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Rubrica : {EMERGENCY}

Kabul, esplosione vicino al Ministero degli Affari Esteri

Il lunedì 27 marzo 2023 di Emergency

È di 12 feriti e 2 morti all’arrivo il bilancio, ancora in divenire, delle vittime ricevute al Centro chirurgico per vittime di guerra di EMERGENCY a Kabul a seguito dell’esplosione avvenuta alle ore 13 afgane nel distretto 2 della capitale, fuori da un centro commerciale nei pressi del Ministero degli Affari Esteri, molto vicino all’ospedale dell’associazione. Si tratta della seconda mass casualty[1] gestita nel 2023 dall’ospedale di EMERGENCY nella capitale. Sono 29 quelle registrate nel 2022.

“Fino ad ora abbiamo ricevuto 12 pazienti in ospedale e 2 persone purtroppo decedute all’arrivo, ma le attività sono ancora in corso – spiega Stefano Sozza, direttore programma di EMERGENCY in Afghanistan. – Tra i feriti, tutti uomini, anche un bambino. Si tratta della seconda mass casualty del 2023 gestita nel nostro centro, entrambe sono avvenute a poca distanza dal nostro ospedale. Ancora una volta ricordiamo come nonostante la guerra si sia conclusa, non sono scomparse le vittime”.

Dopo agosto 2021 sono continuati gli attentati nella capitale. Secondo UNAMA nel periodo compreso tra metà agosto 2021 e metà giugno 2022 sono state 2.106[2] le vittime civili (700 morti, 1.406 feriti) di attacchi riconducili a gruppi armati. EMERGENCY durante il 2022 ha gestito nel suo Centro chirurgico per vittime di guerra di Kabul 29 mass casualty per un totale di oltre 380 pazienti.

Durante il 2022 EMERGENCY ha trattato nel suo ospedale di Kabul più di 13.700 pazienti, per un totale di oltre 2.700 ammissioni e oltre 5.000 operazioni chirurgiche. Queste ultime hanno riguardato per il 99% ferite da arma da fuoco, arma da taglio, da esplosione.

1 Procedure di interventi di urgenza straordinaria in seguito ad esplosioni e attentati.

2 I dati raccolti da EMERGENCY possono essere letti insieme a quelli di UNAMA. La raccolta dei dati avviene secondo criteri diversi: UNAMA applica la definizione di ‘civile’ stabilita dal diritto umanitario internazionale, cioè le persone che non partecipano o che hanno smesso di partecipare alle azioni di ostilità; EMERGENCY, in un elenco che inizia nel 2001, include tutti i pazienti vittime di guerra arrivati nei propri ospedali, nel rispetto dei principi di neutralità, imparzialità e umanità. Le tendenze rilevate, però, sono significative e comuni.

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Rubrica : {Eventi in giro}

Lentini Sr - Riunione del Consiglio Comunale giovedì 30 marzo 2023

Il lunedì 27 marzo 2023 di Giuseppe Castiglia

1. COMUNICAZIONI ART69 DEL REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL C.C.

2. LETTURA E APPROVAZIONE VERBALI DELLE SEDUTE PRECEDENTI.

3. APPROVAZIONE, Al SENSI DELL’ART.11 BIS DEL D.LGS 118/2011, BILANCIO CONSOLIDATO PER L’ESERCIZIO 2016.

4. APPROVAZIONE, Al SENSI DELL’ART. ll BIS DEL D.LGS 118/2011, BILANCIO CONSOLIDATO PER L’ESERCIZIO 2017.

5. APPROVAZIONE, Al SENSI DELL’ART.11 BIS DEL D.LGS 118/2011, BILANCIO CONSOLIDATO PER L’ESERCIZIO 2018.

6. APPROVAZIONE, Al SENSI DELL’ART.11 BIS DEL D.LGS 118/2011, BILANCIO CONSOLIDATO PER L’ESERCIZIO 2019.

7. APPROVAZIONE, Al SENSI DELL’ARTiI BIS DEL D.LGS 118/2011, BILANCIO CONSOLIDATO PER L’ESERCIZIO 2020.

8. APPROVAZIONE, Al SENSI DELL’ART.11 BIS DEL D.LGS 118/2011, BILANCIO CONSOLIDATO PER L’ESERCIZIO 2021.

9. APPROVAZIONE SCHEMA DI CONVENZIONE AREA "SIRU AUGUSTA E SISTEMI LOCALI DEL LAVORO", Al SENSI DELL’ARTICOLO 30 DEL DECRETO LEGISLATIVO N. 267 DEL 2000.

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Rubrica : {:.: Città invisibili}

Il raduno delle Cinquecento a Lentini

Il lunedì 27 marzo 2023 di Sergej

Domenica 26 marzo 2023 raduno delle Cinquecento a piazza Umberto a Lentini. Coloratissime, allegre, provenienti da tutta la provincia e oltre... organizzata dal club Fiat Cinquecento di Siracusa, ha permesso a famiglie e nostalgici di poter passare una mattinata diversa. Con gli occhi della nostalgia nei confronti di una piccola-grande macchina che ha fatto la storia d’Italia. Ed è sempre davvero sconvolgente vedere questi minuscoli abitacoli, a confronto con gli enormi apparati automobilistici di oggi: come facevamo a entrarci in 4 o anche in 6 o sette dentro queste minuscole Cinquecento, mentre oggi troneggiamo solitari dentro transatlantici superaccessoriati - gli ultimi residui dell’arrogante e opulento Occidente. La Cinquecento proviene da un mondo più povero, la prima motorizzazione di massa italiana, che le famiglie povere che avevano superato la Guerra e la Ricostruzione, potevano cominciare a permettersi. La Cinquecento è l’anima del boom degli anni Sessanta, diventa la prima macchina dei ragazzi appena patentati negli anni Settanta. Per quelle generazioni è un ricordo indelebile, associato alla propria giovinezza ma anche a un mondo che stava costruendosi un futuro migliore di quello che si era lasciato alle spalle. Il mito Cinquecento viaggia attraverso il rumore inconfondibile del suo motore, gli stili di guida (la "doppietta"), gli usi spesso inediti e non ortodossi: Turi racconta di come con suo padre, una volta sfondata per usura il fondo poggia-piedi, l’avessero riparata con un dammuso: una rete metallica ricoperta di cemento che faceva da pavimentazione al posto di quella vecchia danneggiata. Gianni ricorda di come la sua prima Cinquecento l’avesse tutta imbottita all’interno, mettendoci dentro anche un riproduttore di cassette e poderose casse che facevano tremare l’asfalto al suo passaggio... E chi al corteo del partito metteva le bandiere rosse e partiva alla testa del corteo, con il megafono attaccato all’impianto elettrico (rudimentale) della propria Cinquecento. Tanti i ricordi, in questa giornata di inizio primavera, sulla piazza storica, centrale di Lentini. E tanti visi contenti, sereni, che per qualche ora possono godersi i colori delle carrozzerie e tornare con la memoria alla propria giovinezza, il ricordo dei genitori, le storie personali e collettive che si intrecciano, una vita fa trascorsa.

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Rubrica : {Teatro}

Persone: Sarah Bernardt

Il domenica 26 marzo 2023 di Redazione

100 anni fa l’addio alla "divina" Sarah Bernhardt, star mondiale prima di Madonna e Lady Gaga

I giornali [francesi] ricordano oggi [26 marzo 2023] i cento anni dalla morte di Sarah Bernhardt, un’attrice che fece conoscere il teatro francese in tutto il mondo, che creò tendenze, un mito vivente, una voce d’oro secondo Victor Hugo. “La prima star mondiale” assicura Pierre-André Hélène, storico citato da Le Figaro. “Per immaginarcela bisogna pensare a una somma tra Madonna, Lady Gaga, Rihanna, Beyoncé e Michael Jackson. E senza l’aiuto dei media, o di internet”.

Tra Comédie-Française e Odéon trionfò con le opere di Victor Hugo e con classici come la Fedra di Racine, poi lasciò il teatro ufficiale, creò la propria compagnia, fece tournée all’estero, diventò famosa a New York e anche in Australia. A fine carriera si cimentò col cinema muto recitando anche in due film autobiografici. Direttrice di teatri, le venne conferita la Legione d’Onore, e dopo l’amputazione di una gamba, a settant’anni, continuò a recitare da seduta. Ispirò l’attrice descritta da Marcel Proust in Alla ricerca del tempo perduto.

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Sarah Bernardt - Foto LaPresse

Ricorda Le Figaro che durante il primo tour americano (1880), era “spesso accolta dalla Marsigliese”, che a New York gli uomini gettavano “i loro cappotti sulla strada perché venissero calpestati dall’attrice”, e che passava ore ed ore ad autografare i polsini delle loro camicie.

"Ci sono cinque tipi di attrici: cattive, passabili, buone, fantastiche, e poi c’è Sarah Bernhardt" affermò lo scrittore Mark Twain. “Era il mito mondiale del teatro”, spiega ancora Pierre-André Hélène su Le Figaro. Non importava se il pubblico all’estero non capiva il francese, la sua presenza vinceva su tutto e le sue scene tragiche erano le più attese. "La gente veniva per vederla morire".

Dopo una relazione con un nobile belga, ebbe diversi amanti, tra cui artisti come Gustave Doré, professò pubblicamente la sua bisessualità, ebbe un intenso rapporto anche con Gabriele D’Annunzio.

Fonte: RaiNews.


