118 giorni in cattività del ghiaccio
Continuano le interessanti iniziative dell’Ambasciata slovacca e dell’Istituto slovacco di Roma
Il Cineclub “JANO-CHIC”
invitano alla proiezione del film
118 giorni in cattività del ghiaccio (con i sottotitoli in lingua inglese)
Venerdì 25 gennaio 2008 alle ore 20,00
Rinfresco
Ingresso libero
“Non è possibile sconfiggere l’Artide, ma è possibile ambientarsi con esso e aver così la possibilità di riuscire.” Peter Valušiak Premi:
1998 – Gran Premio - Poprad (Slovacchia)
1999 – Gran Premio – Vancouver, Canada
1999 – Gran Premio – Trento, Italia
1999 – Gran Premio – Teplice nad Metujì (Rep. Ceca)
2000 – Gran Premio – Trojan – Bulgaria
2003 – Primo Premio – Categoria Film d’avventura e sport estremo – Ostrava (Rep. Ceca)
1998 – Miglior Film per le Spedizioni di esplorazione – Autrans (Francia)
1998 – Miglior Film d’Avventura – Santander (Spagna)
1999 – Miglior Film Sportivo di Montagna – Banff (Canada)
1999 – Miglior Film d’Avventura – Graz (Austria)
2000 – Miglior Film d’Avventura – Copenaghen (Danimarca)
1999 – Premio per Miglior Impresa Estrema – Toulon (Francia)
1999 – Premio del Pianeta – Toulon (Francia)
1999 – Premio per la Regia – FICTS Milano (Italia)
2000 – Premio della Critica Cinematografica Slovacca – Trenčianske Teplice (Slovacchia)
1998 – Premio dello Spettatore – Poprad (Slovacchia)
1998 – Premio della Giuria – Poprad (Slovacchia)
1998 – Premio della Società Kodak – Poprad (Slovacchia)
118 giorni in cattività del ghiaccio (118 dní v zajatí ľadu)
1998, col., 35mm, 57min.
Regia, Sceneggiatura, Montaggio: Pavol Barabas, Riprese: Ivan
Kuzilevsky, Musica: Vítazoslav Kubicka
Il Grande Chiodo – così gli eskimesi chiamano il Polo Nord. Da sempre – come una calamita potente – attirava a sé gli avventurieri coraggiosi. Dopo la sua conquista, la nuova sfida per gli esploratori è diventata la traversata dalla Russia al Canada, passando per il Polo Nord senza alcun supporto aereo – unicamente con le proprie forze. Quest’impresa è stata indicata da Reinhold Messner, come la più ardua dell’Artide, che lui-stesso non e riuscito a fare. Il quartetto degli esploratori slovacco-russo ci è riuscito, con il più noto alpinista e “estremista” Peter Valusiak conquistando in 75 giorni il luogo con gli inverni più rigidi, con la vasta popolazione di orsi polari e con i potenti rift. Ma da allora hanno dovuto combattere con l’instancabile controcorrente delle lastre di ghiaccio, con l’acqua aperta e con il tempo che cambiava drasticamente.
Pavol Barabas (13.9.1959 a Trencin, Slovacchia)
Filmografia:
2007 – La sconosciuta Antartide
2007- Le Alte Tatra – luogo selvaggio congelato nel tempo
2006 – Tepuy
2006 – Metamorfosi delle Tatra
2005 – Pururambo
2005 – Attraversando la Slovacchia
2004 – Amazzonia Vertical
2003 – Mysterium Tatra
2002 – Omo – il Viaggio nella Preistoria
2001 – Mustang
2001 – Spedizione Siberia
2001 – Szent Istvan – attraverso il mirino
2000 – Mamberamo misterioso
1999 – Oltre il confine del buio
1998 – 118 giorni in cattività del ghiaccio
1998 – Buddismo sul tetto del mondo
1998 – La loro casa è sotto Kanchendzonga
1998 – Quando la vita ti volta le spalle
1997 – 80 metri sotto la cima
1996 – Ladakh buddista
1996 – Attraverso Baltistan selvaggio
1995 – Karakoram Highway
1994 – Memento delle Tatra
1992 – Chalet delle Tatra
1989 – Caucaso Centrale
1989 – Le Alte Tatra
1988 – Cani da slavina
1988 – Pierra Menta
1988 – Gli sherpa
1987 – Salvataggio nelle Montagne
1987 – Salvataggio aereo nelle Alte Tatra
1987 – Formula francese
1986 – Gocce di sudore sulla neve
Inoltre:
1991 – Sciare – dalle basi alla perfezione
1986 – Salvataggio improvvisato nell’alpinismo
Per i suoi film ha ottenuto oltre 150 premiazioni nazionali ed internazionali.
Collabora con le varie riviste e periodici nazionali ed internazionali.
Pavol Barabas è l’autore di numerosi film di montagna e di avventura sugli uomini nelle situazioni estreme. Ha girato nelle foreste selvagge inaccessibile, nei fiumi i, sulle cime dei ghiacci, nelle grotte profonde e lontano dalla civilizzazione. Predilige le storie nelle quali l’eroe raggiunge il proprio confine delle possibilità, l’affascina ogni incontro con la cultura straniera. E’ attratto dai territori del buddismo tibetano, ma anche i popoli nascosti nelle profondità della giungla. I suoi film narrano come dovremmo comportarci verso il nostro pianeta Terra e sprigionano l’immenso amore e stima per la natura, l’imponente forza psichica e coscienza morale.
A Pavol Barabas sono stati conferiti numerosi premi per la creazione cinematografica, ma anche i riconoscimenti sociali per l’impatto delle sue opere alla coscienza civile:
2002 – Premio di Rudo Svoboda
2003 – Premio Ala di Cristallo
2005 – Premio di Tatrabanka per l’Arte
2005 – Premio di Ladislav Chudik
2006 – Premio dell’Associazione degli operatori televisivi slovacchi e del Fondo letterario
- Ci sono 0 contributi al forum. - Policy sui Forum -