Bankruptcy

Vicenda Visco difficile da capire? Ve la spiego io

di Adriano Todaro - mercoledì 25 ottobre 2017 - 5113 letture

C’è una lettura, nei giornali, molto affascinante che, contemporaneamente ci attrae e ci respinge. Ci attrae perché vorremmo capirne di più; ci respinge perché quando leggiamo, non ci capiamo un belìno di niente. Ci riferiamo alle cronache economiche dei quotidiani pieni di termini inglesi, di nomi di personaggi che nelle nostre frequentazioni, fatte di operai, pensionati della bocciofila, ragionieri della scala C eccetera, non vedremo mai. Eppure è un mondo interessante non fosse altro perché frequentato da personcine a modo, tutte dedite al benessere nostro e dei piccoli risparmiatori in genere. Eppoi si fa sempre una bella figura parlare in inglese o, meglio, tentare di parlare. Ieri, ad esempio, mi sono rivolto a mia moglie Ninetta e gli ho chiesto con nonchalance: “Ninetta com’è questo mese il nostro profit and loss account?”. Ninetta ha subito risposto: “Ma ‘cazzo parli? Parla come mangi”. Siccome mangio italiano, ho tradotto in simultanea: “Voglio solo sapere il nostro conto profitti e perdite”. Ninetta mi ha guardato in tralice e poi è sbottata: “Ma come fai a essere così spiritoso visto che sai benissimo che nel nostro conto ci sono solo perdite e non profitti?”. E, scuotendo la testa, è sparita in un’altra stanza.

Sì, è vero, fra noi non c’è molta comunicazione, soprattutto economica. Eppure il mondo economico che per me è arcaico, lontano, incapibile, indubbiamente mi attrae. Guardate le recenti vicende sulla mancata vigilanza della Banca d’Italia su alcune banche e l’intenzione del bulletto di Rignano di far fuori il governatore Ignazio Visco che si è permesso di multare due volte il Babbo di Elenuccia. E’ una storia avvincente, piena di colpi di scena (c’è anche un misterioso “suicidio”), di personaggi senza volto (i giornali scrivono che Ubi ha comprato tre o quattro banchette. Chi sarà mai questo signor Ubi?). Poi che Palazzo Koch ha archiviato un procedimento sanzionatorio a carico di Ubi e via così. Una meraviglia di chiarezza. E mentre mi arrovello per capirci qualcosa ecco che spuntano le “operazioni baciate” che potremmo tradurre nell’inglese maccheronico che conosciamo come “kissed operations”. Ora, non ho capito bene chi baciava chi ma il termine era stato usato nei confronti di Gianni Zonin della Popolare di Vicenza. Zonin sarà anche un bell’uomo ma chi sente il desiderio di baciarlo dopo che si è scolato un bicchiere del suo vino? Boh! Comunque sia, mentre il signor Palazzo Koch fa ispezioni sulla banca di Zonin, allo stesso gli vende – fra un bacetto e l’altro – per 9 milioni di euro, un suo palazzo a Vicenza. E c’è un altro bacio: il signor Bankitalia ha venduto al signor Ubi, che era vigilato, tre delle quattro banchette salvate nel 2015 (Marche, Etruria, Carichieti) e subito dopo ha archiviato un procedimento sanzionatorio a carico del signor Ubi. E poi dicono che l’economia è difficile!

Per fortuna c’è Elenuccia nostra. La Madonna dei Boschi Fioriti in questa vicenda ne esce pulita e candida più di pria. Un Giglio, appunto. Il suo comportamento per salvare la banca del Babbo è stato esemplare. Oggi è attaccata da molti ma vogliamo dire le cose come stanno, con un po’ di onestà giornalistica? E allora, forza, diciamo le cose come stanno: intanto quando il Consiglio dei ministri ha discusso di Etruria, lei si è alzata, e con grande senso civico, ha abbandonato la sala. Quando a causa del salvataggio, è attaccata da più parti, lei tuona con la schiena dritta: “Si dimostri che ho favorito mio padre o che son venuta meno ai miei doveri istituzionali e sarò la prima a lasciare l’incarico”. In realtà l’ha dimostrato Ferruccio de Bortoli ma lei, per fortuna nostra, di Babbo e di Etruria non ha lasciato l’incarico. Il giochetto della mancata vigilanza del signor Bankitalia è costato agli italiani più di 60 miliardi di euro.

Eppure tutti allineati e coperti. Elenuccia, ad esempio, dell’attacco del gradasso fiorentino a Visco non ha informato né il grigio e moscio Gentiloni e neppure il Muto di Palermo, facendo fare loro una figura barbina. Eppure mercoledì 18 ottobre, la Madonna dei Boschi Fioriti è stata invitata a pranzo dal Muto. Erano in tre seduti attorno ad un tavolo a magnare: lei, Mattarella e Gentiloni. I comunicati chiariscono che non hanno parlato di banche. E di cosa hanno parlato, di grazia? Del tempo, delle mezze stagioni che non esistono più, dell’ultima trasmissione di Cracco in Tv? Il giorno dopo, l’agenzia Ansa, alle 17,14, lancia la nota con la quale “fonti di Palazzo Chigi” rilevano come la sottosegretaria Boschi goda della “piena fiducia” di Gentiloni. Non convenite con me che un palazzo che parla, attraverso le fonti, ha qualcosa di magico, di surreale?

Mi rendo conto di non essere stato chiaro perché io di economia non ci capisco ‘na mazza. Comunque sia, di una cosa sono sicuro: in questa vicenda saremo noi a prend… Anzi, per restare in carattere su quanto scritto sopra, lo illustro con una frase in inglese che così è più fine: “Anyway, whoever takes in the ass are always us”. Chiaro, ora? Beh traducete voi la frase perché non è che posso fare tutto io. A proposito. Vi do un aiutino. Il titolo di questo pezzo significa “fallimento” oppure, se preferite, “bancarotta”. Che poi è la stessa cosa.


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