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Rubrica : {Flash}

Torna l’ora legale: orologi avanti di un’ora nella notte tra sabato e domenica 25-26 marzo 2023

Il sabato 25 marzo 2023 di Redazione

È il rito del passaggio della primavera, quello per cui mentre l’era tecnologica sopprime riti e passaggi del vecchio mondo automatizzando la sincronizzazione degli orologi, il vecchio mondo analogico si ribella per cui uomini e donne passano volutamente dagli orologi appesi al muro, sparsi sui comodini o sulle scrivanie, e nei punti più impensati spesso delle case, per adempiere al rito: mettere in AVANTI di un’ora l’orologio, in modo che le lancette o i numeri luminosi del quadrante "si adeguino". E qui un altro punto di tutta la faccenda. "Adeguarsi", cioè aderire al rito collettivo - religioso e sociale. Ma anche, dimostrare la propria appartenenza collettiva, sentirsi parte del tutto; e sottomettersi, dimostrare di essere un buon soldato della Nazione. Perché poi il rito, come gran parte dei nostri riti attuali, è ben recente e soprattutto ben artificiale, artefatto. E deriva (come Internet in altra epoca, la civiltà del petrolio che sembra ci siamo lasciati alle spalle e tante altre cose) da esigenza belliche: la Prima guerra mondiale, l’autarchia di guerra e l’esigenza di risparmiare risorse e ottimizzare la produzione per lo "sforzo bellico". Cosa a cui i lavoratori di tutta Europa si ribellarono finita la guerra e smesse le necessità imposte, ma tutto inutile perché poi quando una cosa fa comodo a chi comanda entra a far parte delle cose che non si toccano più, e avere sottomesso anche il tempo libero delle persone alle esigenza della produzione evidentemente sembrò una cosa anche simbolicamente bella da parte di chi la guerra aveva vinto. Da qualche decennio, finita anche la seconda e poi la terza guerra (quella detta "fredda") qualcuno aveva ipotizzato, impavido e "rivoluzionario", che questo balletto degli orologi era una boiata pazzesca, ma non se n’è fatto nulla, perché poi nel frattempo c’è sempre una emergenza o una nuova guerra da dover combattere. Ma come diceva uno dei personaggi di Vonnegut jr: "così va il mondo".

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L’Italia risparmierà circa 220 milioni di euro

Torna l’ora legale: orologi avanti di un’ora nella notte tra sabato e domenica

Vantaggi e benefici di godere della luce del sole più a lungo. Il 29 ottobre sarà ripristinata l’ora solare

Un’ora di sonno in meno e un’ora di luce in più. La notte tra il 25 e il 26 marzo si torna all’ora legale. Alle due del mattino di domenica occorrerà “spostare le lancette degli orologi” che dovranno essere regolati un’ora avanti. Un rito ormai quasi simbolico visto che la maggior parte dei dispositivi si aggiornano automaticamente. L’ora legale terminerà il 29 ottobre, con il ritorno all’ora solare.

Nonostante qualche sbadiglio in più, già domani si potrà godere della luce del sole più a lungo secondo la regola che seguono quasi tutti i paesi industrializzati: nell’emisfero boreale il regime di ora legale inizia l’ultima domenica di marzo, mentre nell’emisfero sud (australe) la stessa data ne sancisce il termine. Dalla scelta dei paesi industrializzati si discosta il Giappone che segue, nell’alternarsi delle stagioni, sempre e comunque l’ora solare, mentre sono disinteressati all’adozione dell’ora legale la maggior parte dei paesi dell’Africa e dell’Asia.

Il dibattito sulla possibilità di mantenere l’ora legale tutto l’anno, sia per sfruttare ulteriormente i benefici sia per attenuare gli effetti negativi del cambio d’ora, è attivo da anni.

Già nel 2018 il Parlamento Europeo ha votato una direttiva per esonerare gli Stati dall’obbligo di cambio di orario: starebbe ora ai singoli Paesi decidere se rimanere tutto l’anno con l’ora legale o mantenere il regime dell’alternanza, ma nessuno ancora ha adottato provvedimenti in tal senso.

L’accentuarsi della crisi energetica ed economica ha però ampliato notevolmente il fronte dei favorevoli. Tanto che numerose petizioni riscuotono sempre più successo.

Oltre due terzi degli imprenditori (67 per cento) sarebbe favorevole a lasciare l’ora legale tutto l’anno, secondo quanto emerge da una ricerca dell’organizzazione datoriale Unsic - con quasi quattromila sedi in tutta Italia - condotta tra i propri associati.

"Mantenere l’ora legale tutto l’anno determinerebbe un doppio beneficio: da una parte eviterebbe il cambio d’ora due volte l’anno, che studi scientifici correlano a problemi di salute, per quanto modesti; parallelamente permetterebbe di risparmiare sui consumi energetici, con ricadute benefiche su tutto l’ambiente - sottolinea Domenico Mamone, presidente dell’Unsic - Un altro fattore positivo, che evidenziano i nostri associati, riguarda la spinta al turismo, realtà economica sempre più strategica in tutte le regioni italiane. A ciò aggiungerei un quarto elemento, importante in questa fase postpandemica: la possibilità di accrescere le occasioni relazionali, un’esigenza avvertita soprattutto dai più giovani, che hanno patito in modo drammatico le restrizioni del lungo periodo pandemico".

I vantaggi economici e ambientali

Secondo Terna, la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale, dal 2004 al 2022 il nostro Paese ha risparmiato circa 2 miliardi di euro e 10,9 miliardi di kWh di elettricità. Nei sette mesi in cui sarà in vigore l’ora legale l’Italia risparmierà circa 220 milioni di euro, grazie a un minor consumo di energia elettrica pari a circa 410 milioni di kWh che genererà, inoltre, un rilevante beneficio ambientale, quantificabile nella riduzione di circa 200 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera.

I consigli per dormire meglio

L’American Academy of Sleep Medicine consiglia di dormire almeno sette ore a notte, prima e dopo il cambio di orario, per gestire al meglio la transizione. Poi, occorre aggiustare gradualmente l’ora del riposo e quella del risveglio, spostandole di 15-20 minuti prima ogni notte a partire da poche notti prima del cambio orario. Altri suggerimenti sono quello di regolare i tempi delle routine quotidiane che sono "indicatori di tempo" per il corpo, come i pasti, e andare a letto all’orario consueto la sera del cambio di orario. Infine, è consigliato uscire all’aperto per prendere la luce del sole del primo mattino la settimana dopo l’ingresso dell’ora legale, poiché la luce intensa aiuterà a impostare l’orologio interno sulla nuova ora.

Storia dell’ora legale

Alla base dell’introduzione dell’ora legale c’è sempre stato il “risparmo energetico”. La pensava così Benjamin Franklin (1706-1790), ma nessuno gli prestò particolare attenzione in un’epoca in cui l’industrializzazione era ancora agli albori.

Andò meglio al britannico William Willet: nel 1916 la Camera dei Comuni diede il via libera all’ora legale che si chiamava British Summer Time.

In Italia l’ora legale fu adottata per la prima volta nel 1916 e rimase in uso fino al 1920. Da allora fu abolita e ripristinata diverse volte tra il 1940 e il 1948 a causa della Seconda guerra mondiale.

Dal 1966 al 1980 si stabilì che l’ora legale dovesse rimanere in vigore dalla fine di maggio alla fine di settembre; dal 1981 al 1995 si decise invece di estenderla dall’ultima domenica di marzo all’ultima di settembre. Il regime definitivo è entrato in vigore nel 1996, quando a livello europeo si dispose di prolungarne ulteriormente la durata dall’ultima domenica di marzo all’ultima di ottobre.

Fonte: RaiNews.


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Rubrica : {Flash}

Persone: Gordon Moore, quello della "Legge di Moore"

Il sabato 25 marzo 2023 di Redazione

Gordon Moore aveva 94 anni. Anche grazie alle sue previsioni negli anni ’60 si sviluppò poi il mondo tecnologico in cui viviamo oggi

È morto alle Hawaii, all’età di 94 anni, l’imprenditore e informatico statunitense Gordon Moore, cofondatore della multinazionale Intel nel 1968 (con Robert Noyce). Personaggio molto importante nel mondo dell’elettronica e dell’informatica perché contribuì con le sue supposizioni ad elaborare la cosiddetta "prima legge di Moore", che enunciava un costante aumento della potenza di calcolo di un microcircuito, misurata ad esempio tramite il numero di transistor per chip. Una legge sostanzialmente valida fino ai nostri giorni. Un punto di riferimento per le aziende che producono microprocessori. Fu tra quelli che diedero il via alla creazione del mondo tecnologico in cui viviamo oggi.

In un articolo del 1965 Moore scrisse che: "I circuiti integrati porteranno a meraviglie come computer domestici - o almeno terminali collegati a un computer centrale - controlli automatici per automobili e apparecchiature di comunicazione portatili personali", due decenni prima della rivoluzione dei PC e più di 40 anni prima che Apple lanciasse l’iPhone. Da allora i chip sono diventati più efficienti e meno costosi a un ritmo esponenziale, contribuendo a determinare il progresso tecnologico mondiale per mezzo secolo, fino all’avvento dei personal computer, e poi di Internet e dei giganti della Silicon Valley come Apple, Facebook e Google.

Il filantropo, attraverso la sua fondazione, ha destinato più di 5 miliardi di dollari a vari progetti di beneficenza, per lo più legati alla conservazione dell’ambiente e alla scienza.

