Dalla parte del torto

Un ministro che preferisce Iva Zanicchi e ha firmato una legge sulle intercettazioni che c’invidia anche l’Uzbekistan (e la sciura Maria)

di Adriano Todaro - mercoledì 10 gennaio 2018 - 4694 letture

Scusate se ritorno sul problema delle intercettazioni perché questo decreto-legge è stato proprio un bel regalo natalizio. Ieri in ascensore, con me, è salita anche la sciura Maria, quella che abita all’ottavo. Aveva un viso raggiante, sorrideva da tutti i pori e le rughe, mentre sorrideva, invece di segnare il viso ancora di più, si distendevano. E così, per non farmi vedere sempre musone e incazzato, ho chiesto con gentilezza: “Sciura Maria la me sembra bela cuntenta, eh?”.

Eh sì. U sentì in televisiun che con ’sto decret, la mia privaci l’è salva. Minga capit ben, mi. Cusa l’è questa privaci? Boh!”. (Ho sentito in tv che con questo decreto la mia privaci è salva. Non ho capito bene. Cosa è questa privaci. Boh!)

La se preoccupa no, sciura. Ghe pensa l’Orlando”. (Non si preoccupi. Ci pensa l’Orlando).

Il trumbé?”. (L’idraulico?).

No l’idraulico, cosa ha capito? L’Orlando, il ministro”.

La Maria mi ha guardato come si guarda un lunedì mattina d’inverno. Intanto, ero arrivato al mio piano e sono sceso. In realtà, a casa, ho cominciato a pensare a questo decreto che, a quanto sembra, è un decreto che c’invida il mondo intero. Sia il Bhutan, sia l’Uzbekistan si sono prenotati, per fare uno stage a Roma. Tutor d’eccezione il ministro Andrea Orlando che essendo stato un turco giovane, sa le lingue.

La nuova legge è un capolavoro con punte che neppure uno come il Vecchietto Rincoglionito ci era arrivato. Approfittando del fatto che mia moglie non era a casa e nessuno mi rompeva i cabbasìsi, meditavo su questo decreto e dovevo convenire che grazie a questo sinistro uomo del Pd, la democrazia si è ampliata. E mi sono venuti in mente anche una serie di personaggi che voglio citarvi. Dunque, fate attenzione e prendete nota di questi nomi: Gilberto Caldarozzi, Pietro Troiani, Giovanni Luiperi, Filippo Ferri, Fabio Ciccimarra, Spartaco Mortola.

Chi sono? Sono tutti poliziotti condannati definitivamente per i fatti del G8 nella Genova del 2001. Erano stati condannati per falso o per aver creato false prove durante la mattanza del G8. Alla fine la Giustizia che è bendata, trionfa e siccome ci vede poco, sono stati tutti promossi ad alti incarichi.

Non è meraviglioso? Il decreto Orlando prevede – se ho capito bene – che la selezione delle intercettazioni e registrazioni per corrotti e corruttori non sarà più appannaggio del Pm ma della polizia giudiziaria che farà una prima scrematura delle intercettazioni ma solo quelle, a loro parere, ritenute rilevanti. Ohibò! Questo sì che è un bel colpo. I Trojan (che non è una brutta parola, ma è lo strumento per captare telefonate e altro) si potranno ancora usare ma solo per reati di mafia e terrorismo, non per la corruzione.

Ricapitoliamo: poniamo il caso che all’ascolto di un’intercettazione ci sia un Mortola qualunque, un Caldarozzi, un Ferri, un Troiani, oppure Luiperi o Ciccimarra. Cioè questi, condannati definitivamente per falso, decidono quali sono i fatti rilevanti e quali no. Sì lo so quello che pensate. Che questi sono ad alti livelli, mica stanno ad ascoltare le registrazioni. Ma formuliamo solo un’ipotesi. Secondo voi cosa ne faranno della telefonata della sciura Maria mentre inveisce, per telefono, nei confronti della nuora? Ne volete uno di “bassa forza”? Che ne dite del maresciallo Giovanni Bocchino condannato, pochi giorni fa, perché passava notizie alla ‘ndrangheta piemontese? Condannato ma restato nella Benemerita. D’altronde il motto non è forse “Usi obbedir tacendo e tacendo morir”? E lui nell’Arma c’è restato e ha obbedito.

Come dicevamo, il decreto legge porta la firma di un ministro della Giustizia che si chiama Andrea Orlando. Uno che è stato sempre all’opposizione, sempre contro il potere, qualunque esso sia. Pensate che nella direzione nazionale dei Ds, l’ha portato uno come Fassino (e ho detto tutto). Poi Walter l’Africano lo nomina portavoce del Pd e la stessa cosa la fa Franceschini. Il Pier Luigi di Bettola, per non sembrare tirchio, lo nomina presidente del Forum Giustizia e Letta lo nomina ministro. Sempre contro il potere, anche quello di Renzi che, infatti, lo nomina ministro anch’egli. Poi è la volta di Gentiloni che, grigiamente, lo conferma.

Mi ricordo una sua intervista a “Un Giorno da pecora” su Radio 1 dove, diciamo così, si mette a nudo. Pensate che è diventato di sinistra (non dice comunista, dice di sinistra) “leggendo a 12 anni, Metello, di Pratolini”. Se invece di Metello gli capitava per le mani Le Ore cosa avrebbe fatto? Le pippe? Sarebbe diventato un ministro cieco? Ed è talmente di sinistra che conosce, pensate un po’, anche “Bandiera rossa” e, sprezzante del pericolo, ha il coraggio di cantarla. E, restando in campo musicale, fa sapere al mondo intero che per lui, la più grande cantante italiana è Iva Zanicchi.

Beh, cosa dire? Anche i ministri ex giovani turchi hanno un cuore zingaresco e, forse, quando l’Iva cantava “Un uomo senza tempo”, pensava ad Andrea, ministro per tutti i tempi . Un ministro sempre dalla parte del torto. Come direbbe la sua collega Fedeli, “il più migliore” di tutti.


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