Vita e opere di Iolanda Crimi, siciliana

Iolanda Crimi : un libro, una storia, la Storia / di Pina La Villa. - Roma : ZeroBook, 2018 ; ristampa. - ebook: ISBN 978-88-6711-135-0. - print book: ISBN 978-88-6711-136-7
di Redazione Zerobook - giovedì 22 marzo 2018 - 9121 letture

Iolanda Crimi (1901/1985) era figlia di un puparo di Francofonte. Aveva tre nomi, Iolanda Elena Margherita, che la legavano al mondo delle gesta dei paladini e ai reali, e persino alla Jolanda figlia del Corsaro Nero di salgariana memoria. Si porterà sempre dentro questo spirito, legato al padre: libertario e guasconesco. Anche quando nel 1943 entrerà a Roma nella Resistenza antifascista, e poi nelle sue scelte di vita successive. Nel 1962 scrive "Donne siciliane nella Resistenza", la sua autobiografia. Vivrà poi a Catania e a Francofonte, figura esemplare di antifascista siciliana e di donna. Il saggio di Pina La Villa ripercorre gli anni centrali della vita di Iolanda Crimi, inseriscono la sua personale storia alla Storia di quegli anni.


Scheda autrice: Pina La Villa

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Pina La Villa

Pina La Villa è nata nel 1960 a Francofonte (SR). Lauree in Filosofia e in Storia Contemporanea, insegna nei Licei, vive a Catania dal 1998. Ha diretto la rivista Sherazade, si è occupata di pari opportunità. Per l’Istituto Gramsci Emilia-Romagna ha pubblicato una ricerca sul Sessantotto in Sicilia, che è stata edita in forma ampliata da ZeroBook nel 2016: I Sessantotto di Sicilia, in collaborazione con Sergio Failla. Ha scritto per Girodivite, école, Città di città, Città d’Utopia. Ha pubblicato per ZeroBook: Elle come leggere (2006), Segnali di fumo (2007) con una nota di Maria Attanasio, Socrate al caffé (2007). Nel 2017 ha pubblicato per Villaggio Maori edizioni, Aleksandra Kollontaj: marxismo e femminismo nella Rivoluzione russa.


Un brano tratto dal libro

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Copertina del libro: Iolanda Crimi, di Pina La Villa

"...Io sono figlia del popolo, del più minuto popolo, sono figlia di un’oscuro artista che aveva però l’anima tanto grande e mi mise in mano fin da fanciulla, libri che mi hanno insegnato il coraggio e l’azione. Lessi di una donna che aveva seguito la spedizione dei Mille Volontari che salparono da Quarto e sbarcarono a Marsala, per descriverne la storia. Era la moglie di Alberto Mario. E per scriverla certamente dovette parteciparvi e viverla con tutta l’anima sua".

Iolanda, Elena, Margherita sono i nomi che imporrà alla figlia che nasce nel giugno di quest’anno 1901.

Iolanda è la nona di dodici figli, di cui cinque morti prima che lei nascesse. Erano nati, e morti, nell’arco di tempo che va dal 1883 al 1909, in tutti i paesi toccati dalla rappresentazioni dell’opera dei pupi: Vizzini, Lentini, Grammichele, Caltagirone, Francofonte.

Il padre poeta e puparo educava i figli con le ottave ariostesche, leggeva loro le sue opere e, nella tradizione delle famiglie di pupari, si faceva aiutare da loro nell’allestimento delle rappresentazioni. Raccontava la storia della famiglia, che si identificava con la storia della nascita dell’opera dei pupi a Catania e di cui lui scriveva le memorie.

Nella divisione dei compiti della famiglia Crimi, alle donne toccava la confezione dei bellissimi vestiti per le scene, quando non stavano al botteghino. Ma Iolanda Elena Margherita amava di più "combattere i pupi", partecipare cioè attivamente alla messa in scena delle opere prestando la voce ad alcuni personaggi. Le piaceva soprattutto recarsi col padre nei paesi vicini - nonostante la disapprovazione materna - dormire la notte fuori, sul carretto insieme ai pupi, stare a guardare le stelle e veder sorgere il sole sulle campagne malariche attorno al lago di Lentini. Per il suo carattere ribelle i rapporti con la madre erano difficili e lei si attaccava sempre più al padre [...].


Il libro di Pina La Villa è stato ristampato in nuovo formato, in edizione ebook e in formato tradizionale cartaceo.



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