Gli ostaggi italiani sono riapparsi in una tv araba

mercoledì 28 aprile 2004, di Luca Salici

Gli ostaggi sono vivi e appaiono in buone condizioni. Il video porta con sè un comunicato dei rapitori: "Italiani manifestate contro il vostro governo o i vostri connazionali verranno uccisi".

Lunedì 26 aprile 2004, Umberto Cupertino, Salvatore Stefio e Maurizio Agliana, i tre italiani rapiti due settimane fa dalle ’Brigate verdi di Maometto’, sono apparsi in un filmato trasmesso dalla tv "Al arabica di Dubai". Insieme al video, che dimostra che gli ostaggi sono ancora vivi, le brigate verdi hanno allegato un comunicato in cui minacciano di uccidere i nostri tre connazionali se il popolo italiano non si ribellerà, manifestando contro la decisione del governo di appoggiare la guerra in Iraq.

"Libereremo gli ostaggi solo se simpatizzerete con la nostra causa, ci mostrerete la vostra solidarietà e respingerete pubblicamente la politica del vostro primo ministro Berlusconi, dando luogo a una grande manifestazione nella vostra capitale per protestare contro la guerra; tempo disponibile cinque giorni".

Il presidente del consiglio Silvio Berlusconi viene citato più volte nel comunicato stampa: "Chi vi sta guidando è un servo agli ordini del suo padrone, e non presta attenzione alcuna al popolo. Vi diciamo che le persone detenute da noi sono dei criminali di guerra e delle guardie private che Berlusconi ha assoldato per vigilare sulla sicurezza dei suoi padroni. Abbiamo preso queste persone perché facevano spionaggio".

Subito si è messa in moto la macchina organizzatrice per la manifestazione pacifista per salvare i nostri connazionali dalla morte. Il giorno stabilito per l’evento è giovedì 29 aprile a Roma. I familiari degli ostaggi hanno chiesto aiuto a tutti gli italiani: "Aiutateci a liberare i nostri cari".

Ecco il testo integrale diffuso dal gruppo iracheno, così come è stato riportato dalla televisione araba. Il messaggio risalirebbe a domenica 25 aprile:

"Agli amici amanti della pace del popolo italiano e a tutti gli uomini liberi del mondo. Ci rivolgiamo a voi per la seconda volta per farvi partecipi di una grande responsabilità nei confronti dei vostri concittadini. E’ oramai chiarissimo, senza ombra di dubbio, che chi vi sta guidando è un servo agli ordini del suo padrone, e non presta attenzione alcuna a voi. Vi diciamo che le persone detenute da noi sono dei criminali di guerra e delle guardie private che Berlusconi ha assoldato per vigilare sulla sicurezza dei suoi padroni. Egli non ha preso nessuna iniziativa per cercare di liberarli. Annunciamo a voi e a tutti gli uomini liberi del mondo che la nostra è una causa giusta, stiamo difendendo la nostra terra, il nostro onore e i nostri sacri valori, dopo che le forze del male sono venute da dietro gli oceani per occupare la nostra terra. Questo nostro diritto (di difendere la nostra terra) è riconosciuto dalle leggi celesti e dal diritto internazionale. Continueremo a dare la caccia a tutti coloro che ci danneggiano per punirli e saremo in grado di fare ciò, a Dio piacendo, specie con le spie italiane detenute presso di noi".

"Vi diciamo che in segno di buona volontà provvederemo a liberarli e farli partire fuori del nostro paese se dimostrerete di essere favorevoli alla nostra causa collaborando con noi e se direte no alla politica del vostro primo ministro pubblicamente attraverso una grande manifestazione che percorra tutte le vie della vostra capitale, in segno di protesta nei confronti della guerra contro di noi e a sostegno della nostra causa e in segno di solidarietà con tutti gli uomini liberi del mondo e se inviterete il vostro governo a ritirare le proprie truppe dal nostro paese. Vi concediamo 5 giorni di tempo, in caso contrario, li uccideremo senza esitazioni e senza ulteriori avvertimenti".


Luca Salici

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