Miss FBI infiltrata speciale

giovedì 29 settembre 2005, di Salvatore Mica

Torna Gracie Hart (Sandra Bullock) nei panni di una dura dell’FBI votata, volente o nolente, ai concorsi di bellezza. Se il primo film poteva far sorridere...

Torna Gracie Hart (Sandra Bullock) nei panni di una dura dell’FBI votata, volente o nolente, ai concorsi di bellezza. Se il primo film poteva far sorridere, la stessa cosa non possiamo proprio dirla a proposito del secondo.

Il film prende l’avvio pochi mesi dopo il primo episodio. Gracie è impegnata in un’azione sotto copertura per sventare una rapina in banca, viene riconosciuta da una cliente compromettendo così l’operazione. A Gracie non resta che accettare la proposta del suo capo di diventare il volto dell’FBI. Si trova così a Las Vegas, esattamente quando la sua amica Miss America viene rapita. Nonostante gli venga impedito di indagare, lei cercherà di risolvere il caso, in modo “similfemminile”. Ad aiutarla ci sarà la sua energica bodyguard Sam (Regina Cole) praticamente la fotocopia della Gracie Hart del primo film.

La Bullock ci piace, è un’attrice molto caratterizzata, quasi sempre impegnata ad interpretare la classica post moderna “femmina con le palle”, quasi mai da Oscar se dobbiamo dire la verità; ma ci dispiace davvero vederla accettare sceneggiature del genere. Tutta la sequenza filmica è mal costruita, lo stesso gioco, centrale nel film, tra donna-vera & donna-maschio, è confusionario, caotico, prevedibile ed in definitiva già visto durante il primo film. I personaggi sono bidimensionali e poco credibili, il giallo che soggiace alla commedia assolutamente inverosimile, i ruoli già scoperti ed i finali edulcorati da fare schifo. L’unico happy end che lo sceneggiatore ci ha gentilmente risparmiato è stato il non-ricongiungimento di Gracie con il suo macho ideale; comunque non sufficiente a rivalutare un film che, davvero, non valeva la pena di girare.


Salvatore Mica

Cinema - Visioni

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