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Addio Gianni, U jamaicanu

Ci ha lasciato Gianni Freni, a causa di una morte improvvisa, l’indimenticabile rapper talentuoso della riviera jonica messinese.

di Alice Molino - giovedì 7 maggio 2020 - 6244 letture

Ogni mattina ci svegliamo con il desiderio ed una voglia irrefrenabile di gustare le bellezze della vita. Niente, proprio niente, ci sembra più importante di noi. Tutto ci appare più vicino ed iniziamo a correre su strade vuote, senza alcun segnale. Corriamo controvento tenendo per mano i sogni ed i progetti che realizziamo. Ma non siamo soli. Occhi trasparenti e lucidi. Pieni d’amore. Ci osservano orgogliosi.

Ogni mattina creiamo la nostra colonna sonora tra lacrime e sorrisi. Una colonna sonora infinita con un’orchestra di illimitati elementi. Creano una musica dal fiato alle corde. Ed è una melodia costante, anche se una corda prova a spezzarsi, lei continua.

Ieri è deceduto nella propria abitazione ad Itala, nel messinese jonico, il rapper Gianni Freni che tutti conoscevamo come U jamaicanu. Noi giovani della riviera jonica siamo sconvolti da questa improvvisa perdita. Un ragazzo di 24 anni che semplicemente amava e si faceva amare. Gioioso e pieno di entusiasmo, sentimenti che trasparivano dai suoi occhi. Ogni giorno si cimentava nella sua più grande passione: la musica. Aveva sempre in mente nuovi progetti e creative collaborazioni. Una fucina di nuove idee, nonostante la giovane età.

Ha fatto ballare tanti di noi al ritmo della sua musica. Ed ancora noi la sentiamo. Riecheggiano i suoi versi che il suo animo sensibile ed attaccato alla vita lo hanno accompagnato nei suoi ventiquattro anni. "Parole che escono sole/C’è differenza tra ciò che sei e da come la gente ti vede/TU RIMANI TE STESSO ADESSO FAI LE COSE COL CUORE". Parole tratte dalla sua canzone Fandonie di un villano.

"Lui era la gioia della vita. Grazie a lui abbiamo capito tutto cosa significa VIVERE." Immensamente commossa Pasquita Manganaro inizia così a raccontarmi di Gianni. "Credeva che non contasse una camicia o altro perché per lui i sentimenti andavano oltre le apparenze, oltre ogni limite. La sua famiglia era una delle sue colonne sonore preferite. Scriveva per sentirsi libero, per sentirsi vivo in questo mondo che non ricambiava, ma ugualmente cercava l’amore in ogni cosa che lo circondasse". Non riesce a trattenere l’emozione, mentre mi parla come se Gianni fosse ancora tra noi. "Qualche giorno fa mi disse che le cose preziose e care si tengono per sé! Già perché lui rimarrà sempre caro e prezioso ed io lo terrò sempre con me, nei miei pensieri". Prosegue a ruota libera Pasquita. Le lascio lo spazio necessario di uno sfogo sincero, che sa di nostalgia ed un profondo affetto che non morirà mai.

"In quegli istanti, dove tutto con lui era magia, in quei momenti dove un caffè diventata una pozione vitale ed in quei luoghi, dove ogni manifestazione d’arte si arricchiva della sua presenza, ma in particolare in quel luogo dove tutto prendeva vita e si muoveva a ritmo della sua musica. Non era solo musica ma immense poesie. Ogni mattina con lui usciva sempre il sole perché era importante sorridere alla vita. Quella vita che arricchiva ogni giorno con la sua presenza, dove io speravo che potesse unire le sue passioni e renderle uniche. Qualsiasi cosa attraversasse la sua mente diventava magia ed incanto, tutto adesso resta per sempre il suo ricordo indelebile! Ogni giorno mi dava la forza di non fermarmi, mai anzi mi incitava a puntare in alto. Ed io adesso punto. A lui ovunque si trovi il mio pensiero lo raggiungerà. Lui è qui e ci sarà sempre!" "Vivere ogni attimo ogni istante senza mai rimpiangere nulla. Lui e la sua musica vivranno in eterno come recita una sua canzone chiamata L’inferno odierno."

Difficile rimanere distaccati da un coinvolgimento emotivo che le parole di Pasquita richiamano. Ho voglia di ascoltare un’altra testimonianza che parli di Gianni. Emanuele Roccamo, lo ricorda così: "Ricordo ancora il primo giorno di scuola, quando ti ho visto abbiamo fatto subito amicizia, c’era quel qualcosa in te che mi completava, bastava un solo sguardo per capirci cosa volevamo dirci, abbiamo passato i tre anni di superiori insieme, dal primo giorno siamo diventati compagni di banco e ci arrabbiavamo se qualcuno dei due si sedeva con un altro compagno, ma con la complicità di due amici che lo facevano tanto per gioco. Ricordo le mangiate che organizzavamo con gli altri compagni di scuola, l’autogestione e infine condividere uno dei momenti più belli, l’occupazione quando mi dicesti: "Ohu ciotto occupamu tutti cosi", come tu mi chiamavi, le risate, la musica, tutti i casini che abbiamo fatto in quel periodo di occupazione, sentirti di notte con il megafono che facevi gridi, eri questo, eri la festa e sarai per tutti la nostra festa. Voglio ricordarti così perché non ci sono stati momenti brutti tra quelli che abbiamo passato e anche se ci fossero stati, tu facevi finta di niente e con la tua risata contagiosa annullavi qualsiasi cattivo pensiero. Buon viaggio Gianni Rambo, tu sai cosa ci sia dietro questo soprannome".

