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Assassinio della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia

Spira decisamente un’aria molto pesante in Europa. Lo vogliamo capire?

di Emanuele G. - martedì 17 ottobre 2017 - 5555 letture

Lunedì 16 ottobre è stata uccisa a Malta la giornalista del Times of Malta e blogger Daphne Caruana Galizia. E’ saltata assieme alla sua auto - una Peugeot 108 - nei pressi di Bidnija, nella parte centro-settentrionale di Malta dove abitava. La macchina, visto la dinamica del fatto criminoso, era stata in precendenza oggetto di infrazione da parte degli assassini che vi avevano collocato una forte carica esplosiva.

Il terribile fatto di sangue ha precipitato l’arcipelago maltese in un’atmosfera piuttosto tesa e drammatica. Non per nulla il Presidente maltese Marie-Louise Coleiro Preca ha invitato alla calma con un comunicato stampa rilasciato nel corso del pomeriggio. Anzi, si precisa che bisogna misurare le proprie parole ed esprimere un forte senso di solidarietà nazionale.

Perché la collega Daphne Caruana Galizia è stata uccisa? Lei è stata una degli ingranaggi giornalistici di un’inchiesta svolta a livello mondiale a seguito della scoperta a Panama dei c.d. "Panama Papers". Ossia di estesi elenchi dove venivano rivelati i nomi di importanti figure del panorama internazionale che avevano scelto Panama in quanto paradiso fiscale.

Ricordo che la società che si occupava di tali operazioni riguardanti l’evasione fiscale era la Mossack Fonseca. Operazioni rivelate da una gola profonda che è rimasta sconosciuta. Si faceva chiamare "John Doe". Nel 2015 aveva consegnato al giornalista tedesco Bastian Obermayer del quotidiano Süddeutsche Zeitung tutta una serie di documenti da cui emergeva la vastità delle succitate operazioni di evasione fiscale.

Il giornale tedesco allora coordinò un numero considerevole di giornalisti sparsi in tutto il mondo. Fra cui la giornalista maltese Daphne Caruana Galizia. Lei investigò il lato maltese dell’ "affair". Rivelò, ad esempio, che la moglie dell’attuale Premier maltese Joseph Muscat era implicata nei "Panama Papers". Di recente la coraggiosa giornalista maltese aveva espresso dei dubbi persino sulla figura stessa del Premier. Ancora. Grazie alle sue qualità di investigatrice attenta e precisa rivelò i nomi degli italiani che avevano scelto la favorevole legislazione maltese per occultare i propri guadagni. Qualche giorno fa aveva pubblicato un post in cui affermava senza peli sulla lingua che a Malta i corrotti erano ovunque. E molto altro ancora aveva scoperto.

Dal quadro, sinteticamente riportato sopra, emerge in maniera chiara e inquietante il perché la collega maltese è stata uccisa in una maniera così proditoria e violenta. Aveva essenzialmente scoperto alcuni fili sensibili dell’establishment maltese e i suoi collegamenti internazionali.

Particolare che deve indurci alla più viva inquietudine. Quindici giorni fa aveva presentato un esposto-denuncia ufficiale in quanto aveva ricevuto delle minacce di morte. Come mai nessuna fra le autorità di sicurezza maltesi ha predisposto un servizio di tutela nei confronti della blogger Daphne Caruana Galizia? Tutti noi vorremmo sapere il perchè.

Quanti altri giornalisti dovranno morire uccisi solo perché hanno testimoniato con il sacrificio supremo della loro vita il senso di profonda abnegazione e impegno costante per adempiere alla difficilissima missione di essere un buon giornalista?

L’efferato delitto avvenuto a Malta - mi si permetta di aprire una brevissima riflessione finale - è l’ennesimo tassello di una "via crucis" che sta affligendo il vecchio continente da tempo. Non passa, infatti, giorno che assistiamo a inquietanti scricchiolii che mettono in serio pericolo il disegno di un’Europa unita ed esempio positivo per tutto il resto del mondo.

Stiamo dando, al contrario, un pessimo spettacolo di noi stessi e gridiamolo a piena voce che c’è UN’ARIA DECISAMENTE PESANTE CHE ALEGGIA SULL’EUROPA. Spinte secessioniste, elezioni che spostano l’asse verso una destra impresentabile, nazionalismi esasperati, razzismo, povertà, esclusione, abbattimento dei diritti... C’è da essere preoccupati e non poco. Vogliamo finalmente riprendere in mano noi tutti europei le redini del nostro presente e del nostro futuro?

Se no i demoni di un passato terribile che avevamo creduto sepolti per sempre nel passato rischiano sul serio di riapparire. Quanto successo in Austria e Catalogna/Spagna costituisce un maleodorante rigurgito del passato. La seconda guerra mondiale fu anticipata proprio in quei due paesi. O lo abbiamo dimenticato?

- Photo credits:

La foto di copertina è presa dal sito http://cdn.maltatoday.com.mt


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