1 miliardo per carri armati ed elicotteri d’attacco

Il Parlamento italiano approva, nel silenzio dei media. L’esercito italiano è sempre di più un esercito d’attacco e non di difesa.
Le commissioni Difesa e Bilancio di Camera e Senato hanno concluso – rispettivamente il 26 ottobre e 8 novembre – l’esame dei nuovi programmi di acquisizione armamenti presentati dal Ministero della Difesa esprimendo parere favorevole (contrario solo il gruppo Cinquestelle).
L’Esercito può quindi procedere con l’acquisto dei primi 50 (di 136) carri armati Centauro 2 prodotti dal consorzio Iveco (Fiat) – Oto Melara (Finmeccanica/Leonardo) al costo di 530 milioni di euro e dei primi 3 (di 48) elicotteri da attacco Mangusta 2 prodotti da Leonardo Elicotteri, ex AgustaWestland (Finmeccanica) al costo di 487 milioni.
Il finanziamento dei programmi è a carico del Ministero dello sviluppo economico, integralmente per quanto riguarda gli elicotteri e prevalentemente per i carri armati.
Fonte: Mil.€x, osservatorio sulle spese militari, un articolo di Enrico Piovesana.
Documento della Camera del 26 ottobre.
Documento del Senato dell’8 novembre.
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