Fonte: RaiNews


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SABATO 25 MARZO 2023

È morto Gordon Moore, che elaborò la “legge di Moore”

Una legge fondamentale per l’evoluzione dell’informatica, a cui diede un grande contributo anche come co-fondatore di Intel

È morto a 94 anni Gordon Moore, co-fondatore dell’azienda di microprocessori Intel, noto soprattutto per aver elaborato la “legge di Moore”, in base alla quale a parità di dimensioni, la potenza di calcolo dei processori raddoppia ogni due anni. Una regola elaborata negli anni Sessanta che restò valida per decenni: anche se da qualche anno non viene più seguita, resta comunque la più nota regola dell’informatica, spesso conosciuta anche da chi ha poca dimestichezza con i computer e i processori.

Gordon Earl Moore era nato nel 1929 a San Francisco, figlio di un poliziotto e una commerciante. Studiò chimica a Berkeley e poi al Caltech, il California Institute of Technology: due tra le migliori università statunitensi. Disse che avrebbe voluto fare l’insegnante ma non ci riuscì, e quindi divenne a suo dire un accidental entrepreneur, un “imprenditore per caso”.

Negli anni Cinquanta Moore si interessò sempre più ai semiconduttori, che ancora oggi sono componenti fondamentali per i microprocessori alla base dell’elettronica, e di circuiti integrati. Nel 1968 fondò insieme a Robert Noyce, che è ritenuto l’ideatore dei microchip, la Intel, un nome derivato da “integrated electronics”. Oltre che per le innovazioni tecnologiche, la Intel anticipò approcci lavorativi che poi sarebbero diventati comuni a molte altre società della Silicon Valley. Tim Cook, l’amministratore delegato di Apple, ha scritto su Twitter che Moore è stato «un gigante, uno dei padri fondatori della Silicon Valley e un vero visionario che aprì la strada alla rivoluzione tecnologica».

Moore fu amministratore delegato di Intel dal 1975 al 1987 e poi presidente fino al 1997. Negli anni successivi si dedicò soprattutto ad attività filantropiche attraverso la fondazione creata insieme alla moglie.

Elaborò la legge che porta il suo nome nel 1965 e nel 1975 la aggiornò (all’inizio aveva parlato di “ogni anno”, poi di “ogni due anni”), aggiungendoci due corollari relativi al costo di produzione e al prezzo di vendita dei computer. La legge, che iniziò a essere chiamata “di Moore” solo in seguito, e non per scelta del suo ideatore, dice in breve che la potenza di calcolo dei processori si raddoppia ogni due anni a parità di dimensioni.

Negli anni seguenti l’industria dei semiconduttori adottò la legge di Moore, ritenendo che due anni fossero una scadenza idonea per elaborare sistemi, tecnologie e strategie per raddoppiare la potenza dei microprocessori. Per decenni il ritmo della produzione dei processori è stato mantenuto con un’accuratezza quasi sorprendente, se si pensa alla complessità di ideare e produrre microprocessori sempre più piccoli e potenti.

Le cose cambiarono però nel 2016, anno in cui la legge di Moore iniziò a essere considerata non più valida, perché il ritmo di miniaturizzazione era rallentato.

Moore fu sempre modesto nel parlare della sua legge: «fu una previsione che si rivelò incredibilmente precisa», disse nel 2000, «molto più precisa di quanto mai avrei potuto immaginare». E già nel 2005 previde che sarebbe “finita” entro qualche anno.

Fonte: Il Post.


MERCOLEDÌ 15 APRILE 2015 - QUESTO ARTICOLO HA PIÙ DI SETTE ANNI

La Legge di Moore spiegata in 10 esempi / di Dominic Basulto

È stata formulata 50 anni fa dall’informatico Gordon Moore: spiega come, quanto e a che ritmo i dispositivi tecnologici migliorano, diventando sempre più piccoli. - L’articolo di Dominic Basulto - The Washington Post, è stato pubblicato da Il Post.

Gordon Moore è un imprenditore statunitense che ha formulato una legge, la Legge di Moore, secondo cui “il numero di transistor che è possibile stampare su di un circuito integrato raddoppia ogni 18-24 mesi”. La Legge di Moore, elaborata nel 1965, è diventata una metafora definitiva per la tecnologica moderna: da decenni i transistor sono gli elementi base della maggior parte dei dispositivi elettronici, sia analogici che digitali. Un circuito integrato è un circuito elettronico miniaturizzato che permette, sfruttando le proprietà dei transistor, di elaborare segnali elettrici. Qualsiasi operazione venga svolta su un qualsiasi dispositivo elettronico, analogico o digitale, ha origine da un circuito integrato, a sua volta composto da diversi transistor: e maggior è il numero di transistor, migliori e più veloci saranno le operazioni svolte sul dispositivo.

La Legge di Moore è stata raffigurata da un grafico che mostra l’aumento nel tempo del numero di transistor presenti in un circuito integrato: il grafico è stato elaborato il 19 aprile 1965 e da allora è diventato molto noto e subito riconoscibile agli esperti e agli addetti ai lavori.

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Moore - grafico

Per ricordare il cinquantesimo anniversario dalla pubblicazione della fondamentale tesi di Gordon Moore – Cramming More Components Onto Integrated Circuits (“Ammassare molti più componenti in un circuito integrato”) – abbiamo selezionato alcune immagini che mostrano come la Legge di Moore ha cambiato il modo in cui pensiamo alla sorprendente velocità di evoluzione del settore tecnologico.

1. L’aumento della capacità di elaborazione predetto da Moore nel 1965 mostra come un singolo dispositivo – per esempio uno smartphone – è diventato potente tanto quanto lo era, solo una generazione fa, un intero insieme di dispositivi elettronici.

2. La crescita esponenziale della capacità di elaborazione spiega che un solo computer potrebbe un giorno avere la capacità di elaborazione di un cervello umano (e probabilmente faremo in tempo a vederlo succedere nei prossimi anni). Questo potrebbe aprire le porte alla singolarità tecnologica: entro il 2045 un solo computer potrebbe avere la capacità di elaborazione pari a quella dell’intera umanità.

3. In ogni tipo di tecnologia elettronica, si è vista negli ultimi 50 anni l’incredibile riduzione delle dimensioni dei più comuni prodotti tecnologici, resa possibile dal posizionamento di più transistor in un solo circuito integrato.

4. La capacità di elaborazione che un tempo stava in un’intera stanza, sta sul palmo delle nostre mani. Come spiega Peter Diamandis – fisico e ingegnere autore di Bold e di Abundance: The Future Is Better Than You Think – un normale smartphone può oggi ospitare un numero di app per un valore complessivo di circa 850mila euro.

5. La Legge di Moore ci ha anche aiutati a capire la sorprendente riduzione negli ultimi 50 anni del prezzo e delle dimensioni degli spazi di archiviazione informatica.

6. La combinazione tra una capacità che aumenta e una dimensione che diminuisce ha migliorato le prestazioni in quasi ogni ambito delle attività umane.

7. E, tra le attività umane, ci sono anche i videogiochi.

8. Data la sconcertante velocità dei cambiamenti tecnologici negli ultimi 50 anni, si è provato a raccontare questa rapidità d’innovazione in termini chiari, comprensibili anche per i non esperti di tecnologia. Come ha spiegato Intel a inizio 2014, se la popolazione umana fosse cresciuta negli ultimi 50 anni con un andamento simile a quello individuata da Moore per i transistor, nel 2029 sulla Terra ci sarebbero circa mille miliardi di persone.

9. Un’altra metafora suggerisce di pensare ai transistor come a persone stipate in un luogo per assistere a un concerto. Nel 1970 ci sarebbero stati, per quel concerto, 2.300 spettatori; 40 anni dopo lo stesso luogo avrebbe potuto accogliere più di un miliardo di persone.

10. Arriverà un momento in cui non riusciremo più ad accumulare e ad aggiungere transistor su di un singolo circuito. La Legge di Moore dice che a quel punto i cambiamenti e il miglioramento nell’elaborazione dei computer dovrebbero arrivare da un livello atomico, perché i transistor, a un certo punto, non potranno più ridursi oltre un certo limite.

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Moore - Foto dal video Vimeo The evolution of a Desk

Fonte: Il Post.


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Rubrica : {Eventi in giro}

25-26 marzo 2023, le Giornate FAI di primavera

Il venerdì 24 marzo 2023 di Redazione

Il 25 e 26 marzo le Giornate Fai di Primavera: apertura straordinaria di 750 luoghi in 400 città

Si potranno visitare ville, chiese, palazzi storici, castelli, musei e aree archeologiche, e tanto ancora. Non mancheranno itinerari nei borghi e visite in aree naturalistiche, parchi urbani, orti botanici e giardini storici

750 luoghi in 400 città, la maggior parte dei quali solitamente inaccessibili o poco conosciuti, per scoprire le bellezze nascoste del nostro Paese. Sono le "Giornate FAI di Primavera", la manifestazione giunta alla 31ª edizione, dedicate ad esaltare e far conoscere il patrimonio culturale e paesaggistico italiano. Si potranno così scoprire e riscoprire, insieme ai volontari del FAI, alcuni dei nostri tesori nascosti o poco conosciuti. Le visite sono a contributo libero proposte dai volontari della Fondazione.