"Mi mancherai fino all’ultimo giorno di vita e ti prometto che porterò il tuo nome dovunque andrò e racconterò a chi non ti ha conosciuto. Chi era Gianni Freni U Jamaicanu? Una parte di me! Sì nto me cori e da li non andrai mai via! Arrivederci cucineddu! E pure se te l’ho detto poche volte e me ne pento TI VOGGHIU BENI! ANZI TI AMO e lo farò per sempre perché il mio è e sarà un amore fraterno. Arrivederci ancora cugino. U CUCINU GIRU." "La tua allegria e il tuo volto sempre sorridente riecheggeranno per sempre nel cuore di coloro che ti hanno voluto bene, adesso fai ballare gli angeli con il suono del tuo djambe. Ciao amico mio, a presto." Altri piccoli ma sinceri pensieri ci descrivono la grande umanità di Gianni. Queste sono di Danilo Tassone.

Un altro amico dell’artista si è sentito di dire: "E avevi ragione quando hai detto che siamo solo di passaggio in questa vita. Tu non passerai mai fratello mio. Ivan Bonanno.

"Abbiamo perduto nu piezz troppo importante!" - Marco Tringali.

"Stavo pensando a quando ho dato tutto e l’ho dato il mio cuore per te!" -Fabrizio Limite.

"Ti voglio ricordare sempre sorridente, perché quel sorriso illuminava le mie giornate!" - Antonio Arnò.

"Il tuo sorriso era uno di quei sorrisi che illuminavano le nostre giornate, mi faccio forza e mi asciugo queste lacrime andando avanti, perché è così che ci hai insegnato a fare, combattere con il sorriso." - Davide Tavilla.

"Un battito è saltato insieme a te ma lo recupereremo e batterà più forte, come tu battevi forte sul tuo djambé. Batterà più forte, domani. Ciao AMICO MIO, Gianni Freni U Jamaicanu". - Germana Sanfilippo.

"Emozionata la maestra Melissa Gulizia insieme alla Scuola di Ballo Perla Dance, ricorda Gianni. Il ballo era una delle tante passioni; riempiva la sala da ballo di entusiasmo e gioia di vivere".

"Aveva tanti progetti e tantissimi sogni che avrebbe realizzato al 100%. Aveva grandi ambizioni, abbiamo composto alcune canzoni insieme. Prima dell’emergenza covid-19 mi parlava con entusiasmo che questa estate voleva cantare in tutte le piazze e in tutti i locali promuovendo il mixtape che aveva registrato "Urapdaitala". Ha fatto l’apertura nei live degli Shakalab e di Brusco. Era davvero un grande rapper ma soprattutto umile. Con la musica ha dato solo un quarto di quella che sarebbe stata in futuro la sua carriera ma abbastanza forte da restare indelebile. Lo ricorderò per sempre attraverso la musica." - MAURI.

"Si sa che le amicizie forti nascono sempre tra i banchi di scuola, e noi ne siamo la prova. Con il passare del tempo abbiamo condiviso ugualmente momenti belli e anche brutti, senza perderci mai. Questa volta però parlo solo io, a tutta la gente che non ti conosceva, a cui voglio provare, seppure difficile, a spiegare che felicità fatta in persona eri. Spero che il mio pensiero ti arrivi, ovunque tu sia, che sicuramente sarà un posto fatto su misura per te. Una persona piena di euforia, che non ha mai risparmiato nemmeno un briciolo della sua vita, l’hai vissuta sempre con un immenso sorriso e che solo guardandoti sprigionavi gioia e allegria, di quella vera e pura. Con te è partito un pezzo del mio cuore che nessun altro mai potrà ricucire, sarà sempre una ferita aperta ma che mi ricorderà sempre te, l’amore che provo verso un vero amico, il mio futuro testimone di nozze, una parte della mia vita. Ciao Gianni". - Paolo Stagni.

"Gli artigiani e commercianti di Scaletta Zanclea, esprimono il loro cordoglio e la loro vicinanza alla famiglia Freni per la perdita del caro Gianni. Amico e fratello di tutti, buono, onesto, gentile, la tua morte inattesa e precoce, lascia un vuoto incolmabile fra tutti noi che ti abbiamo amato. Il tuo sorriso, il tuo entusiasmo e spirito vitale sprigionato continuerà a sostenerci nel tuo ricordo, rallegrando le nostre giornate".

"Ricorderò per sempre la persona speciale che eri che sei e che sarai. Ciao amico mio". - Gabriel Zappia

Ancora sentiamo la tua musica. E per l’eternità la ascolteremo attraverso le parole d’amore dei suoi tantissimi amici, i versi delle sue canzoni e il ricordo di uno spontaneo sorriso che ha scritto la colonna sonora di tante persone che non lo dimenticheranno mai.

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Gianni Freni


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