S&G n. 188

mercoledì 2 novembre 2022, di Franco Novembrini

Da VLS1929: Burocrazia, Alberi & cemento

Speriamo sia finita la vexata quaestio della autorefezione a scuola senza dividere gli alunni fra "schiscettisti" e fruitori dei servizi di mensa. Il Tar ha emesso una sentenza che vede soccombente la preside Nora Terzoli che dovrà pagare anche le spese legali. La posizione dei genitori che vogliono che i figli mangino il pasto portato da casa con gli altri alunni è stata dichiarata lecita, ma lo era anche da precedenti sentenze, giusta e democratica, ma la preside aveva deciso di appellarsi a cavilli e normative divisive che non avrebbero certo trovato consensi alla scuola di Barbiana o a Nomadelfia, per non parlare di insegnanti illuminati quali Aldo Capitini e Danilo Dolci, ma credo anche molti altri. No, la preside ha voluto praticamente costringere i genitori ad affrontare il giudizio del Tar che le ha dato torto. Ora pare ci sia in atto una diatriba sul rimpallo di responsabilità con la Junta comunale su codicilli e normative spesso assurde. Non si capisce nemmeno perché mancherebbe personale per il controllo della mensa quando lo stesso controllo viene finora eseguito con gli alunni in locali separati. Comunque speriamo sia finita dopo un anno di tira e molla. Altra questione che pare abbia avuto esito positivo è quella della ricreazione all’aperto della scuola "Villa". La preside voleva far costruire un recinto che avrebbe diviso l’area feste in due, mentre sarebbe stata accettata la proposta di chiudere gli ingressi negli orari nei quali gli studenti fanno la ricreazione. Personalmente i recinti non indispensabili non mi sono mai piaciuti e quindi anche questa si può annoverare fra le decisioni più consone.

LEGNO&CEMENTO - Altra polemica in essere è quella dell’abbattimento di pini per far posto ad un brutto prefabbricato che poggia su una piastra di cemento. L’opera dovrebbe essere provvisoria, se l’edificio dovesse somigliare alle foto del progetto comparse sui giornali la scorsa settimana farebbe veramente sfigurare il nostro paese, in più si deve ricordare che il sito si trova vicino ad una uscita secondaria del Parco di Monza. Un Caranchino insomma. Fra le giustificazioni addotte dalla Junta brilla quella della necessità di tale costruzione e della obbligatoria piastra di cemento come base per tale opera. In settimana è comparsa sulla stampa una soluzione diversa fatta dal Comune di Brugherio, distante pochissimi chilometri da VLS1929. La distanza delle scelte invece è quanto di più lontano si possa immaginare. Sono comparse delle foto di un’aula con biblioteca e attrezzature varie costruita a tre metri dal suolo intorno ad un grande albero che ha il tronco incorporato nell’aula e che non necessita di fondamenta di cemento. I ragazzi che vi entrano coronano il sogno di molti di noi che abbiamo sempre desiderato di avere una abitazione sugli alberi ma forse gli ideatori di tale progetto hanno letto "Il Barone rampante" di Italo Calvino, ma ci hanno aggiunto una comoda residenza. Basta così? Certo che no, in quanto quest’aula ha anche altri pregi, uno è quello che hanno usato molto legno degli alberi che a decine di migliaia furono abbattuti dalla tempesta Vaia sulle Alpi italiane. Poi il fatto che i ragazzi che ci studieranno non dimenticheranno certamente cosa è un albero e cosa rappresenta per la nostra salute. Infine, altro pregio che certamente non ha il cemento, una volta esaurita la sua funzione può essere smontata e ricostruita in altro luogo e se ammalorata usare il legno come combustibile od altro. Sarebbe stato possibile salvare i pini secolari abbattuti? Non ho le qualifiche per affermarlo, certo sarebbe stato bello ed educativo per una scuola una soluzione come quella del vicino comune. Se avete tempo cercate sui social le casette di legno di Brugherio e se avete fortuna troverete anche l’aula descritta.

MEMORANDUM - Essendo la Junta in tutt’altre faccende affaccendata, non ha avuto tempo di provvedere, malgrado abbia fatto un’altra segnalazione, a far riaccendere i lampioni che portano al sovrappasso di via Fratelli Bandiera e nemmeno a rendere funzionali i cartelli che delimitano l’altezza dei veicoli che debbono usare il sottopasso. Aspetta e spera, verranno le elezioni e allora sarà un tripudio di faremo, sistemeremo... La Speranza è anche una cooperativa sociale del nostro paesello.


Franco Novembrini

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