Isola Pulita: Isola delle Femmine Pulita nella Legalità

Il controllo del territorio e il rispetto delle leggi

di pino ciampolillo - mercoledì 4 ottobre 2006 - 4368 letture

Saturday, September 30, 2006

Isola Pulita: Isola delle femmine Pulita nella LEGALITA’

DEMOLIRE E CONFISCARE LA LEGGE C’E’

Spronare gli amministratori a rimboccarsi le maniche, agire da buoni padri di famiglia e rammentare il programma elettorale, senza piangere addosso, per le manovre che il governo e la regione mette in atto per ridurre sempre più le uscite e diminuendo nel contempo i trasferimenti. Vogliamo parlare dell’abuso edilizio cronico, elevato a sistema? Quante costruzioni illecite sono state registrate e che dimostrano l’inerzia dell’amministrazione ingenerando così un legittimo affidamento sulla liceità dell’operato di cittadini disonesti. La legge sui suoli stabilisce che, per ottenere il diritto di edificare, modificare, demolire un immobile, il cittadino ha l’obbligo di chiedere all’autorità comunale la licenza edilizia, versare un contributo per le spese di urbanizzazione e una quota calcolata sui costi di costruzione dell’opera. Senza la licenza edilizia, il Sindaco, con ordinanza, ingiunge la demolizione della costruzione, confisca l’area occupata e la acquisisce al patrimonio del Comune. Considerato che la legge c’è, attribuisce ai Comuni le competenze nel campo dell’edilizia e offre gli strumenti atti a reprimere gli abusi, non si direbbe che nei comportamenti omissivi degli amministratori sia configurabile il reato di omissione di atti d’ufficio, che consiste nella violazione dell’obbligo giuridico di compiere un certo atto imposto dalla legge? Sulla casa gravano tante imposte inoltre la pressione fiscale è enormemente aumentata negli ultimi anni. Perché dunque il cittadino onesto deve assistere e tollerare il fenomeno generalizzato dell’abuso edilizio causato da inerti e colpevoli pubbliche istituzioni?

P. C.

Abusi edilizi finanziamenti ai comuni per demolire

Al via il Fondo per demolizioni opere abusive 50 milioni di euro per i Comuni che abbatteranno gli abusi edilizi 23/03/2006 -

Con la Circolare n. 1264 del 2 febbraio 2006, la Cassa Depositi e Prestiti ha reso noti i criteri per la ripartizione del Fondo per le demolizioni delle opere abusive. L’articolo 32, comma 12, della legge 326/2003 sul condono edilizio, prevede che la Cassa Depositi e Prestiti metta a disposizione 50 milioni di euro per la costituzione di un Fondo di rotazione a beneficio dei Comuni, per sostenere l’abbattimento delle opere costruite abusivamente. Il finanziamento è concesso ai Comuni in forma di anticipazioni, senza interessi, sui costi relativi agli interventi di demolizione delle opere abusive anche disposti dall’autorità giudiziaria e per le spese giudiziarie, tecniche e amministrative connesse. I Comuni devono restituire le anticipazioni, comprensive della relativa quota delle spese di gestione del Fondo, in un periodo massimo di cinque anni, utilizzando le somme riscosse a carico degli esecutori degli abusi. Le modalità di restituzione sono fissate da un decreto del Ministro dell’economia e delle finanze, di concerto con il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, emanato il 23 luglio 2004, che prevede un termine di 60 giorni dalla data di riscossione dei costi di demolizione. Anche se il Comune non ottiene il pagamento delle spese di demolizione da parte dei responsabili degli abusi, deve comunque restituire la somma alla Cassa ddpp entro cinque anni. La Cassa Depositi e Prestiti ha, inoltre, predisposto un Contratto di Anticipazione e il modello per la delega di pagamento.

http://isolapulita.blogspot.com/2006/09/unescursione-raffo-rosso-area-di.html


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