Elogio alla bellezza: Siracusa

martedì 17 aprile 2007, di Tano Rizza

Trenta scatti per raccontare la bellezza di Siracusa. Una città che nelle sua storia ha accolto popolazioni, e culture, provenienti da ogni angolo del mondo. L’Unesco l’ha dichiarato Siracusa città patrimonio dell’Umanità...

Trenta scatti per raccontare la bellezza di Siracusa. Una città che nelle sua storia ha accolto popolazioni, e culture, provenienti da ogni angolo del mondo. Le differenze che l’hanno attraversata, allo stesso tempo, l’hanno arricchita. Il racconto fotografico, con pillole di storia, ci aiuterà a capire come Siracusa ha nella cultura il suo punto di forza, e perchè l’Unesco l’ha dichiarata città patrimonio dell’Umanità.


 

Siracusa è un comune italiano di 150.000 abitanti, capoluogo della omonima provincia, dal 2005 assieme alla necropoli rupestre di Pantalica è stata dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’UNESCO, già definita da Cicerone "la più grande e bella di tutte le città greche."

Lungomare di levante(Ortigia)


La città di Siracusa in Sicilia fu fondata nell’VIII secolo a.C. da coloni greci provenienti da Corinto. Fu città di primaria importanza nella Sicilia greca. Conquistata dai Romani nel 212 a.C. fu capitale della provincia di Sicilia. Ancora importante sotto il dominio bizantino fu presa dagli Arabi nell’878. Nell’XI secolo fu riconquistata dai Bizantini e passò quindi sotto il dominio dei Normanni. Dopo un breve dominio genovese nel XIII secolo, seguì le vicende di tutta la Sicilia (Regno di Sicilia e Regno delle Due Sicilie prima e Regno d’Italia poi).

Il duomo di Siracusa


La fama di Siracusa è legata alla sua storia greca, quando la polis comandava sui mari insidiando la potenza di cartaginesi e romani. Di quell’epoca restano molte testimonianze, come la famosissima Fonte Aretusa, una fonte d’acqua dolce nel cuore di Ortigia, legata al mito di Aretusa e Alfeo celebrato da tanti poeti e scrittori e l’Acquedotto Galermi.

Nell’area archeologica della Neapolis, l’antico cuore della città si trovano il Teatro greco, dotato di un’eccellente acustica era sede di rappresentazioni oratorie e teatrali, animando la vita politica e culturale della città. Ad oggi esso è il fulcro delle rappresentazioni classiche dell’INDA. Anche l’Orecchio di Dionigi, cavità artificiale ricavata dall’estrazione della pietra, è spesso sede di spettacoli estivi di grande suggestione. A pochi passi si trova anche l’Ara di Ierone un altare monumentale voluto da Gerone II.


L’epoca greca

La città era anticamente difesa da una cinta muraria che aveva il suo apice nel Castello Eurialo, unico esempio di fortezza greca ancora intatta e mai espugnata, che dominava la città nel punto più avanzato. Per la sua costruzione e per la costruzione degli altri templi di epoca greca furono edificate diverse latomie, di cui la più famosa è la Latomia dei Cappuccini nella quale vennero rinchiusi i soldati prigionieri della guerra con Atene, lasciati morire di fame e stenti.

Siracusa possiede anche alcuni templi parzialmente intatti, di cui il più famoso è il Tempio di Apollo,il più antico della Sicilia e collocato in Ortigia; mentre il Tempio di Zeus detto "rui culonne" (due colonne) perché dell’intera costruzione restano in piedi solo due colonne, risulta essere il secondo tempio più antico della città.

La fonte Aretusa, in Ortigia


L’epoca romana

L’epoca romana ridimensionò vistosamente la città, quanto a splendore e importanza. Tuttavia restano diverse opere di notevole importanza come, l’Anfiteatro romano usato per le lotte dei gladiatori e gli spettacoli circensi; il Ginnasio romano e l’intricata rete di catacombe dove i primi cristiani difendevano il loro diritto di espressione religiosa.

