L’ennesimo misfatto sulla costa siracusana

mercoledì 17 gennaio 2007, di Giuseppe Castiglia

Dopo Asparano luogo del misfatto è la Penisola Mad­dalena, un’area tra le più pregiate del territorio che con Decreto Ministeriale del 3 apr. 2000, è stata definita Sito d’Importanza Comunitaria (SIC n°cod. ITA090008).

Ebbene l’esistenza del Sic è stata ignorata, il consiglio comunale di Siracusa ha ap­provato il piano di lottizzazione per la realizzazione del villaggio della Maddalena ignorando, inoltre, il vincolo paesaggistico e archeologico.

Ha del paradossale istituire l’Area Marina Protetta del Plemmirio, proprio con la fi­nalità di tutelare e valorizzare l’ecosistema e la biodiver­sità marina e costiera, e nello stesso tempo cementificare la costa che ne dovrebbe essere la naturale fascia di protezione, infatti, da più parti viene chiesta l’istituzione di una riserva terrestre.

La Maddalena Siracusa

Questa logica paranoica dei fondamentalisti dogmatici dello sviluppismo selvaggio ed ad ogni costo sta massacrando la vera risorsa del futuro che è il territorio. L’aberrazione antieconomica di assoggettare tutto alla crescita senza limiti non è indice di progresso, ma di barbarie, di mancanza di rispetto e di diniego dell’identità. È la stessa logica che ci ha regalato il cosiddetto triangolo industriale, che vuole trivellare per lo sfruttamento petrolifero il Val di Noto (patrimonio dell’Umanità) e che vuole distruggere 91 ettari di agrumeto per l’allargamento della Base di Sigonella.

Il paradigma più crescita-più lavoro-più consumo ci ha portato finora conseguenze nefaste e disoccupazione. A quest’infausto paradigma, proponiamo ed opponiamo il paradigma della vera modernità, del progresso-civiltà costruito su uno sviluppo equilibrato, durevole, compatibile, non schiavo della speculazione, non invasivo, fondato su una visione biocentrica e non antropocentrica.

Il Coordinat. Prov. dei Verdi - Paolo Pantano


Giuseppe Castiglia

:.: Città invisibili

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