Spillover

venerdì 3 aprile 2020, di Sergej

Una bellissima (?) parola e metafora che abbiamo imparato in tempo di pandemia

Siamo tutti bruchi che stanno per diventar farfalla. Solo che non sappiamo se ciò avverrà davvero, e che tipo di farfalla spunterà fuori. Se avrà memoria di noi, se saremo noi con la memoria di ciò che eravamo, se...

In attesa del Next Big One, ovvero del virus olocausto. L’attuale pandemia covid-19 ne è il preannuncio, un virus da allenamento, un modo di avvisarci di quel che più grosso si profila all’orizzonte, o un falso allarme?


“Le malattie del futuro, ovviamente, sono motivo di grande preoccupazione per scienziati ed esperti di sanità pubblica. Non c’è alcun motivo di credere che l’AIDS rimarrà l’unico disastro globale della nostra epoca causato da uno strano microbo saltato fuori da un animale. Qualche Cassandra bene informata parla addirittura del Next Big One, il prossimo grande evento, come di un fatto inevitabile (per i sismologi californiani il Big One è il terremoto che farà sprofondare in mare San Francisco, ma in questo contesto è un’epidemia letale di dimensioni catastrofiche). Sarà causato da un virus? Si manifesterà nella foresta pluviale o in un mercato cittadino della Cina meridionale? Farà trenta, quaranta milioni di vittime?

L’ipotesi è ormai così radicata che potremmo dedicarle una sigla, NBO. La differenza tra HIV-1 e NBO potrebbe essere, per esempio, la velocità di azione: NBO potrebbe essere tanto veloce a uccidere quanto l’altro è relativamente lento. Gran parte dei virus nuovi lavorano alla svelta. Fin qui ho usato termini come «malattia emergente» come se fossero noti a tutti, e forse avete intuito di cosa si tratta. Per gli esperti è pane quotidiano, tanto che esiste addirittura una rivista specializzata al riguardo, «Emerging Infectious Diseases», pubblicazione mensile dei CDC [Centers for Disease Control and Prevention; Atlanta, USA]. Ma è meglio a questo punto darne una definizione precisa. Nella letteratura scientifica se ne trovano diverse.

La mia preferita è questa: una malattia emergente è « una malattia infettiva la cui incidenza è andata aumentando dopo la prima introduzione in una nuova popolazione di ospiti». I termini chiave qui sono, ovviamente, «infettiva», «aumento» e «nuovo ospite». Una malattia riemergente, invece, «ha incidenza crescente in una popolazione ospite già esistente, come risultato di mutamenti di lungo periodo nella sua epidemiologia».

La tubercolosi è un esempio di malattia riemergente ed è un serio problema, soprattutto in Africa: il batterio che la causa sta sfruttando nuove opportunità, come infettare i pazienti di AIDS dal sistema immunitario compromesso. La febbre gialla, per citare un altro caso, riemerge periodicamente ogni qual volta la zanzara Aedes aegypti ha l’opportunità di ricominciare a trasportare il virus tra scimmie infette e uomini sani. La dengue, anch’essa trasmessa da punture di zanzara e con le scimmie come ospite serbatoio, è riemersa nell’Asia sudorientale dopo la seconda guerra mondiale a causa della maggiore urbanizzazione, dell’inefficiente controllo delle popolazioni di zanzare e di altri fattori ancora.

Lo spillover è un concetto diverso dall’emergenza, a cui è comunque collegato. Nell’uso corrente in ecologia ed epidemiologia (viene utilizzato anche dagli economisti, con un altro significato), lo spillover (che potremmo tradurre con «tracimazione») indica il momento in cui un patogeno passa da una specie ospite a un’altra.

È un evento ben localizzato nel tempo: gli spillover di Hendra sono accaduti quando è passato dai pipistrelli ai cavalli (Drama Series) e da questi agli esseri umani (Vic Rail), nel settembre 1994. L’emergenza di una malattia è invece un processo, una tendenza: l’AIDS è emerso nella seconda metà (o magari, come vedremo, all’inizio) del ventesimo secolo. Uno spillover porta all’emergenza quando un patogeno che ha infettato qualche individuo di una nuova specie ospite trova in questa condizioni particolarmente favorevoli e si propaga tra i suoi membri.”

David Quammen, Spillover. L’evoluzione delle pandemie, (Traduzione di Luigi Civalleri; collana La collana dei casi), Edizioni Adelphi, 2014. [ Edizione originale: Spillover. Animal Infections and the Next Human Pandemic, W.W. Norton & Company, Inc., 2012 ]



Sergej

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