Come una marea

sabato 29 settembre 2007, di enza

Tempo che fuggi inesorabile, come vento spazzi via tutto di noi: ciò che siamo e ciò che non siamo riusciti ad essere...

Tempo che fuggi inesorabile, come vento spazzi via tutto di noi: ciò che siamo e ciò che non siamo riusciti ad essere.

E’ l’ora di sedersi all’ombra del glicine ed assaporare, anche in quest’ora tardiva, un ultimo anelito di gioia e di amore,per allontanare da noi il ricordo della morte.L’idea immanente che tutto,senza scampo,si trascina verso l’ignoto e finisce, ci rende ansiosi, veloci,smaniosi di cogliere l’attimo fuggente.Trepidanti come belve braccate,desideriamo far rinascere amore, elargire ancora sorrisi,amare,danzare come in una eterna primavera,scandendo il tempo più lentamente

Tic...Tac.

Lungo interminabile intervallo di vita vissuta intensamente;è l’attimo dove la fine sembra la giusta meta,solitaria meta senza rimpianti,nè carezze,senza più albe,nè tramonti,senza più brezza.Ma....L’anima vive,dicono che vive e allora:dove andrai anima mia solitaria,quando si sarà spenta questa breve luce?Vagherai per i verdi pascoli,sentirai il sole ancora scaldarti e la danza delle stagioni susseguirsi all’infinito?

Tutto sommerge come una marea il mio cuore trafitto dal dubbio.


enza

Vento mare pioggia

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