"Non solo monumenti dal riconosciuto valore dunque - spiega il FAI - ma anche siti inediti e paesaggi sconosciuti, la cui importanza in termini di cultura, storia e tradizioni, talvolta nascosta o non convenzionale, racconta l’identità del Paese più bello del mondo. Saranno visitabili ville, chiese, palazzi storici, castelli, musei e aree archeologiche, e ancora esempi di archeologia industriale, collezioni d’arte, biblioteche, edifici civili e militari, luoghi di lavoro e laboratori artigiani. Non mancheranno poi itinerari nei borghi e visite in aree naturalistiche, parchi urbani, orti botanici e giardini storici.

Tra le aperture, a Roma, Villa Bonaparte, sede dell’Ambasciata di Francia presso la Santa Sede dal 1950, costruita due secoli prima, ma rivisitata in stile Impero da Paolina Borghese Bonaparte, che ne fu proprietaria dal 1816. Proprio attraverso il suo giardino, nel 1870 le truppe del Regno d’Italia aprirono la "Breccia di Porta Pia"; sarà eccezionalmente visitabile anche Palazzo Piacentini-Vaccaro, inaugurato nel 1932 come Ministero delle Corporazioni e dall’anno scorso sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy: monumentale edificio razionalista, conserva le grandi vetrate disegnate da Mario Sironi.

A Milano, Palazzo Marino, capolavoro dell’architetto manierista Galeazzo Alessi, che lo costruì tra 1557 e 1563, ricco di sale decorate con stucchi e affreschi, sede del Comune di Milano dal 1861. Porte aperte alla storica sede RAI di corso Sempione, realizzata nel 1939, dove si visiteranno spazi operativi e studi di registrazione.

A Vicenza aprirà il neo-palladiano Palazzo Loschi Zileri Dal Verme, dove al piano nobile si percorreranno le stanze affrescate e impreziosite da arredi neoclassici e numerose opere d’arte.

A Bolzano, due centri di ricerca internazionali, NOI Techpark ed EURAC Research, nati dalla riqualificazione di due grandi complessi degli anni Venti e Trenta, che da "ferita" culturale, tanto da rischiare l’abbattimento, sono diventati poli di eccellenza.

A Genova, visite a Palazzo Doria Spinola, sede della Prefettura, dal 2006 patrimonio dell’Unesco come parte del sistema dei Rolli. Costruito intorno al cortile rinascimentale a doppio loggiato, svela innumerevoli sale affrescate.

A Bologna, un percorso tra i luoghi del sapere, dall’Accademia delle Scienze, in attività dal 1890, che ebbe tra i suoi soci Galvani, Marconi, Einstein e Marie Curie e conserva affreschi di Pellegrino Tibaldi, alle aule storiche della Biblioteca Universitaria, aperta al pubblico nel 1756 e ancora dotata di tutti gli arredi originali, alla quattro-cinquecentesca Palazzina della Viola, oggi sede di uffici dell’Università, con affreschi di Prospero Fontana e Amico Aspertini. Sempre in Emilia Romagna, ad Argenta (FE), visite all’Impianto idrovoro di Saiarino, in stile eclettico, inaugurato da Vittorio Emanuele III nel 1925 e cuore del grande sistema di bonifica del fiume Reno.

A Siena, apertura straordinaria, nel centenario della sua fondazione, dell’Accademia Chigiana, ospitata in uno dei palazzi più antichi della città, dove saranno visitabili la sala da concerti, le sale ottocentesche, con una collezione artistica di grande importanza e spazi mai aperti in precedenza, come la biblioteca e la cappella di San Galgano.

A Napoli, in piazza del Plebiscito, aprirà Palazzo Salerno, sede del Comando Forze operative del Sud, costruito nel 1775, che cela arredi e ben due giardini che offrono una vista spettacolare sul golfo, come quella che si gode dalla Vigna di San Martino, al Vomero, coltivata sin dal Medioevo.

In Puglia, percorsi legati ai paesaggi rurali storici e alla secolare vocazione agricola della regione: dalle 625 Fosse Granarie di Cerignola (FG), l’ultimo esempio in Capitanata di una modalità di conservazione del grano attestata dal 1225, a una serie di itinerari in provincia di Lecce incentrati sulla coltura degli ulivi, dai frantoi ipogei di origine medievale a due progetti legati al dramma della xylella.

Fonte: RaiNews.


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Rubrica : {Pasolini, pier paolo}

Profezia / di Pier Paolo Pasolini

Il venerdì 24 marzo 2023 di Redazione Antenati

Alì dagli Occhi Azzurri

uno dei tanti figli di figli,

scenderà da Algeri, su navi

a vela e a remi. Saranno

con lui migliaia di uomini

coi corpicini e gli occhi

di poveri cani dei padri

sulle barche varate nei Regni della Fame. Porteranno con sé i bambini,

e il pane e il formaggio, nelle carte gialle del Lunedì di Pasqua.

Porteranno le nonne e gli asini, sulle triremi rubate ai porti coloniali.

Sbarcheranno a Crotone o a Palmi,

a milioni, vestiti di stracci

asiatici,e di camicie americane.

Subito i Calabresi diranno,

come da malandrini a malandrini:

” Ecco i vecchi fratelli,

coi figli e il pane e formaggio!”

Da Crotone o Palmi saliranno

a Napoli, e da lì a Barcellona,

a Salonicco e a Marsiglia,

nelle Città della Malavita.

Anime e angeli, topi e pidocchi,

col germe della Storia Antica

voleranno davanti alle willaye.

Essi sempre umili

essi sempre deboli

essi sempre timidi

essi sempre infimi

essi sempre colpevoli

essi sempre sudditi

essi sempre piccoli,

essi che non vollero mai sapere, essi che ebbero occhi solo per implorare,

essi che vissero come assassini sotto terra, essi che vissero come banditi

in fondo al mare, essi che vissero come pazzi in mezzo al cielo,

essi che si costruirono

leggi fuori dalla legge,

essi che si adattarono

a un mondo sotto il mondo

essi che credettero

in un Dio servo di Dio,

essi che cantavano

ai massacri dei re,

essi che ballavano

alle guerre borghesi,

essi che pregavano

alle lotte operaie…

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Rubrica : {Centro Studi Est Europa}

BOSNIA: Bosnia Court Confirms Indictment of Nefail Cehic for Threats to Detektor Journalists

Il mercoledì 22 marzo 2023 di Emanuele G.

The Municipal Court in Sarajevo confirmed an indictment filed by the Cantonal Prosecution, charging Nefail Cehic with the crime of “jeopardizing security” by sending serious threats to the life of staff members of Detektor newsroom of Balkan Investigative Reporting Network of Bosnia and Herzegovina, BIRN BiH, from his Facebook profile. The threats were sent to Detektor’s Facebook page.

The indictment alleges that, on August 7, 2020 Cehic threatened the lives of persons employed at the BIRN BiH newsroom, aware that it would jeopardize their security and cause disturbance, which was his intention, by sending a message containing threats from his Facebook profile “Beauty of Nature” to the Facebook profile of Detektor in Sarajevo.

The defendant cursed and insulted BIRN BiH journalists, mentioning the terrorist organization of ISIL and pointing out, among other things: “All of you should be summarily [executed]”, which, as stated in the indictment, caused the feelings of risk to life as well as distress among the newsroom staff.

Cehic sent the message after BIRN BiH published an analysis and the 116th episode of TV Justice titled “Can former ISIL fighters also be tried in BiH for war crimes?”

The episode speaks about the possibility of trying returnees from the Syrian battlefronts for war crimes in addition to terrorism, which is the practice in several European countries, increasing the sentences for joining the terrorist organization of the so-called Islamic State.

To read original story, please, click here

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Rubrica : {Girodivite 2023}

n. 1006 - "Cu mali s’appoia, prestu cadi" (22 marzo 2023)

Il mercoledì 22 marzo 2023 di Redazione

Il numero 1006 di Girodivite di mercoledì 22 marzo 2023: "Cu mali s’appoia, prestu cadi" (Chi si appoggia male, cadrà presto).

In questo numero:


** Un congresso sinistro ** , di Redazione Lavoro - 22 marzo 2023

Stride e dà parecchio da pensare vedere una platea silenziosa e assorta ascoltare la missina Meloni, temporaneamente presidente del Consiglio dei ministri, parlare dal palco del congresso della Cgil.

- > https://www.girodivite.it/Un-congresso-sinistro.html


** Meglio tardi che mai ** , di Piero Buscemi - 22 marzo 2023

La verità assoluta sulla pandemia da Covid, forse non la sapremo mai. Non resta che raccogliere aneddoti in giro e rifletterci su.

- > https://www.girodivite.it/Meglio-tardi-che-mai.html


** Mattarella in Kenya: “Il cambiamento climatico è una sfida comune per Africa ed Europa” ** , di Amref Italia - 22 marzo 2023

L’emergenza clima, intesa come sfida globale ad un fenomeno che riguarda tutti, ma che affligge il continente Africano in maniera più grave e insostenibile, è un tema centrale nel lavoro di Amref.

- > https://www.girodivite.it/Mattarella-in-Kenya-Il-cambiamento.html


** Matrimoni precoci e forzati: il fenomeno in Italia ** , di ActionAid
- 22 marzo 2023

Parlare di più e informare per prevenire un fenomeno presente anche nel nostro Paese.

