Quisquilie&Pinzellacchere n. 128 - Al voto! Al voto! Ma come?

mercoledì 6 gennaio 2021, di Franco Novembrini


Un giorno sì e l’altro pure il Matteo Tre% e la sua banda di Bellenove dei campi e dei Boschi sono in tv e sui giornaloni italiani che, notoriamente, sono in mano ad editori la cui missione è il trionfo della Verità, del Bene sul Male e della Luce sulle Tenebre, che tradotto in italiano vuol dire disposti ad ogni inciucio affinché niente cambi e tutto resti come prima. Non ci credete? Rispetto i vostri dubbi ma se fate attenzione alle foto ed ai nomi degli intervistati e dei partecipanti a maratone tv, vi accorgerete che quelli che contano nelle varie conventicole sono sempre gli stessi o i loro figli o i loro cognati ed affini. Poi c’è la categoria zombies, cioè i morti viventi in versione italiana.

Ogni giorno, come dicevo all’inizio, è tutto un resuscitare di personaggi che quando facevano politica attiva non ne hanno azzeccata una, ma ora che compaiono con il loro libro sottobraccio descrivono le vicende che hanno vissuto con una reinterpretazione orwelliana, quella del famoso libro e del film "1984: il Grande Fratello’’ cioè una storia creata ad hoc fidando nella poca memoria e la mancanza di riscontri da parte di gran parte degli italiani i quali, poveri tapini, spesso si limitano a credere in ciò che viene loro presentato sui social o urlato nelle trasmissioni tv le quali fanno a gara ad ospitare e pagare chi le spara più grosse e spesso la settimana successiva afferma tassativamente il contrario. Come ho scritto diverse volte sto sfruttando questi periodi tragici di blocco per leggere o rileggere cose che pochi pubblicate anni fa. Rileggere l’intervista di Berlinguer a Scalfari nella quale prediceva la fine dei partiti che stavano tramutandosi in qualcosa di altro ed i cui ’’segretari’’ si invaghivano dei premier di turno, basta che usassero le parole magiche riformismo, governabilità, modernizzazione e terza o quarta via.

Queste parole spesso hanno nascosto la omologazione con chiunque potesse garantire loro la gestione del potere e dando il via a sconce ammucchiate dove tutto era possibile ed ogni patto nobilitato da auliche dichiarazioni che avrebbero fatto impallidire i celebri venditori di pentole delle tv commerciali. Pensate che alcuni nefasti personaggi che hanno ricoperto cariche importanti nei vari governi di questi anni sono nati in trasmissioni tv di un certo successo e di una certa volgarità assorbendone la mediocrità e il pressapochismo. Come giustificare in altro modo la situazione in cui siamo e nella quale costoro dichiarano di voler andare a votare e che il voto sanerà ogni cosa e che un nuovo leader compirà il miracolo della (ri)nascita e che i Draghi porta fortuna siano un simbolo del Capodanno cinese e non esportabili. Oltretutto il voto non è tecnicamente possibile se onestamente conosce lo stato reale in cui versa l’Italia.

AL VOTO! AL VOTO!... MA COME? - A chi invoca le elezioni, magari fintamente causa scomparsa se ciò avvenisse, in quanto gli va bene la situazione ricattatoria attuale e d anche da parte di quella opposizione che la invoca, secondo me non se le augura, vorrei porre alcune domande molto semplici: siamo in una pandemia mondiale dalla quale non sappiamo quando e come ne usciremo, vengono invocate elezioni, che a dire il vero in qualche paese si sono tenute, ma sarebbe possibile tenerle in Italia? Certamente sì se si risolvessero alcuni problemi tecnico burocratici quali: con quale legge elettorale ci andiamo? Non possiamo andarci con quella vigente se prima, avendo abolito un terzo dei parlamentari, non si ridisegnano i collegi elettorali per numero e per estensione. Poi come andiamo a votare? Con il solito sistema della matita e della tessera elettorale, cosa che i miei coetanei ricorderanno tale e quale alla "tessera del pane’’ del dopoguerra? Le sezioni elettorali avranno invece dei tavoli con gli scrutatori affiancati e dotati dei sacri sigilli (i timbri) o saranno distanziati fra di loro magari su banchi a rotelle? Il riconoscimento sarà possibile con le mascherine? Chi e in quale maniera consegnerà le schede da votare? Le cabine saranno sanificate ad ogni voto? La consegna e la riconsegna dei documenti, per lo più carte di identità cartacee vetuste, andranno anch’esse sanificate? Qualcuno con un po’ di memoria ricorderà quello che è avvenuto nelle ultime elezioni, le lunghe file che non si vedevano dalle prime elezioni del dopoguerra con lunghe ore di coda, ammassati, che hanno costretto molti seggi a chiudere oltre l’orario previsto per l’eccessiva burocratizzazione delle operazioni. Ultimo problemino, come e dove potranno votare le migliaia di sospetti positivi costretti alla quarantena e i lavoratori, in caso di blocco totale o parziale, che lavorano nei cantieri e nelle fabbriche di altre regioni ma risiedono altrove come faranno. Certo la storia insegna che in certe zone del nostro Paese negli anni scorsi hanno votato anche i morti la cosa è risolvibile, ma simili operazioni sono una specialità delle varie mafie che a loro volta vengono "attivate’’ dai capibastone della politica. Però, se qualcuno ha delle idee, ben vengano le elezioni. Io credo che Matteo Tre% queste cose le sappia e urli e ricatti sapendo che tecnicamente a votare non ci possiamo andare. Ma perché qualcuno non glielo ricorda al Senato?

Vorrei, per finire, permettermi due consigli per la lettura: il primo serio che ho già menzionato la scorsa settimana, quello del libro "Bruno Trentin e l’eclisse della sinistra - Diari 1996-2006’’, un libro profetico di un galantuomo e l’altro leggero, malgrado il titolo, la poesia di Giuseppe Giusti "La terra dei morti’’, quella che inizia con questi sonetti: "A noi larve d’Italia, / Mummie della matrice, / è becchino la balia, / anzi la levatrice; / con noi sciupa il priore / l’acqua battesimale, / e quando si rimuore / ci ruba il funerale.... E’ una poesia che andrebbe ricordata a quei personaggi che non decidono di ritirarsi dalla vita politica e sociale e credono che ad ogni sciagura ci sia bisogno del loro nefasto contributo che, spesso, peggiora le cose. Credetemi è utile rileggerla, io non ci trovo niente di macabro, anzi.


Franco Novembrini

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