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A buon intenditore poche parole

Un’epidemia senza epidemiologi,aspettando l’immunità di gregge.

di Gaetano Sgalambro - domenica 25 ottobre 2020 - 2145 letture

Tre concettii elementari di conoscenza scientifica (da Treccani) necessari per potere parlare di pandemia:

virologo = Esperto in un ramo della «disciplina biologica che si occupa dello studio dei virus, sia dal punto di vista teorico (ha permesso di ampliare le conoscenze di genetica, biologia molecolare, fisiologia cellulare, ecc.), sia dal punto di vista applicativo (i virus sono responsabili di numerose malattie delle piante, degli animali e degli uomini)»;

infettivologo = Medico «che si occupa dello studio, della cura e della prevenzione delle malattie infettive»;

epidemiologo =Esperto in un ramo della «scienza medica che studia, a fini soprattutto preventivi, l’entità e le vie della diffusione delle malattie (spec. di quelle infettive), mirando a individuare le condizioni organiche, ambientali, demografiche e sociali che possono favorire o contrastare il loro sviluppo».

Nota: Grazie alla politica, coadiuvata dai media, siamo rimasti guidati nella prevenzione della pandemia soltanto da alcuni infettivologi veri, e di tanti altri sedicenti tali, i quali non possono che consigliare di adottare solo due elementari misure preventive: la mascherina chirurgica, il distanziamento fisico e l’igiene della mani o l’isolamento totale (il lockdown) nelle situazioni estreme.

Dato significativo: l’epidemiologo vero, personaggio strategico chiave, è totalmente assente.

Domanda: in assenza di una strategia sistemica degli epidemiologi, si può gestire con efficacia la prevenzione e il controllo di un’epidemia solo con i consigli cautelativi alla persona degli infettivologi?


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