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A Lentini folla in chiesa per Margaret Spada

Un corteo ha accompagnato la bara bianca di Margaret Spada, 22 anni, dalla camera ardente, allestita nella chiesa del Carmine, fino alla chiesa Madre di Lentini dove si svolgono i funerali. Il sindaco ha indetto il lutto cittadino.

di Redazione - lunedì 18 novembre 2024 - 450 letture

Una comunità in lutto oggi [18 novembre 2024] quella di Lentini, provincia di Siracusa, dove sono in corso i funerali di Margaret Spada, la 22enne morta a Roma dopo tre giorni di coma dopo essersi sottoposta adun intervento di rinoplastica parziale. Una cittadina che avvolge in un abbraccio collettivo la giovane vita volata via troppo presto.

La cerimonia nella chiesa Madre Santa Maria La Cava e Sant’ Alfio, mentre il sindaco ha indetto il lutto cittadino. ’’La prematura scomparsa della nostra giovane concittadina Agata Margaret Spada ha suscitato nella comunità profondo sgomento e i più autentici sentimenti solidaristici e di vicinanza alla famiglia colpita da una così drammatica perdita’’, le sue parole.

Un corteo ha accompagnato la bara bianca di Margaret Spada, 22 anni, dalla camera ardente che era stata allestita nella chiesa del Carmine fino alla chiesa Madre, affollata di persone che si stringono ai genitori e alla sorella di Margaret.Tanti i giovani ed anche i rappresentanti della squadra di calcio del Leonzio.

Il preside del liceo, “la morte di una coetanea non è comprensibile”

"E’ chiaro che la morte di una coetanea per loro non è comprensibile. La scuola reagisce male perché sente il lutto per una ragazza che ha cresciuto per anni e che naturalmente ha lasciato molte tracce, molte emozioni nel cuore di tanti insegnanti che l’hanno conosciuta", ha detto prima di entrare in chiesa per i funerali Vincenzo Pappalardo, dirigente scolastico del liceo Gorgia di Lentini, la scuola che Margaret aveva frequentato.

"Noi come scuola ci siamo fermati a riflettere molto sulla difficoltà che ormai abbiamo a saper veicolare adeguati strumenti critici nei confronti di questi nuovi mezzi di comunicazione e dei social. La scuola purtroppo ancora vive una dimensione antica perché noi siamo attrezzati a leggere libri e a costruire critiche per saper interpretare e leggere libri. Ma ci rendiamo conto che ormai i ragazzi non si informano più con i libri, si informano con altri strumenti che sono molto più incontrollabili. - ha aggiunto - Non riusciamo probabilmente a far passare adeguatamente messaggi critici, che sappiano indurre a una lettura critica di questi nuovi strumenti di informazione. Questa è la riflessione che stiamo facendo ed è la cosa su cui dobbiamo riflettere nei prossimi anni. Tutte le scuole d’Italia si devono fermare a capire come poter veicolare un’educazione che sia adeguata alla lettura e alla gestione di questi strumenti".

Fonte: RaiNews.



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