Intervista a Melissa P. : " Sono determinata a realizzare i miei progetti"

mercoledì 25 febbraio 2004, di Antonio Bugliarello

La scrittrice catanese Melissa P è stata duramente contestata durante il dibattito con gli studenti avvenuto nell’auditorinum del Monastero dei Benedettini

La presenza di Melissa P., la scrittrice catanese autrice di «Cento colpi di spazzola prima di andare a dormire" ha catalizzato tutta l’attenzione di una serata che pure vedeva la presenza di uno scrittore come Sergej Bolmat, autore di "I ragazzi di San Pietroburgo", libro cult in europa e non solo in Russia. L’incontro, organizzato al Monastero dei Benedettini da Antonio Presti, ideatore del progetto "Viaggio in Sicilia verso Librino", e dalla Facoltà di Lingue e Letterature straniere di Catania, ha visto una presenza numerosa di studenti e curiosi. Gli studenti intervenuti al dibattito che ha seguito la presentazione degli autori hanno contestato duramente l’incontro e in particolar modo il libro di Melissa, negandone ogni possibile valore letterario, giudicandolo frutto di una mera operazione commerciale.

Una ragazza, aprendo il dibattito, ha dichiarato: "Librino non aveva bisogno di poesia ma di strutture… Sono scandalizzata dal fatto che il Preside Pioletti e l’Università non hanno appoggiato altre iniziative, assemblee studentesche più importanti di questo incontro e che il libro di Melissa sia stato presentato come un’opera di un qualche valore letterario".

Melissa P. Non si è lasciata intimidire: "Il libro ha toccato delle corde quali paure, angosce, che riguardano tutti - ha detto - « E’ questo, che accompagnato da un interesse morboso alla mia vicenda spiega il suo successo e l’enorme numero di copie vendute… Ricevo molte e-mail ogni giorno in cui i ragazzi dicono che vivono le stesse emozioni, si identificano in me"

Al termine dell’incontro abbiamo avvicinato Melissa per farle alcune domande.

Quando ti trovi a parlare del tuo libro, i tuoi lettori ne danno un’interpretazione critica che coinvolge anche il tuo vissuto. Qual è il tuo rapporto con le critiche e con le interpretazioni della tua storia?

«Il processo di scrittura è istintivo e creativo. Quando ho iniziato a scrivere le pagine del mio diario io non interpretavo me stessa, la scrittura era il frutto di una mia esigenza liberatoria .Ma il confronto con le interpretazioni scaturite dalla lettura del libro mi ha aiutato ad analizzare più approfonditamente quello che mi è successo e quindi a capirmi meglio».

La tua è una storia autobiografica. Le ferite legate ad un vissuto come il tuo possono graffiare l’anima per sempre. Qual è il rapporto con il tuo passato, con la Melissa del libro?

«Ho scritto il libro per una esigenza interiore di affrontare la mia storia, ma ora è superata, occorre andare avanti. Sono determinata a realizzare i miei progetti. Le pagine del mio libro rappresentano il passato e scriverle ha avuto una parte importante nell’affrontarlo».


Antonio Bugliarello

Attualità e società

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