Ravanusa: territorio collassato

mercoledì 15 dicembre 2021, di Redazione Lavoro

Un disastro ampiamente annunciato. Il punto di vista di USB sulla tragedia del centro agrigentino.

Il disastro di Ravanusa, con il suo carico di morte e rovine, è il prolungamento del carico di morte e rovine che ha colpito Catania e il resto della Sicilia durante le alluvioni di novembre. Un filo unico collega questi disastri: le pessime condizioni del territorio, il rischio idrogeologico, la mancanza di manutenzione, la cementificazione, i cittadini considerati utenti.

Il centro storico di Ravanusa da anni continua a franare: altissimo il rischio idrogeologico dove insiste una frana, a valle di Corso della Repubblica fino alla zona del Canale, che ufficialmente dovrebbe essere monitorata dal Comune e dalla Protezione civile. Nello specifico: via San Francesco, via Ibla, via Dante Alighieri, via San Giuseppe, Corso della Repubblica e il quartiere ‘Mastro Dominici’.

L’amministrazione di Ravanusa nel 2018 ha ottenuto un primo stralcio di 7 milioni di euro per avviare un progetto contro il dissesto idrogeologico e la frana che interessa l’area a valle del centro storico. Un progetto per attivare e consolidare le condizioni di sicurezza e per arrestare lo scivolamento a valle dell’intero centro abitato. Sette milioni di euro per realizzare paratie di pali per consolidare il suolo. Sette milioni di euro anche per mettere a regime le acque superficiali, adeguare le sezioni idrauliche di deflusso dove risultano insufficienti allo smaltimento della portata dell’acqua. Oltre al ripristino della rete fognaria.

È ovvio che prima di tutto viene la vita umana, e la nostra vicinanza e la nostra solidarietà oltre alle cittadine e ai cittadini di Ravanusa, va agli instancabili lavoratori Vigili del Fuoco impegnati nei soccorsi. Ma ciò non ci impedisce di chiedere e di chiederci: che cosa è stato fatto realmente a Ravanusa per mettere in sicurezza il territorio e la cittadinanza tutta?

La strage di sabato sera 11 dicembre, a Ravanusa, è stata causata probabilmente dal cedimento del terreno, che ha investito la condotta di Italgas.

Asia USB Sicilia chiede un intervento immediato da parte della Regione Siciliana in tutti i territori dell’arcipelago siciliano che mostrano pericoli di cedimento e per la messa in sicurezza della cittadinanza e delle abitazioni.

Asia USB Sicilia chiede che venga resa pubblica dalla Protezione Civile regionale la mappatura dei centri urbani dove c’è pericolo di crolli e di frane.

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Ravanusa

Redazione Lavoro

:.: Città invisibili

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