- > https://www.girodivite.it/Matrimoni-precoci-e-forzati-il.html


** Limina, un paese dove la storia è nascosta ** , di Piero Buscemi - 22 marzo 2023

Almeno mille anni di storia, occultata da misticismo e una voglia eccessiva di sentirsi moderni

- > https://www.girodivite.it/Limina-un-paese-dove-la-storia-e.html


** Cos’è la letteratura mainstream dibattuta nei salotti letterari? ** , di TheGriffin - 22 marzo 2023

Un esempio di letteratura mainstream potrebbe essere "Il grande Gatsby" di F. Scott Fitzgerald.

- > https://www.girodivite.it/Cos-e-la-letteratura-mainstream.html


** Z-eyes: Europamerica e "Il problema dell’altro" ** , di Sarah Ricci , di Martina Laghi , di Serafina Stasi - 22 marzo 2023

Il ciclo di incontri EUROPAMERICA. Seminario di pensieri, organizzato presso l’Università di Urbino, è stato inaugurato il 16 marzo 2023 con la presentazione del libro...

- > https://www.girodivite.it/Z-eyes-Europamerica-e-Il-problema.html


** Z-Eyes: Steampeople - Incontro con Andrea Capozucca ** , di Chiara Piergigli , di Sarah Ricci , di Matteo Cesaretti , di Aurora Pasquini , di Gianmaria Tiroli , di Olga Lenci , di Alessia Paoli , di Alice Smacchia , di Vittoria Smacchia , di Federica Speranza - 22 marzo 2023

Giovedì 16 marzo 2023, presso l’Aula Magna del Rettorato dell’Università di Urbino, si è tenuto un incontro molto particolare guidato da Andrea Capozucca, insegnante di matematica e fisica al liceo di Civitanova, che ci ha proposto e spiegato la nuova visione formativa basata sulle discipline STEAM.

- > https://www.girodivite.it/Z-Eyes-Steampeople-Incontro-con.html


** Pietro Mennea ci lasciava 10 anni fa ** , di Piero Buscemi - 22 marzo 2023

Il 21 marzo del 2013 moriva Pietro Mennea, uno dei più forti velocisti di sempre, passato alla Storia con lo pseudonimo di la Freccia del Sud

- > https://www.girodivite.it/Pietro-Mennea-ci-lasciava-10-anni.html


** Vigilanza Rai. Le comiche ** , di Adriano Todaro - 22 marzo 2023

Chiuse 3 mila edicole in cinque anni – Ritorna PlayBoy – Secondo ucraìni, 54 casi di crimini di guerra – Parte civile per Pasolini giornalista – Giornalisti? No, meglio organizzatori di eventi – Affari&Finanza si rinnova

- > https://www.girodivite.it/Vigilanza-Rai-Le-comiche.html


** Q&P n. 207 - Gli "insaputi" ** , di Franco Novembrini - 22 marzo 2023

Gli insaputi

- > https://www.girodivite.it/Q-P-n-207-Gli-insaputi.html


** La Gran Bretagna vuole fornire all’Ucraina proiettili contenenti uranio impoverito ** , di Redazione - 21 marzo 2023

Parlando martedì [21 marzo 2023] dopo il suo incontro con il presidente cinese Xi Jinping in visita a Mosca, il presidente russo Vladimir Putin ha commentato l’intenzione, annunciata lunedì dal Regno Unito, di fornire all’Ucraina, insieme ad altri mezzi e munizioni, anche proiettili contenenti uranio impoverito. Putin ha detto che se il Regno Unito manderà effettivamente in Ucraina proiettili con uranio impoverito la Russia «agirà di conseguenza».

L’intenzione è stata annunciata lunedì, in (...)

- > https://www.girodivite.it/La-Gran-Bretagna-vuole-fornire-all.html


** Lentini, 24-28 marzo 2023: Mostra al Palazzo Beneventano: Tra sogno e memoria ** , di Redazione - 21 marzo 2023

Lentini Diramazione ha il piacere di invitarvi alla mostra organizzata con la sinergia di Studio Inserra Odontoiatri, che si terrà dal venerdì 24 al 28 Marzo presso le Scuderie di Palazzo Beneventano, aperta al pubblico con seguente orario 10.30 – 13.00 / 17.00 - 20.00.

📌 L’inaugurazione sarà il 24 Marzo ore 19:00 con Enrico Sesto, che prendendo spunto dalle opere di Campagna, farà una riflessione sul paesaggio e sul territorio a cui apparteniamo.

🎙 Sarà possibile visitare la mostra durante la (...)

- > https://www.girodivite.it/Lentini-24-28-marzo-2023-Mostra-al.html


** Lentini Sr - Il Viale dei Pini sarà pulito, riasfaltato e videosorvegliato ** , di Giuseppe Castiglia - 21 marzo 2023

Il Viale dei Pini e Contrada Carubbazza ritorneranno a rivivere, da anni oramai abbandonati e in preda agli sporcaccioni e incivili seriali che li hanno usati come discarica.

- > https://www.girodivite.it/Lentini-Sr-Il-Viale-dei-Pini-sara.html


** Persone: Citto Maselli, regista e comunista ** , di Redazione - 21 marzo 2023

È morto a 92 anni il regista Francesco Maselli, noto per film come Il sospetto con Gian Maria Volonté (1975), La donna del giorno (1956), Gli indifferenti (del 1964, tratto dall’omonimo romanzo di Alberto Moravia) e I delfini (1960). Francesco Maselli, noto sui media e nell’ambiente cinematografico con il soprannome di Citto, nacque a Roma nel 1930 ed ebbe importanti collaborazioni con altri registi italiani, come Michelangelo Antonioni e Luchino Visconti. Esordì a ventitré anni, nel 1953, con (...)

- > https://www.girodivite.it/Persone-Citto-Maselli-regista.html


** Piombino: Arriva il rigassificatore ** , di Redazione - 20 marzo 2023

È arrivato da Singapore il rigassificatore a Piombino. Dovrebbe entrare in funzione da maggio e si aggiungerà ad altri tre già attivi in Italia.

- > https://www.girodivite.it/Piombino-Arriva-il-rigassificatore.html


** 21 marzo a Milano: Libera e l’elenco delle vittime di mafie, una scelta complicata ** , di Redazione - 19 marzo 2023

Nel 2023 i nomi delle vittime che saranno ricordate in piazza Duomo superano quota mille. Ma come nasce questo elenco? Libera si basa su innocenza presunta e morte per mano mafiosa. A differenza del riconoscimento dello Stato, ciò che conta per l’associazione è la storia delle persone

- > https://www.girodivite.it/21-marzo-a-Milano-Libera-e-l.html


** Catania, 19 marzo 2023: film "Il cielo di Sabra e Chatila" ** , di Redazione - 17 marzo 2023

Il 19 marzo 2023, nella sede del circolo comunista Olga Benario, in via Battiato 6 a Catania, si proietta il film documentario: "Il cielo di Sabra e Chatila". Intervengono: Eliana Riva, Luca Cangemi, Carmelo Chitè, Antonio Mazzeo. Segue cena sociale.

- > https://www.girodivite.it/Catania-19-marzo-2023-film-Il.html


** Quel nulla con attorno il bianco ** , di Redazione PuntoG - 17 marzo 2023

Ma davvero Leoluca Bianco... ops volevo dire Enzo Bianco dice che vuole rifare il sindaco a Catania?

- > https://www.girodivite.it/Quel-nulla-con-attorno-il-bianco.html


** Lentini sr - Venti di Primavera 2023 iniziano con la "Festa di Primavera" e la "Giornata Mondiale della Poesia" ** , di Giuseppe Castiglia - 16 marzo 2023

S’alzano i Venti di Primavera ’23 a Lentini e s’alzano col botto! S’inizia martedì 21 marzo, con la Festa di Primavera e la Giornata Mondiale della Poesia:

- > https://www.girodivite.it/Lentini-sr-Venti-di-Primavera-2023.html


** Avvio di primavera al Parco: nuovi orari, visite alla Casa della Gemma ** , di Redazione - 16 marzo 2023

Visitatoti in crescita e orari di visita prolungati al Parco archeologico di Ercolano. Riaperta la Casa della Gemma, visite ogni giorno. Alla Reggia di Portici la mostra Materia sui legni.

- > https://www.girodivite.it/Avvio-di-primavera-al-Parco-nuovi.html


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Rubrica : {Lavoro}

Un congresso sinistro

Il mercoledì 22 marzo 2023 di Redazione Lavoro

A parte la sparuta pattuglia riconducibile alla cosiddetta sinistra Cgil, che invece di impedirle di parlare ha abbandonato il campo cantando Bella Ciao in favore di telecamere, gli altri 900 e passa delegati hanno deferentemente accolto la presidente del governo più a destra dalla caduta del fascismo. Un fermo immagine destinato a lasciare un’impronta sinistra (sinistra, non di sinistra), ai futuri sviluppi delle relazioni tra il governo Meloni e i sindacati gialli italiani.

Al di là delle chiacchiere e delle fotografie dell’incontro, sullo stesso palco di Rimini, con gli esponenti delle formazioni politiche amiche, emerge con ancora più forza la disponibilità di Landini e del suo corpo burocratico a negoziare, senza pregiudizi e pregiudiziali, con chi come mission di governo ha la lotta al lavoro dipendente, ai ceti popolari, ai disoccupati, ai precari, ai poveri, operando capriole di notevole entità rispetto al programma roboante che ne aveva decretato il successo elettorale anche nel blocco sociale a quel pensiero storicamente antagonista.

