Mediocri armati di mediocrità

Le elezioni, per fortuna, sono terminate. Agnese di Dio lotta con noi

di Adriano Todaro - martedì 6 marzo 2018 - 4898 letture

Avete votato? Contenti dei risultati? Hanno vinto tutti, lo so. Nella regione in cui abito, la Lombardia, si presentavano, per le regionali, due di destra: Fontana della Lega contro Gori della destra. Fontana è razzista; Gori viene da Mediaset e, come sindaco di Bergamo, ha comminato multe ai senza tetto, anche se disabili in carrozzella. I lombardi hanno votato per l’originale.

Il Democristiano con i Nei ha avuto ancora una volta una scoppola mica da ridere e, quindi, non si dimette e, più, farà il senatore, proprio quello che lui voleva abolire. A Bologna il popolo di sinistra, o meglio, dell’ex sinistra ha votato uno di sinistra: Casini! Non è stupefacente? Non voglio però parlarvi di queste meschinerie. Voglio volare alto, trascendentale e se qualche settimana fa vi avevo raccontato di Achiropita, oggi vi parlo di Agnese di Dio.

No. Il film con Anne Bancroft e Jane Fonda, diretto da Norman Jewison non c’entra nulla anche se in questa vicenda, vecchia di qualche settimana ma molto attuale dopo i risultati elettorali, c’è un misterioso, come nel film, intrigo di legami familiari. Cominciamo dall’inizio, dai personaggi perché conoscere i personaggi, è indispensabile. Il primo personaggio, che è una donna, è appunto Agnese. Persona di grande spessore e principi saldi, Agnese Landini in Renzi ha le idee molto chiare e non transige facilmente. Pensate che quando, per sbaglio, (sottolineo per sbaglio!) imboccò una corsia preferenziale guidando la macchina privata del marito, con il tagliando del permesso del comune di Firenze stette proprio male per le critiche che le arrivarono. E anche quando il marito era presidente del Consiglio e, grazie alla Buona scuola, finì di fare la precaria e fu assunta a tempo indeterminato in un istituto vicino a casa, arrivarono le critiche e lei stette molto male.

Non parliamo dell’utilizzo dell’aereo di Stato. Cattolica tutta di un pezzo, non poteva tollerare favoritismi e così il loquace marito ebbe modo di dichiarare e scrivere sul suo famoso libro: “Per esempio, non mi perdona il fatto di aver preso l’aereo di Stato per andare a sciare ad Aosta, dove trascorro il primo capodanno da premier. Tutto perfettamente legittimo, anzi previsto dal protocollo di sicurezza”. La nostra Agnese di Dio era talmente incazzata con Matteuccio suo che gli aveva intimato l’aut aut: “O a sciare andiamo in macchina, oppure te le fai da solo le vacanze: perché io non voglio dover sopportare polemiche assurde per colpa tua”.

Ben detto. Nessun favoritismo solo perché è la moglie del presidente. Oggi non è più moglie del presidente del Consiglio, ma solo la moglie del segretario pro-tempore del Pd. Quindi niente favoritismi che lei è una scout cattolica, mica cazzi!

Infatti, il sindaco di Firenze, Dario Nardella, gli ha dato un super pass per l’auto. Super perché può scorrazzare e accedere alle aeree Ztl e Zcs, parcheggiare gratuitamente sulle strisce blu e su quelle dei residenti, possibilità di accedere su tutte le corsie preferenziali e nelle zone pedonali. Proprio un bel pass anche perché scade nel 2021. E, soprattutto, è super perché pur non essendo residente a Firenze, ma a Pontassieve, potrà andare dove vuole a Firenze anche nelle zone dove i residenti della città non possono andare. E senza pagare multe. Insomma, una cuccagna che i fiorentini se la sognano.

Dopo la denuncia da parte di due esponenti di Fratelli d’Italia, il sindaco Nardella non ha voluto rispondere ai cronisti. Posizione molto coerente con i principi cattolici ma le agenzie di stampa mandano in rete un comunicato del comune che così si esprime: “Le misure di protezione personale, in cui rientra anche la concessione dei permessi di circolazione speciale, come quella dell’ex premier e attuale segretario del Pd, vengono comunicate dalla prefettura al sindaco; il sindaco non interviene personalmente, ma è la sua segreteria, sulla base di quanto comunicato dalla prefettura ad attivare gli uffici. Dopodiché, il permesso lo rilascia la Sas, società dei servizi alla strada e non il Comune”.

Allora, colpa della prefettura? Manco per sogno. La prefettura smentisce nettamente. E’ una fake news. E, allora, chi è stato? E’ stato Nardella che da buon cattolico ha detto una bugia pur di favorire la moglie del suo capo. E così ha concesso un bel pass, sino al 2021 alla signora Agnese Landini, casualmente moglie del segretario pro-tempore Pd.

Forse, però, è tutto molto semplice. Il pass è stato concesso dalla Provvidenza tramite lo Spirito santo. Agnese si è battuta come una leonessa scout: quel pass non lo voleva assolutamente, poi si è adeguata come si è adeguata a diventare professoressa a tempo indeterminato. Sotto casa. Così non usa l’auto.

Tutto sommato una vicenda mediocre come sono mediocri i protagonisti di questa storia. Mediocri armati di mediocrità democristiana.


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