30 anni fa il terremoto di santa Lucia
Alle 01:24 del 13 dicembre 1990 un’ampia area della Sicilia sud-orientale fu interessata da un sisma di magnitudo 5,68. Un’ulteriore forte scossa avvenne il pomeriggio di domenica 16 dicembre 1990. L’epicentro venne stimato inizialmente nel golfo di Noto con distruzioni riferite all’area di Carlentini.
L’area della Sicilia orientale interessata era stata già colpita nei secoli precedenti da catastrofici eventi sismici (in particolare quello apocalittico del 1693).
Le vittime furono tutte a Carlentini dove, in seguito al totale crollo di tre palazzine persero la vita 12 persone; altre sei morirono per la paura, quelle ferite furono varie centinaia, delle quali circa 200 ricoverate negli ospedali. I maggiori danni agli edifici furono registrati ad Augusta, paradossalmente nelle costruzioni più recenti.
Assolutamente inadeguata si dimostrò la protezione civile, le case tutte costruite senza alcuna osservanza di criteri antisismici ebbero lesioni o gravi danni. Le amministrazioni procedettero ad affrontare la ricostruzione ognuna a modo proprio. A Carlentini dove c’era un sindaco di valore, Sergio Monaco, la ricostruzione avvenne. Altrove (tipico il caso di Augusta) no.
Oggi ricordiamo i trent’anni dal sisma della notte di santa Lucia. Se stasera dovesse esserci un’altra scossa (di lieve entità come quella di trent’anni fa, non certo come l’evento che si aspetta in queste zone dello stesso ordine di grandezza di quello del 1693) ritroveremmo la stessa inadeguatezza della protezione civile, l’assoluta impreparazione di sindaci e organi regionali (nel frattempo le "competenze" sono passate di mano), scuole e case senza alcun tipo di adeguamento antisismico, la popolazione che nel frattempo non ha mai fatto neppure una reale esercitazione antisismica. Auguri di buon santa Lucia, e buon Natale.
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