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Meloni e Landini

Insomma tutto il sindacato giallo italiano, dando per scontato un analogo atteggiamento quantomeno senziente di Cisl e Uil, si prepara ad una lunga stagione di concertazione e dialogo sociale con l’unica ambizione di vedersi confermato il monopolio della rappresentanza di un blocco sociale che invece lo ha abbandonato da tempo e, in nome di questo primato, mantenere inalterati i privilegi di cui gode, anche se a garantirli sarà, questa volta, il governo italiano più a destra che il Paese ricordi dal 1945 ad oggi.

Lo stridore di quanto accaduto a Rimini rispetto a quanto accaduto nei giorni e nelle settimane scorse in Francia, risuona forte e rende evidenti le enormi responsabilità di un sindacato che ha incessantemente lavorato a disarmare il movimento dei lavoratori e a soffocare sul nascere ogni vagito di conflitto, in nome di una politica della riduzione del danno che di danni ne ha invece fatti innumerevoli e gravissimi.

Spetta al movimento e ai sindacati di classe riempire lo spazio del conflitto tra capitale e lavoro che inevitabilmente si allargherà, e dare indicazioni e proporre risposte di classe e di massa all’accettazione delle politiche di austerità che l’Unione Europea sta imponendo nel tentativo, probabilmente ed auspicabilmente vano, di rinviare la fine del modello sociale, economico e produttivo capitalista che anche Landini & co. hanno platealmente e definitivamente scelto come proprio orizzonte.

Unione Sindacale di Base

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Rubrica : {Punto G - Quando la satira si fa rete}

Meglio tardi che mai

Il mercoledì 22 marzo 2023 di Piero Buscemi

La caratteristica, o meglio, una delle caratteristiche principali della vicenda sulla pandemia che ha interessato il mondo negli ultimi tre anni e, sotto mentite spoglie, interesserà la popolazione mondiale ancora per qualche anno, è l’immediato utilizzo di frasi idiomatiche che possano rappresentare delle metafore a veri e propri giudizi su quanto si è vissuto.

Sarà un modo per sdrammatizzare le emozioni negative che hanno monopolizzato i cittadini, sia durante la chiusura che sugli anni immediatamente successivi alla comunicazione ufficiale da parte della OMS che ci informava di trovarci di fronte a un nuovo virus, "celebrata" lo scorso 11 marzo - anche se già il 30 gennaio 2020, si parlava di una emergenza sanitaria pubblica di portata internazionale.

Di certo, ritrovarsi a parlare e a seguire le notizie sulla pandemia, tra il ricordo della drammaticità diffusa attraverso le immagini televisive dei camion di Bergamo, altra ricorrenza celebrata lo scorso 18 marzo, e le indagini della procura di Bergamo, avviate a seguito della relazione del microbiologo Andrea Crisanti, oggi senatore del Partito democratico e consulente della procura di Bergamo, che ha messo in evidenza come si sarebbero potute salvare più di 4000 vittime, se solo fosse stata istituita la zona rossa nella provincia di Bergamo, forse non era neanche prevedibile, considerando che da quella data la percezione dei cittadini e l’attenzione stessa delle agenzie informative sulla questione Covid, si è notevolmente raffreddata nel frattempo.

Si sa che in Italia, niente finisce nell’oblio, quanto meno per sempre. Oseremmo usare l’espressione "panta rei", scusate il riferimento proprio a una frase idiomatica, se solo fossimo in grado di capire dove questi tre anni di gestione, contraddizione e, senza dubbio confusione, possano far scorrere la verità o qualcosa che le assomigli a sufficienza.

Le risposte sulle indagini della procura di Bergamo sono attese da tutti, da chi ha preso certe decisioni, da chi le ha lasciate prendere senza sentire il dovere di opporsi oltre misura, da chi oggi attribuisce colpe e responsabilità, lanciando "pietre" (altra citazione!) sdoganando presunti peccati o forse, solo sminuendoli.

Le attendiamo anche noi di Girodivite, auspicando che in questo Paese dalle mezze verità, almeno una volta la verità prevalga sulla ragion di stato e smentisca l’opinione diffusa all’estero sulla nostra "serietà" nell’affrontare problematiche che, spesso, valicano i confini coinvolgendo il resto del mondo.

Nel frattempo, ci preme testimoniare un’altra incongruenza che abbiamo potuto constatare di persona, riguardo le norme restrittive che hanno coinvolto migliaia di cittadini, molti lavoratori, in quel periodo intermedio quando decreti legge hanno imposto la vaccinazione e le conseguenze subite per la scelta di non sottoporsi ad essa. Ricordiamo i green pass, le sospensioni al lavoro, le sanzioni pecuniarie, tanto per citare alcuni provvedimenti adottati che rischiano davvero di finire nell’oblio.

Siamo venuti in possesso di una certificazione sanitaria rilasciata dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa, che fa riferimento all’esito di un tampone eseguito con metodica TAMPONE MOLECOLARE (TECNICA RT-PCR) per la ricerca della Covid-19 su un soggetto e risalente al 28/12/2021 (28 dicembre 2021!). L’eccezionalità dell’evento è racchiusa nella data di comunicazione dell’esito: 20 marzo 2023. Stiamo parlando di circa 15 mesi o, se preferite, 448 giorni dalla esecuzione del test.

Consultando le indicazioni sulla tempistica della comunicazione dei risultati dei test molecolari, troviamo scritto: Quanto tempo ci vuole per il risultato del tampone molecolare? Indicativamente il risultato è disponibile in 48 ore.

Solo per tranquillizzare la cittadinanza di Siracusa e provincia, il risultato è stato NEGATIVO.

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Lettera Covid SISR Azienda Sanitaria Provinciale Siracusa

Oggi 23 marzo 2023, abbiamo ricevuto una mail, l’ASP di SR si scusa per l’invio errato.

"Salve, In questi giorni, potrebbe esserLe stato inviato, a questo indirizzo mail, l’esito di un tampone risalente ad uno o due anni fa. L’invio e’ stato generato da un problema di parametrizzazione sul sistema gestionale per la trasmissione giornaliera dei referti, che ha fatto ripartire per errore vecchi esiti. L’Azienda Sanitaria Provinciale di Siracusa si scusa per il disguido. Distinti saluti Gruppo Covid"

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Invio errato esito tampone ASP Siracusa

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Ultime brevi

Rubrica : {Eventi in giro}

Assordanti silenzi

Il mercoledì 6 giugno 2012

Dall’8 giugno e fino al 23, a Ortigia (Siracusa) in via Roma 30 - da Spazio30 Ortigia - collettiva di Bertrand/ Lasagna/Mirabile

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Una collettiva di pittura , che spazia dal figurativo all’astrazione, il titolo prende spunto da una citazione del libro di Francesco Antonio Lepore (la bestemmia del silenzio), a proposito di un libro di Milan Kundera (la vita è altrove) dove si parla di silenzio assordante ”solo il vero poeta sa che cosa sia l’immenso desiderio di non essere poeta, il desiderio di abbandonare la casa degli specchi, in cui regna un silenzio assordante”

In expo:

Bertrand / Lasagna / Mrabile

Spazio 30, Via Roma 30, Siracusa. Dall’8 Giugno 2012

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Rubrica : {Eventi in giro}

A Niscemi la Carovana antimafie e No MUOS

Il domenica 3 giugno 2012

A Niscemi la Carovana antimafie e No MUOS

La Carovana contro tutte le mafie alza il tiro contro il dilagante processo di militarizzazione del Mezzogiorno. Lunedì 4 giugno, Niscemi ospiterà la tappa chiave siciliana dell’evento internazionale promosso da Arci, Libera e Avviso Pubblico con la collaborazione di Cgil, Cisl, Uil, Banca Etica, Ligue de L’Enseignement e Ucca. L’appuntamento è per le ore 17 per un giro di conoscenza della “Sughereta”, la riserva naturale in contrada Ulmo sono in corso i devastanti lavori di realizzazione di uno dei quattro terminali terrestri del MUOS, il nuovo sistema di telecomunicazione satellitare delle forze armate Usa. Alle 18, proprio di fronte ai cantieri i quella che nelle logiche dei Signori di Morte darà l’arma perfetta per i conflitti del XXI secolo, Comitati No MUOS, giornalisti, ricercatori ed esponenti del volontariato denunceranno in diretta streaming la rilevanza criminale e criminogena dello strumento militare. Poi, alle 20, tutti in piazza per un happening di parole, suoni e immagini per ribadire il No al MUOS e per un Mediterraneo di pace, con un legame ideale con la straordinaria stagione di manifestazioni, 30 anni fa, contro i missili nucleari Cruise di Comiso.

