniere tenace" (2001) dove si ispira ad una vicenda realmente accaduta, ritorna al successo. Numerosi, nel corso dei decenni, gli adattamenti cinematografici e televisivi delle sue opere.

Fonte: RaiNews



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