2007 da record
Malgrado gli accordi di Kyoto del 1990, quando i paesi industrializzati si impegnarono a ridurre del 5,2% le emissioni globali, si riversano ogni anno nell’atmosfera 45 miliardi di tonnellate di gas serra con ritmo crescente.
Secondo il MET, la divisione meteorologica del governo britannico, l’anno che è appena iniziato potrebbe essere il più caldo di sempre a causa dei cambiamenti climatici e del fenomeno El Nino. Si prevede che l’incidenza di El Nino aggravato dall’accelerazione dell’effetto serra possa portare una crescita delle temperature oltre i quattro gradi con conseguenti fenomeni di siccità, fortissime tempeste e alluvioni. Si prospetta quindi, non più nel futuro, ma in questi stessi anni in cui viviamo, l’ombra del disastro climatico.
Malgrado gli accordi di Kyoto del 1990, quando i paesi industrializzati si impegnarono a ridurre del 5,2% le emissioni globali, si riversano ogni anno nell’atmosfera 45 miliardi di tonnellate di gas serra con ritmo crescente.
Sembra però che qualcosa stia cambiando: con l’approssimarsi del periodo in cui scatteranno le sanzioni per il mancato rispetto degli impegni previsti dal protocollo di Kyoto e la presentazione del rapporto Stern lo scorso ottobre, gli economisti appaiono sempre più preoccupati per il costo economico dell’inquinamento. Secondo Nicholas Stern, ex dirigente della Banca Mondiale, ignorare l’effetto serra ci costerà fino al 20% del Pil mondiale con una crisi del sistema economico pari a quella del ’29. Ridurre le emissioni, invece, non è escluso ci possa rendere più ricchi di prima: una politica rigorosa di taglio delle emissioni potrebbe spingere l’industria verso lo sviluppo e l’adozione di tecnologie più pulite, che presto diverrebbero competitive con quelle tradizionali, contenendo i costi entro l’1% del Pil annuo.
L’Unione Europea ha presentato un progetto che intende ridurre del 20% rispetto ai livelli del 1990 le emissioni di gas serra entro il 2020 aggiungendo che quel 20% dell’energia dovrebbe arrivare da fonti rinnovabili come il vento. Anche l’Italia ha riunito una Commissione per mettere a punto una strategia mirata a sviluppare l’innovazione tecnologica in direzione dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili, altrimenti il costo delle eccessive emissioni sarebbe di 12,8 miliardi di euro.
Come spesso accade i mancati provvedimenti dello Stato graveranno soprattutto sul Mezzogiorno che potrebbe risentire del collasso del settore turistico, o forse già ne risente visti i piani sull’istallazione di nuovi inceneritori. Forse, dico, la strategia della Commissione sarà quella di fare di alcune regioni discariche d’Italia.
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potrebbe essere l’idea giusta..
Direi che gli inceneritori li si va a fare al nord...(sto scherzando)
Chiunque lo deve capire che la morte sta dietro l’angolo con gli inceneritori.
Anche un veleno minimo nell’aria, alla lunga ci farebbe finire perfino i sogni..(e ci farebbe finire la vita molto prima)
Sarebbe un bel colpo far morire per esempio 10 siciliani in più al giorno (bambini con una vita avanti di 75 anni!) ..
Parlo di realizzare un totalizzatore di "giorni in meno" che darebbe il risultato di assommare tanti giorni in meno per formare 10 vite al giorno!
Per esempio se con gli inceneritori noi si vive in media 2 anni in meno l’uno, significa che:
su 4.000.000 di abitanti, si possono "scippare" ogni giorno (1/40): 100.000 giorni...
Che corrispondono a uccidere 3,65 persone al giorno
(100.000/365= 273 anni... ossia 3,65 "vite")
Tale numero porta alla media (tra bambini e 75enni) di:
7,3 persone al giorno, con un’età media di 37 anni...
Tale misfatto avverrebbe nell’assoluto silenzio, riserbo e impunità..
Ma dietro l’angolo c’è il clima micidiale estivo!!!
Calcolare in quel periodo quanta gente morrebbe all’istante con 46 gradi all’ombra + quel profumo soave di "the end"...
Respiriamo.. o meglio: facciamoci crescere le pinne da squali per morsicare i nuovi assassini!
e gli altri? vivere quasi per lo stesso tempo, ma ammalati e sofferenti. E gli ignoranti non si renderebbero nemmeno conto del perchè..
Una mossa tanto mefistofelica sarebbe uno scacco persino al nazifascismo..
(L’immondizia non inquina, o meglio inquina nella quantità giusta. C’è invece chi vuole incassare moltissimo e inquinare pochissimo.. il proprio terreno..).
Il danno per la salute è certo, l’immondizia deve tornare invece nella terra.. Non c’è una sola cosa nell’immondizia che possa esser smaltita diversamente senza creare disastri.
Mi chiedo dove siano questi cervelloni che hanno concepito tali "inceneritori"..
sp