Il lungomare Alfeo


 

Siracusa bizantina

Nel 663 l’imperatore Costante II, sovrano di Costantinopoli, per un suo preciso disegno politico che intendeva porre la Sicilia al centro dei suoi domini, elesse Siracusa come propria sede e, conseguentemente al costume tardoantico, la città divenne capitale dell’Impero dei Romani (questa la corretta definizione dell’impero bizantino). Fu, questo, momento fondamentale della storia di Sicilia, in cui Siracusa, sede della corte imperiale, visse un suo grande periodo di splendore. Sappiamo già che Belisario nel 535 era entrato in Siracusa, entusiasticamente applaudito.


Costante quindi trovava una popolazione largamente ellenizzata in un sito di eccezionale rilevanza geografica per il controllo del Mediterraneo e 1’intervento militare nelle province vicine. Con Costante II la Sicilia approfondì le sue radici elleniche, essendo avvenuto nell’isola il passaggio dal rito latino al greco. Nel 692 la città divenne capitale del Thema di Sicilia e il 21 maggio 878, dopo più di 50 anni dal primo sbarco e al termine d’un lunghissimo assedio, Siracusa fu conquistata dagli Arabi, che ne massacrarono circa 5.000 abitanti, suscitando nel mondo, bizantino e non solo, uno shock che verrà superato solo nel 1453 con la caduta di Costantinopoli.


Il medioevo

Con la caduta dell’Impero Romano si apre il medioevo e ha maggiore impulso il cristianesimo. Siracusa diviene la prima città dell’occidente in cui viene eretta una chiesa, ossia l’odierno Duomo edificato sui resti di un antico tempio greco. Ma sorge anche la Chiesa di San Giovanni alle catacombe, luogo ove san Paolo, apostolo e uno dei quattro evangelisti predicò la fede cristiana, rendendo di fatto Siracusa, insieme all’opera di San Marciano, suo primo vescovo, uno dei primi centri di diffusione del cristianesimo. La città conosce anche l’erezione di una fortificazione voluta da Federico II e posta all’estrema punta di Ortigia, il Castello Maniace.

Il castello Maniace


Da ricordare anche la nascita di altri importanti chiese come quella di San Martino, la Chiesa di San Giovannello, ma soprattutto la Chiesa di Santa Lucia al Sepolcro costruita per contenere le spoglie di Santa Lucia attualmente custodite a Venezia. Oggi ospita il famoso quadro del Caravaggio. Risalgono a quell’epoca anche i grandi palazzi nobiliari: Palazzo Montalto e Palazzo Gargallo, nonché la costruzione del Bagno ebraico (Miqwe) all’interno dell’antico ghetto di Ortigia.


La rinascita barocca

Dopo il disastroso terremoto del 1693, la città conobbe un nuovo risorgimento architettonico. Nuovi edifici e chiese vennero costruiti per riportare all’antico splendore la città. Le famiglie nobiliari sostennero l’architettura tramite una serie di edifici, come il Palazzo Impellizzeri, il Palazzo Beneventano del Bosco, l’Arcivescovado e diverse chiese quali: Chiesa dell’Immacolata, Chiesa di San Giuseppe, Chiesa dei Cappuccini, Chiesa di San Filippo Neri, Chiesa di Santa Lucia alla Badia, Chiesa del Collegio ecc.

Infine fu realizzato il Palazzo del Vermexio (Municipio), sede del governo della città.

La fontana di Minerva a Piazza Archimede, e uno dei tanti balconi barocchi in Ortigia


 

Angoli di Ortigia


Piazza S.Giovanni


Testi tratti da Wikipedia, l’enciclopedia libera

Foto di Tano Rizza, redazione Girodivite

Altre foto su: http://tappetivisivi.blogspot.com/


Tano Rizza

:.: Città invisibili

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