Il Ministro tunisino Mohamed Mehdi Mlika ospite del Lions Club Catania Gioeni

giovedì 16 ottobre 2008, di Daniela La Chioma


La data del 2010, anno dell’istituzione di una zona di libero mercato nel Mediterraneo, è sempre più vicina e pone l’esigenza di un confronto produttivo che faccia di questa data una grande possibilità che nell’area si apra un processo d’integrazione regionale. Una forte unità storica che faccia riferimento alle antiche tradizioni culturali in comune è la condizione necessaria per mettere fine a ogni forma di tensione demografica, religiosa e culturale e poter far crescere un clima di prosperità economica e sociale. Le tendenze messe in atto dal processo di globalizzazione favoriscono, piuttosto che bloccare, il processo di regionalizzazione dando spinta a tutti quei paesi e popoli che inseguono una piena autodeterminazione attraverso la ricerca ed il recupero di ruoli e relazioni internazionali più vantaggiosi. Fra queste regioni rientra l’area del nostro Mediterraneo.

Di tutto ciò si è discusso durante il convegno “Mediterraneo 2010 e qualità della vita” organizzato dal Lions Club Catania Gioeni, sotto la guida del Presidente, Avv. Matteo Licari, in collaborazione con il Comitato Distrettuale Mediterraneo Sicilia 2010 e la fondazione Onlus AISI-Sicilia Mediterraneo per la Pace, associazione promossa dall’Onu e presieduta dall’Ing. Salvatore Grasso. Alla presenza di un pubblico numeroso e attento, sono intervenuti S.E. Mohamed Mehdi Mlika (Ministro Consigliere del Primo Ministro della Repubblica Tunisina), il Prof. Angelo Messina (Vice Presidente Nazionale di Federparchi), il Dott. Carlo Alberto Tregua (Direttore del Quotidiano di Sicilia), il Presidente della IV Circoscrizione Lions, Dott. Antonio Pogliese e il moderatore Dott. Piero Maenza, Vice Capo Redattore Rai Tg regionale. Il meeting ha acquistato maggiore spessore in quanto inserito in un programma di iniziative tese ad allargare e sviluppare i rapporti di amicizia con la Tunisia, che grazie alla coraggiosa politica internazionale intrapresa da suo Presidente Ben Alì, è un concreto punto di riferimento per la pace nel bacino del Mediterraneo. Tutti i relatori hanno ribadito l’importanza di una fattiva collaborazione tra i paesi dell’area del Mediterraneo con l’obiettivo di raggiungere un ruolo di maggiore competitività, come ha sottolineato l’Ing. Salvatore Grasso, e l’urgenza di accelerare i tempi.

S.E. Mohamed Mehdi Mlika, intervenendo sul fatto che molti paesi sono in ritardo rispetto all’appuntamento del 2010, ha dichiarato che “per raggiungere gli obiettivi prefissati nel quadro dell’accordo di Barcellona c’è bisogno di maggiore solidarietà”. Ha aggiunto che “l’unione dei Paesi del Mediterraneo, proposta da Sarkozy, si prefigge che ogni paese collabori da parte sua sul piano energetico, per adattarsi al cambiamento climatico, per lottare contro l’immigrazione clandestina e contro il terrorismo.” Parlando del problema dell’ambiente ha detto che “troppi Paesi del Sud si sono sviluppati senza pensare all’ambiente e bisogna ristabilire l’equilibrio tra ambiente e sviluppo ricorrendo a dei piani d’azione.” Continuando su questo tema ha detto che è necessario stringere i tempi se non si vuole arrivare impreparati all’appuntamento, anche perché la Sicilia rappresenta una naturale piattaforma commerciale per la Tunisia. Ha aggiunto che il suo Paese, “la Tunisia, fa molti sforzi; già sono stati attuati molti cambiamenti economici e culturali; insieme al Presidente Ben Alì abbiamo raggiunto degli obiettivi. La Tunisia, tra i Paesi del Sud, è quello dove viene investito il 2,5% del PIL per la protezione dell’ambiente.”

A dare ancora più rilievo all’avvenimento, il Presidente del Lions Catania Gioeni, l’Avv. Matteo Licari, al termine del meeting ha anticipato “che i lavori della giornata e gli interventi dei relatori saranno presentati al Governo Regionale, nella persona del Presidente Raffaele Lombardo, e che verrà indirizzato un documento di sintesi della conferenza al Ministro dei Trasporti e all’Enac, con la richiesta di istituire una linea aerea che colleghi direttamente Catania con Tunisi, stante il vertiginoso aumento dell’interscambio commerciale tra la Sicilia orientale e la Tunisia”.


Daniela La Chioma

Attualità e società

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