L’importante è gongolare

venerdì 29 ottobre 2021, di Sergej


Draghi, presidente del Consiglio, ha varato la sua prima vera manovra economica: un colpo alle pensioni, un colpo al sussidio di disoccupazione, un colpo ad altri provvedimenti emanati dal governo precedente in piena emergenza Covid19. Nel complesso, una stretta alle palle dei pezzenti, e un sorrisetto ai ceti dominanti e ai ricchi.

“Ce lo dice l’Europa” risulta non pervenuta per diritti civili che riguardano la sessualità, asili nido, salario minimo, estensione del sussidio di disoccupazione a tutti i poveri (attualmente aiutava 3 milioni di poveri, su 9 milioni vantati dall’Italia), giustizia (in Botswana ridono ancora per il gran valore delle "riforme" emanate sotto la firma di Cartabia), consultori e diritto all’aborto (i “medici obiettori”), morti sul lavoro, morti sulle strade, lavoro nero, evasione fiscale, edifici pubblici accessibili per disabili e antisismici ecc_.

Mentre i partiti centristi (dopo l’eutanasia della sinistra, oltre un decennio fa) non sanno neppure cosa sono la riduzione dell’orario di lavoro, i beni pubblici (aria acqua suolo), i lavori usuranti e/o pericolosi, il ricatto del lavoro, e tutto quello che può riguardare la vita quotidiana di un pezzente che vive in quartieri da pezzenti e si ciba con cibo da pezzenti.

“Avvenire” quotidiano dei cattolici della CEI gongola per l’affossamento del disegno di legge Zan: l’importante è questo.


Sergej

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