Saranno in tanti a giungere a Niscemi per testimoniare la centralità della lotta contro le disumanizzanti tecnologie di guerra che Usa e Nato puntano a installare in Sicilia (oltre al MUOS, gli aerei senza pilota Global Hawk e Predator). Da Paolo Beni (presidente nazionale Arci) ad Alessandro Cobianchi (responsabile nazionale Carovane antimafie), da Luigi Ciotti (presidente Libera) a Giovanni Di Martino (vicepresidente di Avviso Pubblico) e Antonio Riolo (segreteria regionale Cgil). E i giornalisti Nino Amadore, Oliviero Beha, Attilio Bolzoni e Riccardo Orioles con i musicisti Toti Poeta e Cisco dei Modena City Ramblers. Ma saranno soprattutto le ragazze e i ragazzi dei Comitati No MUOS sorti in Sicilia ad animare l’evento e raccontare la loro voglia di vivere liberi dall’orrore delle guerre e dalle micidiali microonde elettromagnetiche. “Il 4 giugno, così come è stato lo scorso 4 aprile a Comiso e il 19 maggio a Vittoria, ricorderemo attivamente il sacrificio di Pio la Torre e Rosario Di Salvo, vittime del connubio mafia-militarizzazione”, spiega Irene C. del Movimento No MUOS di Niscemi. “Dalla realizzazione della base nucleare di Comiso all’espansione dello scalo di Sigonella, l’infiltrazione nei lavori delle grandi organizzazioni criminali è stata una costante. Ciò sta avvenendo nella più totale impunità pure per i lavori di realizzazione del sistema satellitare di Niscemi”. Le basi in cemento armato su cui stanno per essere montate le maxiantenne del MUOS portano la firma della Calcestruzzi Piazza Srl, un’azienda locale che a fine 2011 è stata esclusa dall’albo dei fornitori di fiducia dell’amministrazione provinciale di Caltanissetta e del Comune di Niscemi. I provvedimenti sono stati decisi dopo che la Prefettura, il 7 novembre, aveva reso noto che a seguito delle verifiche disposte dalle normative in materia di certificazione antimafia erano “emersi elementi tali da non potere escludere la sussistenza di tentativi di infiltrazione mafiosa tendenti a condizionare le scelte e gli indirizzi della società”. Secondo quando evidenziato dal sen. Giuseppe Lumia (Pd), il titolare de facto, Vincenzo Piazza, apparirebbe infatti “fortemente legato al noto esponente mafioso del clan Giugno-Arcerito, Giancarlo Giugno, attualmente libero a Niscemi”. Ciononostante, le forze armate italiane e statunitensi non hanno ritenuto di dover intervenire per revocare il subappalto alla Calcestruzzi Piazza. L’1 aprile 2012, i titolari dell’azienda hanno deciso di rispondere ai presunti “detrattori”. Con un colpo ad effetto, hanno annunciato la chiusura dell’azienda e il licenziamento degli otto dipendenti con contratto a tempo indeterminato. “Dobbiamo interrompere il rapporto di lavoro a causa dei gravi problemi economici che attraversa l’azienda per la mancanza di commesse”, ha spiegato uno dei titolari. I responsabili? “Alcuni giornalisti e i soliti professionisti antimafia che infangano il nostro buon nome”. Lunedì 7 maggio, mentre a Niscemi erano ancora aperte le urne per il rinnovo del consiglio comunale, uno dei Piazza ha minacciato in piazza di darsi fuoco con la benzina. Al centro delle invettive, sempre gli stessi cronisti “calunniatori” e gli “invidiosi” per la commessa militare.

Da quando No MUOS significa No Mafia, il clima in città è tornato a farsi pesante. E la Carovana assume il compito di portare solidarietà a tutti quei giovani che sognano ancora una Niscemi libera dalle basi di guerra e dalla criminalità.

Antonio Mazzeo

CG

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Rubrica : {Eventi in giro}

Catania: i film di Giugno all’Arena Argentina

Il venerdì 1 giugno 2012

Catania: i film di Giugno all’Arena Argentina

http://www.cinestudio.eu/arena-argentina-programma-giugno/

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Rubrica : {Flash}

“Non si svolgerà la parata militare del 2 giugno"

Il mercoledì 30 maggio 2012

“Non si svolgerà la parata militare del 2 giugno Roma. La parata militare del 2 giugno, quest’anno, non si svolgerà. Lo ha comunicato il ministro della difesa Forlani, con una nota ufficiale. La decisione è stata presa a seguito della grave sciagura del Friuli e per far si che i militari e i mezzi di stanza al nord siano utilizzati per aiutare i terremotati anziché per sfilare a via dei Fori imperiali.” 11 maggio 1976

Via: http://3nding.tumblr.com/

Vedi online: 3nding.tumblr.com

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Rubrica : {Flash}

Sidra, la vertenza continua

Il domenica 27 maggio 2012

Si è tenuta ieri mattina la conferenza stampa del circolo Città Futura PRC – FdS sulla questione della mancata restituzione agli utenti Sidra del canone « fognature e depurazione ». Maria Merlini, segretaria del circolo, ha brevemente ripreso le varie tappe della vicenda: questo canone – riscosso dalla Sidra dal 2006 al 2008, raddoppiando le bollette – è stato dichiarato illegittimo dalla sentenza n.335/2008 della Corte Costituzionale nel caso di abitazioni la cui rete fognaria non sia collegata ad un depuratore, cioè – per quanto riguarda Catania – per l’80% degli utenti. Già all’indomani della sentenza il circolo Città Futura, che fin dall’inizio aveva denunciato l’iniquità della riscossione di questo canone, si era subito attivato per permettere ai cittadini di chiedere alla Sidra il rimborso delle somme riscosse illegittimamente, consegnando moltissime richieste formali di rimborso agli uffici della società. Un provvedimento normativo del 2009 ha imposto la restituzione del canone entro il 2013, previa autorizzazione degli ATO. Ma nonostante l’ATO competente abbia deliberato già nel 2010 la restituzione del canone, quantificandone l’ammontare complessivo in quasi 2 milioni e mezzo di euro, la Sidra non ha ancora restituito nulla agli utenti, nascondendosi dietro un ipotetico conflitto di attribuzione tra l’ATO, la Sidra ed il Comune di Catania, che della Sidra è unico azionista. Per questa ragione il circolo Città Futura nei giorni scorsi ha incontrato il Prefetto di Catania, che ha dichiarato che si attiverà immediatamente contattando i tre soggetti interessati, affinchè venga fatta chiarezza sulla vicenda e vengano finalmente restituite ai cittadini le somme illegittimamente loro imposte. A conclusione della conferenza stampa, Luca Cangemi – del coordinamento nazionale della Federazione della Sinistra – ha denunciato come l’atteggiamento della Sidra sia ancor più inaccettabile in un contesto di grave crisi economica ed occupazionale, in cui la restituzione di queste somme indebitamente riscosse potrebbe dare un pur piccolo sollievo ai cittadini, già alle prese con l’aumento di altre tasse e servizi come la TARSU e l’IMU, annunciando che in mancanza di una rapida soluzione della vicenda il circolo Città Futura organizzerà un’azione legale degli utenti per pretendere dalla Sidra quanto dovuto.

http://circolocittafutura.blogspot.it/2012/05/sidra-la-vertenza-continua.html

Vedi online: http://circolocittafutura.blogspot....

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Rubrica : {Eventi in giro}

31 maggio Catania circolo città futura ore 19,30: inaugurazione mostra ORGOGLIOSE R/ESISTENZE

Il venerdì 25 maggio 2012

giovedì 31 maggio, dalle ore 19,30, al circolo città futura, via Gargano 37 Catania inaugurazione della mostra, a cura del collettivo LGBTQ IbrideVoci, ORGOGLIOSE R/ESISTENZE: 18 anni di movimento gay/lesbo/trans/queer a Catania videoproiezione "Orgogliosa Resistenza: volti e corpi del Pride", foto di Alberta Dionisi AperiCena... una serata di incontro e socialità con bar e buffet a volontà a prezzi anticrisi

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Rubrica : {Eventi in giro}

martedì 29 maggio ore 19 seminario su "Attacco al valore legale del titolo di studio e distruzione dell’università pubblica"

Il venerdì 25 maggio 2012

ATTACCO AL VALORE LEGALE DEL TITOLO DI STUDIO E DISTRUZIONE DELL’UNIVERSITÀ PUBBLICA

Seminario di approfondimento

martedì 29 maggio ore 19 via Gargano 37

Coordina:

Luca Cangemi (segretario circolo PRC Olga Benario)

Intervengono:

Giuliana Barbarino (collettivo Gatti Fisici);

Nunzio Famoso (già preside Facoltà di Lingue);

Felice Rappazzo (docente Università di Catania);

Chiara Rizzica (coordinamento precari della ricerca)

Circolo Olga Benario

Rifondazione Comunista – FdS

Via Gargano, 37 Catania

Fb: PRC Catania Olga Benario - circolo.olgabenario@libero.it

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Rubrica : {Eventi in giro}

Giovedi’ 24 Maggio ore 18:30, Catania, la Feltrinelli presenta: Chi ha ucciso Pio La Torre?

Il mercoledì 23 maggio 2012

la Feltrinelli Libri e Musica

Giovedi’ 24 Maggio

alle ore 18

presso il bistrot de la Feltrinelli Libri e Musica

di via Etnea 285 a Catania

PAOLO MONDANI

e

ARMANDO SORRENTINO

presentano

CHI HA UCCISO

PIO LA TORRE?

Omicidio di mafia o politico?

