S&G n. 191

mercoledì 23 novembre 2022, di Franco Novembrini

Da VLS1929: Una riunione con dei dubbi

Come annunciato sabato scorso nella sala riunioni di Villa Camperio a VLS1929 si è tenuta una interessante iniziativa alla quale partecipavano, si fa per dire, il Comitato genitori delle scuole cittadine, del Comitato pro autorefezione e di quello contro il deturpante "caranchino" con relativa piastra di cemento al posto di due pini dei quali uno ultracentenario. La riunione non è stata esaltante per il numero impietoso dei partecipanti, una ventina, le cause saranno state la giornata primaverile che invitava più ad andare al Parco di Monza, distante poche centinaia di metri.

Comunque la riunione è cominciata bene e si sono rispettati sia l’orario che la durata degli interventi (5 minuti), i temi trattati sono stati abbastanza sviscerati e debbo dire che purtroppo a farla da padrona è stata la burocrazia sia comunale che scolastica, interpretata in maniera restrittiva, che ha posto inciampi di ogni genere ai problemi proposti, rendendo difficile la loro soluzione. Cioè ad una democrazia che dovrebbe partire dal basso, dai sogni e i bisogni degli alunni ad una burocrazia ottusa e cavillosa che impone limiti di ogni genere e creando diatribe fra gli stessi enti preposti al controllo della scuola.

Verso la fine della riunione avevo chiesto, tramite alzata di mano tipo scuola, di poter intervenire come cittadino ma è stato fatto capire che la parola spettava ad uno stimato architetto che ha cominciato a citare il suo curriculum e i suoi indubbi meriti politici in una precedente Giunta comunale per proseguire poi con una lezione di architettura nella quale però gli sono sfuggite alcune affermazioni, tipo volontà politica, che poco si conciliavano con il programma della riunione. Dopo una decina di minuti ho fatto segno alla signora che dirigeva il "traffico" degli interventi di far valere la durata stabilita dell’intervento, dopo due volte che non lo ha fatto mi sono alzato dicendo che non era mia intenzione di stare ad ascoltare un comizio, perché tale era divenuto ed ho lasciato la sala. Avrei voluto dire fra le altre cose, nei 5 minuti concessi, che alle prossime riunioni fossero portati anche i giovani dei quali si decidono le sorti scolastiche. Forse ci sarebbe un poco più di trambusto ma gli studenti potrebbero riservare qualche sorpresa alle nostre certezze sulle varie questioni.

Dispiace anche perché i temi trattati sono quelli che diverse volte ho evocato nei miei pezzi. Che fosse un comizio se ne è avuta la conferma il giorno dopo quando un settimanale locale ha riportato in una pagina una intervista all’architetto, del quale ho una certa stima, che ha intenzione di fare una lista cittadina per le elezioni comunali che si terranno fra poco più di un anno. Spero che sia stato uno scivolone che non influisca sulla sua decisione di presentarsi alle elezioni in quanto mi pare di capire che "gente nuova" sia stia facendo avanti per opporsi alla stagnante situazione che regna sovrana nel paese. Se la lista sarà fatta prima di dare un giudizio ne vorrei conoscere i componenti e citare un proverbio arabo come fece una nota attrice alle promesse di un politico: "Prima vedere cammello".

VEDERCI CHIARO - Non vorrei sembrare insistente se torno sulla questione dei sei lampioni spenti del sovrappasso di via Fratelli Bandiera. Confesso che ho un interesse personale nella vicenda in quanto porto il cane da quelle parti quando ancora è buio, lo faccio con la pila, ma la luce dei lampioni servirebbe e non solo a me. Coincidenza vuole che nel nuovo parcheggio di via Turati siano stati messi 5 lampioni belli nuovi, peccato che non siano mai stati accesi. Faccio una proposta visto che a Natale non ci saranno le solite luminarie non potrebbe la Junta fare un regalo ai cittadini ed appicciarli, come dicono a Napoli? Anche questi ultimi 5 sono stati segnalati molte volte telefonicamente e via mail al Comune. Rsvp


Franco Novembrini

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