Inceneritori sì o no?

giovedì 8 febbraio 2007, di Enzo Maddaloni

Bisogna essere sempre più convinti del riciclaggio, costruendo una "rete di interessi" alternativi a quelli della camorra e degli affari della monnezza, per tutelare la nostra salute. Vediamo perchè...

Il Consigliere Regionale di Rifondazione Comunista Gerardo Rosania è soddisfatto per la convocazione del Consiglio Regionale sui Rifiuti dopo le manifestazioni dei Cittadini di Serre che hanno protestato per l’insediamento della discarica nell’Oasi del WWF di Serre.

Egli stesso ci comunica che la riunione dei capigruppo ha deciso di fissare le date del Consiglio Regionale della Campania nei giorni 20, 21 è 22 febbraio 2007, per licenziare la legge regionale sui rifiuti.

“Sono soddisfatto del risultato raggiunto- commenta il Consigliere Gerardo Rosania- dal lavoro in sinergia di tutti i Consiglieri regionali della Provincia di Salerno e dei cittadini e rappresentanti istituzionali della Piana del Sele e della Provincia di Salerno. Ancora una volta il lavoro svolto in modo unitario a tutti i livelli istituzionali raggiunge l’obiettivo di migliorare la qualità dela vita dei cittadini della Regione Campania. Un ringraziamento particolare alla sensibilità della Presidente del Consiglio regionale Lonardo alle istanze venute dal territorio, e a tutta la conferenza dei capigruppo. Ora si tratta di lavorare celermente per licenziare un atto condiviso dal Consiglio e che sia una premessa per il ritorno alla normalità in tempi rapidi , per superare questa assurda situazione di emergenza che dura da ormai troppi anni. Già da lunedì , con l’assessorato all’Ambiente della Provincia di Salerno, avvieremo un confronto per recepire i suggerimenti che provengono dal territorio e per sostenere la scelta della Provincializzazione del Ciclo dei Rifiuti”

Per quanto riguarda la Legge Regionale speriamo che la stessa possa prendere ad esempio alcune esperienze che già in altre regioni e comuni italiani si sono avviate distribuendo anche alle famiglie una tessera a "punti", da scalare dalle tasse della spazzatura, per chi consegna ad appositi centri i rifliuti raccolti attraverso la differenziata.

In Germania ogni vuoto: lattina, vetro o qualsivoglia contenitore; ha un costo che precostituisce l’interesse ad essere raccolto, per consegnarlo agli stessi negozianti (in questo caso), che a loro volta lo consegnano alle industrie che riciclano il rifiuto. In germania sono a quota 99%.

Il perchè è meglio riciclare dall’incenerire ce lo continuano a dire gli studi fatti sui danni da "diossine".

Qui non la faccio così lunga e vi do più tempo per leggervi lo studio allegato fatto in Provincia di Venezia e realizzato dalla Regione Veneto in collaborazione con il Registro dei Tumori. Molto interessanti le conclusioni che qui riporto integralmente:

"1. La Provincia di Venezia ha subito un massiccio inquinamento atmosferico da sostanze diossino-simili rilasciate dagli inceneritori, soprattutto nel periodo 1972 – 1986.

2. Nella popolazione esaminata risulta un significativo eccesso di rischio di sarcoma correlato sia alla durata che all’intensità dell’esposizione .

3. Il rischio appare particolarmente concentrato nei comuni di Stra, Vigonovo e Fiesso d’Artico che vengono interessati dai venti prevalenti di Nord Ovest (Fig. 6).

4. Gli inceneritori con più alto livello di emissioni in atmosfera sono stati quelli che bruciavano rifiuti urbani. Nell’ordine sono seguiti quelli per rifiuti ospedalieri e quelli industriali, ricordando però come per quest’ ultimi i problemi d’inquinamento storicamente rilevati riguardino in particolare una diversa matrice (acqua)."

Cosi come sono interessanti le considerazioni generali finali :

"1. Tra ubicazione geografica delle fonti inquinanti esaminate in questo studio ed aree di ricaduta delle loro emissioni esisteva una grande distanza e di ciò dovrebbero tenere conto le valutazioni di impatto ambientale di questi impianti.

2. L’indagine nel suo complesso suggerisce che lo smaltimento dei rifiuti segua percorsi alternativi a quello dell’incenerimento, dal momento che si rende responsabile della dispersione in atmosfera di cancerogeni che, oltre a riconoscere una molteplicità di cellule bersaglio, sono in grado di agire per effetto di una bio-accumulazione. Un fenomeno difficilmente evitabile da misure di prevenzione basate sul solo contenimento delle concentrazioni di inquinante ammesse per singole fonti di emissione in atmosfera.

3. Le politiche ambientali dovrebbero porre al centro delle proprie strategie la riduzione della produzione dei rifiuti come necessario obiettivo di prevenzione primaria."

Si spera, che la stessa Legge Regionale contenga anche delle disposizioni di tutoraggio dell’ambiente, sui danni fin qui prodotti e eventuali futuri, con precise sanzioni, a parte il prinicipio della provincializzazione, anche se quest’ultimo criterio rischia di essere di difficile applicazione.

A questo punto sarebbe interessante che (anche) la nostra Regione Campania, unitamente (ad esempio) al Registro dei Tumori della Provincia di Salerno, avviasse (per legge) un serio studio epidemiologico, chiarament anche sul resto del territorio regionale, per l’abbandono dei rifiuti ed, in particolare, per la Provinicia di Salerno, per i Comuni dell’AgroNocerinoSarnese e per i Comuni della Piana del Sele.

Ciò per verificare, al di la degli inceneritori, quali sono, già oggi, i danni causati agli abitanti dall’inquinamento ambientale (es. Solofrana - il fiume più inquinato d’europa - e l’uso eccessivo di fitofarmaci in agricoltura - il doppio della media nazionale 9 Kg/ara a fronte di una media di 4 Kg/ara) oltre a tutto il resto.

Questa Legge Regionale deve rispondere sia agli aspetti futuri che a quelli di monitoraggio del vecchio e l’impatto sulla salute dei cittadini.

Documenti allegati


Enzo Maddaloni

:.: Città invisibili

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