La verità sulla morte

del più importante dirigente comunista assassinato in Italia

CASTELVECCHI

intervengono

ADRIANA LAUDANI

e

PINELLA LEOCATA

inoltre ha assicurato la sua presenza

il Procuratore della Repubblica di Catania

GIOVANNI SALVI

Pio La Torre viene ucciso il 30 aprile 1982. Indagini farraginose e un lunghissimo processo indicheranno come movente dell’omicidio la proposta di legge sulla confisca dei patrimoni mafiosi, di cui era stato il più deciso sostenitore. Esecutore: Cosa Nostra. Un movente tranquillizzante. Un mandante rimasto nell’ombra. In realtà, con la morte di La Torre si compie un ciclo di grandi omicidi politici iniziati con l’uccisione, nel 1978, di Aldo Moro e proseguito, nel 1980, con la soppressione di Piersanti Mattarella, presidente democristiano della Regione Sicilia. Uomini che volevano un’Italia libera dal peso della mafia politica e dall’influenza delle superpotenze. Dalle carte dei servizi segreti risulta che La Torre viene pedinato fino a una settimana prima della morte. Nel 1976, la sua relazione di minoranza alla Commissione parlamentare Antimafia passerà alla storia come il primo atto di accusa contro la Dc di Lima, Gioia, Ciancimino e la mafia finanziaria. Nel 1980, in Parlamento non teme di “spiegare” l’omicidio Mattarella con il caso Sindona e con la riscoperta di una vocazione americana della mafia siciliana. È La Torre a conoscere i risvolti più segreti dell’attività del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa; a comprendere il peso della P2; a intuire la posta in gioco con l’installazione della base missilistica Usa a Comiso; a intravedere, con nove anni di anticipo, il peso di strutture come Gladio. Raccoglie e riceve documenti riservati, appunta tutto in una grande agenda: di questo non si troverà nulla. Nei mesi che precedono il suo assassinio, La Torre torna in Sicilia a guidare il Pci fuori dalle secche del consociativismo, nel tormentato tentativo di ridare smalto a un partito spento. Trent’anni dopo l’omicidio, l’esperienza complessa e straordinaria di La Torre spiega molto delle sorti attuali della sinistra e della democrazia nel nostro Paese. E, per la prima volta, si cerca di leggere in controluce un delitto colmo di episodi per troppo tempo tenuti all’oscuro.

Paolo Mondani è giornalista d’inchiesta. Nel 1997 ha collaborato agli Speciali di Raidue. Sempre per la Rai ha lavorato come inviato per Circus, Raggio Verde, Sciuscià, ed Emergenza Guerra. Nel 2003 è stato coautore di Report insieme a Milena Gabanelli. Nel 2006 è stato a fianco di Michele Santoro in AnnoZero. Dal 2007 è di nuovo firma di punta di Report su Raitre. Tra le suo pubblicazioni «Soldi di famiglia» (Rizzoli).

Armando Sorrentino è avvocato. E’ stato il legale della parte civile Pci-Pds nel processo per l’uccisione di Pio La Torre e di Rosario Salvo. Ha rappresentato la parte civile nei processi per la Strage di Capaci e nel «Borsellino ter». Inizia l’attività negli uffici legali della Cgil, a lungo militante e dirigente locale del Pci-Prs, oggi è impegnato nell’Anpi e con l’Associazione dei Giuristi Democratici.

Grazie e a ritrovarci

Sonia Patanìa

Sonia Patanìa
 Responsabile Comunicazione e Eventi
 La Feltrinelli Libri e Musica
 via Etnea 285, Catania
 eventi.catania@lafeltrinelli.it

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Rubrica : {Flash}

Un tentativo di strage: comunicato stampa UDI

Il martedì 22 maggio 2012

Comunicato stampa

19 maggio 2012 – Italia Scuola Morvillo-Falcone

Un sabato mattina di primavera: attentato in istituto professionale di Brindisi - Una morta, un’altra in pericolo di vita, altre ferite e feriti.

Un tentativo di strage …

Una strage di giovani che andavano a imparare in un istituto professionale di tecnica, di moda.

Un istituto frequentato prevalentemente da giovani donne.

Altissimo è il valore simbolico della scelta del luogo, una scuola dove le giovani vanno ad apprendere conoscenze e costruire saperi per lavorare e costruirsi una vita libera e migliore. Significa tante cose la scelta del luogo, basta volerli vedere tutti questi significati, come li ha visti chi ha preparato l’attentato.

Qualunque sia la matrice, qualsiasi possa essere la valenza politica sia di attacco alle istituzioni, o terrorismo di vario stampo, una cosa è certa, che la conta delle morti violente di giovani donne subisce un aumento repentino nel panorama miserevole dei femminicidi quasi quotidiani in ogni parte d’Italia. Che la violenza spietata e disumana, singola o collettiva che sia, si manifesta ancora una volta.

Comunque la si voglia chiamare, questa è la cronaca della arretratezza di un paese che si annovera fra le potenze economiche mondiali, e che si ammanta di una democrazia di cui le donne non possono usufruire né in casa né fuori casa.

Quante sono le morti violente delle donne ogni anno? Nel 2012 in aumento progressivo e, nell’insieme, ogni anno centinaia, una strage che è solo la punta dell’iceberg della violenza maschile. Violenza a cui si aggiunge questa che crea lutto, dolore e terrore in tutto il paese. Paura che entra nelle coscienze perché abbatte uno degli ultimi luoghi, la scuola, considerati generalmente sicuri. Bisogna fermare questa violenza singola e collettiva.

Bisogna porre argine in ogni modo alla strage, prima, durante e dopo qualsiasi indagine o summit.

Non è più tempo di parole e di opinioni, è tempo di scelte, rimedi e di coscienza civile.

Un intero anno abbiamo passato con l’UDI, in tante e tante in tutta Italia con la Staffetta di donne contro la violenza sulle donne, da 25 novembre 2008 al 25 novembre 2009. Su, su dalla Sicilia alla Lombardia.

Fino all’ONU, a New York siamo andate. E ancora siamo qui a fare la conta delle morte e ferite, senza una legge, senza un allarme, senza prevenzione, senza contrasto, senza nessun tentativo di modificare seriamente la cultura della violenza individuandone le radici storiche e politiche.

In poche parole senza alcun intervento adeguato di chi ci rappresenta, amministra ed emana leggi.

Le nostre istituzioni dovrebbero condividere con noi il nostro perenne lutto, e devono riconoscere la nostra grande generosità di donne che sempre collaborano e sopportano nella speranza di una pace meritata. Devono riconoscere l’ingiustizia della condizione di terrore quotidiano in cui siamo costrette a vivere, e devono trovare sempre i colpevoli e garantire una pena certa, devono adoperarsi a promulgare leggi di contrasto e prevenzione alla violenza, di qualsiasi forma e tipo. Perché è un guadagno per tutte e tutti.

Quante volte ancora dovremo piangere vite di donne spezzate per capriccio o per esercizio arbitrario di un potere personale o collettivo, che in Italia purtroppo è ancora monopolio del genere maschile?

Il dolore per Melissa e le altre ragazze e ragazzi è indicibile e può essere espresso solo in parte con la condivisione del terribile dolore dei loro genitori, degli insegnanti e di tutti coloro che riconoscono il valore della vita umana.

UDI Unione Donne in Italia

Sede nazionale Archivio centrale Via dell’Arco di Parma 15 - 00186 Roma Tel 06 6865884 Fax 06 68807103 udinazionale@gmail.com www.udinazionale.org

“Io non compro Golden Lady, Omsa, SiSi, Filodoro, Philippe Matignon, NY Legs, Hue, Arwa fino a quando tutte le operaie OMSA - Faenza non verranno riassunte”

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Rubrica : {Eventi in giro}

Un mito antropologico televisivo, di Maria Helene Bertino, Dario Castelli e Alessandro Gagliardo Catania, mercoledì 9 maggio 2012, ore 21 ZO centro culture contemporanee

Il lunedì 21 maggio 2012

“L’Italia che non si vede” Rassegna di cinema del reale

Un mito antropologico televisivo, di Maria Helene Bertino, Dario Castelli e Alessandro Gagliardo Catania, mercoledì 9 maggio 2012, ore 21 ZO centro culture contemporanee

Martedì 22 maggio, alle ore 21, presso il centro culture contemporanee ZO, quinto e ultimo appuntamento con “L’Italia che non si vede”, rassegna nazionale di cinema del reale promossa a Catania dall’officina culturale South Media (circolo UCCA). In programma, per la sezione “Le immagini perdute”, “Un mito antropologico televisivo”, un film nato attraverso il lavoro e la ricerca di malastradafilm film, pensato, discusso e montato da Helene Bertino, Dario Castelli e Alessandro Gagliardo.

Presentato con successo all’ultima edizione del Torino Film Festival, nella sezione Italiana.doc, Menzione Speciale “Premio UCCA Venticittà”, Un mito antropologico televisivo è un film pretesto pensato per introdurre nel dibattito culturale l’idea di antropologia televisiva, intesa come chiave di lettura di un racconto popolare non ancora affrontato dalla storiografia, nonché strumento di ricostituzione di comunità attraverso la visione della televisione come soggetto di narrazione. In mezzo un patrimonio enorme custodito da centinaia di piccole emittenti che passo dopo passo gli autori stanno cercando di recuperare, conservare e pubblicare.

Attraverso l’uso di riprese video realizzate tra il 1992 e il 1994 (periodo chiave per la storia siciliana e italiana) e provenienti da una televisione locale della provincia di Catania il racconto televisivo penetra nella storia popolare di una nazione per comporre così il quadro delle sue difficoltà, descrivendone la sua natura più profonda. La telecamera coglie frammenti di quotidiano e li restituisce dopo anni ancora carichi della loro capacità di descrivere la nostra società, invitandoci a mettere in atto una lettura antropologica della narrazione televisiva.

Ufficio stampa: info@southmedia.it 349 1549450 www.southmedia.it

CG

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