A partire dalla libertà di stampa
Presentazione a Siracusa del film-inchiesta "Le dame e il cavaliere" di Franco Fracassi.
Cronaca di un passato recente che ha fatto notizia su giornali e telegiornali, italiani e stranieri, le notti brave a palazzo Grazioli e le ragazze belle che le animavano, grazie all’inchiesta di Andrea Annessi Mecci, Stefania Creatura, Franco Fracassi, Andrea Petrosino e Luisa Sgarra sono diventate un film, dove i fatti si commentano da soli e la realtà supera la fantasia, dove un bugiardo ha ancora credito nell’Italia di cui è presidente del Consiglio.
Il film, che non ha trovato spazi per la distribuzione, fa fatica ad essere diffuso e conosciuto. Fracassi – che è anche il regista - lo presenta da luglio, in giro per l’Italia, invitato da circoli e associazioni politiche e culturali. Sabato 9 ottobre è stato ospite, a Siracusa, dell’associazione Agire Solidale.
Qual è il senso di una inchiesta giornalistica simile? I fatti di cui parlano Fracassi e gli altri li sapevamo. Tante di queste notizie io le conoscevo ma le avevo quasi dimenticate…Ma è come se ci fosse bisogno di rifare il punto su alcuni meccanismi perché se non se ne parla è come se non fossero mai avvenuti. La forza della parola (e anche quella delle immagini) deve sottolineare, ricostruire. Per evitare la strumentalizzazione di scelte che vengono spacciate per scelte politiche al servizio della comunità ma che depauperano dall’interno il significato della democrazia. E mirano - piuttosto - a costruire un preciso progetto politico.
Il taglio giornalistico del documentario denuncia un conflitto di interessi reiterato, smaschera la natura di certi comportamenti: viaggi, cene e feste che nulla hanno a che fare con il ruolo politico investito dal Presidente. E sottolinea la forza mediatica che possiede Berlusconi. Il fatto che in pochi hanno visto questo film e lo conoscono ne è una prova. Non si racconta un gossip…al contrario si raccontano fatti gravi, veramente accaduti (che riguardano tutti), in cui i meccanismi attivati – sesso e potere - costituiscono un binomio vincente. Il film indica – con valore paradigmatico – che il potere concepito come lo concepiscono alcuni è negazione dell’altro, negazione del soggetto.
Il potere politico è sfruttato e messo al servizio personale. Il sex appeal è il criterio col quale il partito che governa l’Italia - il PDL - ha assoldato uomini, ma soprattutto donne, che hanno riempito le liste elettorali – dal nord al sud - , hanno fondato circoli (I circoli della libertà dove si canta “meno male che Silvio c’è”), fanno oggi politica. Chi era completamente digiuno di politica ha seguito un corso di formazione di due giorni e poi via a raccattare voti, a rilasciare interviste, a riempire – con il vuoto – un vuoto politico che davvero disorienta.
Che la bellezza sia il requisito primo per diventare velina o meteorina era chiaro a tutti. Che fosse anche necessario per entrare in politica lo abbiamo appreso. “Preferisci diventare velina o deputata”? Questa domanda è per lo meno inquietante… In barba ai sacrifici fatti trascorrendo tante ore sui libri, ad aggiornarsi, a informarsi, a leggere, a pensare. Ecco il punto. Non bisogna pensare. Uomini che non pensano, donne che non pensano…Chi governa ha così vita più facile, può gestire la politica come cosa propria, i cittadini come propri sudditi. In una tale prospettiva gli altri non esistono, non hanno valore. E la democrazia non esiste.
E’ una realtà al rovescio in cui invece di avere consapevolezza si ironizza sui fatti – come quando in conferenza stampa Berlusconi ha detto al giornalista spagnolo che gli ha fatto la domanda sulle feste a palazzo Grazioli. E lui ha replicato con la battuta: ”Lei è invidioso”.
Certo non è solo mandando a casa un presidente così che si risolvono i problemi. Sarebbe un passo importante ma serve anche altro. E’ la mentalità che deve cambiare, che deve modificare comportamenti e convincimenti. Lasciando spazio alla meritocrazia. E alla libertà di informazione. Liberando anzitutto la stampa dai lacci che le impediscono una informazione vera, seria, che serva davvero. E inchieste come quella di Fracassi servono a questo.
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